ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08992

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 418 del 29/04/2015
Firmatari
Primo firmatario: COLONNESE VEGA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 29/04/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FICO ROBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 29/04/2015
PETRAROLI COSIMO MOVIMENTO 5 STELLE 29/04/2015
SIBILIA CARLO MOVIMENTO 5 STELLE 29/04/2015
DE LORENZIS DIEGO MOVIMENTO 5 STELLE 29/04/2015
TOFALO ANGELO MOVIMENTO 5 STELLE 29/04/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 29/04/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08992
presentato da
COLONNESE Vega
testo di
Mercoledì 29 aprile 2015, seduta n. 418

   COLONNESE, FICO, PETRAROLI, SIBILIA, DE LORENZIS e TOFALO. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
   l'Italia resta il Paese europeo con il più alto ricorso al taglio cesareo. Nel 2013, la percentuale è più che doppia rispetto a quanto raccomandato dall'Organizzazione mondiale della sanità, e superiore di quasi 10 punti rispetto alla media dell'Unione europea 27 (26,7 per cento nel 2011);
   negli ultimi anni si è rilevata una crescita sostenuta del numero dei tagli cesarei e l'eccessiva medicalizzazione della gravidanza e del parto hanno trasformato questi eventi normalmente fisiologici in eventi patologici. L'esito di recenti indagini condotte nell'ottobre 2012 dai Nas, attestano che almeno il 43 per cento di tagli cesarei risulta ingiustificato;
   i fattori che contribuiscono all'incremento del ricorso al taglio cesareo rispondono talvolta ad esigenze di medicina «difensiva» e di matrice medico legali avvertite dai medici, o anche a fattori culturali e carenza di informazioni esaustive sul parto fisiologico;
   l'eccesso di interventi medici ha progressivamente sottratto alle donne l’empowerment e la fiducia nelle proprie competenze biologiche rendendo loro sempre più difficile partorire in modo spontaneo e fisiologico;
   la Campania è la regione nella quale presso le case di cura private accreditate il tasso dei parti chirurgici è del 72 per cento, mentre supera il 50 per cento nelle strutture pubbliche, per una media regionale del 61 per cento. Seguono la Sicilia, dove la media delle strutture private accreditate è quasi del 50 per cento e scende, di poco nelle strutture pubbliche (42,8 per cento), e il Lazio dove la percentuale di cesarei nelle strutture pubbliche si attesta sul 39,1 per cento, mentre sale al 43,6 per cento nelle strutture private accreditate e addirittura al 65,7 per cento nelle strutture private non accreditate;
   di seguito si riportano le percentuali di nascite con taglio cesareo/nascituri di alcune case di cura campane:
    casa di cura Villa Cinzia - Napoli - 91,2 per cento;
    casa di cura Villa delle Querce - Napoli - 85,6 per cento;
    casa di cura San Paolo - Aversa (Caserta) - 85,1 per cento;
    casa di cura Tortorella - Salerno - 85,2 per cento –:
   se il Ministro, interrogato sia al corrente di quanto esposto in premessa;
   cosa intenda fare, per quanto di competenza, al fine di limitare il ricorso ai parti chirurgici nelle cliniche ai soli casi in cui si riscontri una oggettiva necessità di intervenire per salvaguardare la salute del bambino e/o della madre e, pertanto, quali iniziative, e in quali tempi, intenda assumere per introdurre misure volte a sanzionare o penalizzare gli istituti sanitari che ricorrono eccessivamente al taglio cesareo;
   come, intenda intervenire per promuovere il parto fisiologico nelle cliniche riportando il parto cesareo alla sua funzione di intervento salvavita. (4-08992)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

istituto ospedaliero

maternita'

sanita' pubblica