ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08986

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 418 del 29/04/2015
Firmatari
Primo firmatario: PRATAVIERA EMANUELE
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 29/04/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BRAGANTINI MATTEO MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 29/04/2015
CAON ROBERTO MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 29/04/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 29/04/2015
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 29/04/2015
MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO 15/05/2015
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 09/06/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08986
presentato da
PRATAVIERA Emanuele
testo di
Mercoledì 29 aprile 2015, seduta n. 418

   PRATAVIERA, MATTEO BRAGANTINI e CAON. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
   secondo uno studio elaborato da CERTet – Università Bocconi, su richiesta di Expo 2015 spa, relativo ai principali impatti economici generati dall'evento Expo 2015 sul territorio nazionale, si stima che tra i principali ambiti si avrà una ricaduta significativa sia sulla dotazione infrastrutturale, sia sull'economia nazionale, sia per quanto riguarda l'occupazione, nel decennio 2011-2020, un aumento di circa 61.000 persone occupate in media ogni anno;
   dello stesso avviso sono le osservazioni della camera di commercio di Milano che ha avuto modo di sottolineare che: «Lo svolgimento di Expo Milano 2015 costituirà un evento di enorme importanza per la città e per l'intera economia italiana con una ricaduta significativa sull'economia nazionale, che produrrà i suoi effetti anche successivamente la conclusione dell'Esposizione Universale»;
   per alcune imprese che hanno partecipato alla realizzazione di infrastrutture di Expo 2015 le cose non sembrano essere andate nel senso auspicato. Infatti, diversi quotidiani, nei giorni scorsi, hanno riportato le vicende relative al gruppo Tosoni. Il presidente del gruppo veronese, in una lettera inviata al commissario unico di Expo 2015 e al presidente dell'Autorità anticorruzione riferisce di gravi ritardi nei pagamenti;
   il gruppo Tosoni ha partecipato alla realizzazione di una delle opere più suggestive di Expo 2015: il viadotto Expo, la porta d'accesso al sito dell'area espositiva che metterà Milano e l'Italia al centro della scena planetaria. L'opera che, strutturalmente e architettonicamente, rappresenta un «unicum» è un viadotto a struttura mista calcestruzzo-acciaio costituito da una travata continua a cinque campate (53 metri di luce) disposte su sei pile complessive dallo sviluppo totale di 265 metri;
   il viadotto Expo è stato realizzato da Pontexpo Scarl, braccio operativo del consorzio Eureca (CMB, Unieco, CLF), vincitore dell'appalto che ha concorso in raggruppamento con Consorzio Cooperative Costruzioni-CCC, Gruppo Vitali e CIC; mentre tutto il complicato e suggestivo sistema di illuminazione che, tra l'altro, presta attenzione a tutti gli aspetti tecnici ed alle esigenze specifiche riscontrate nell'ambiente circostante come temperatura, umidità, polveri o smog è stato realizzato dal gruppo Tosoni, così come le opere di carpenteria metallica e i rivestimenti del viadotto;
   nonostante il ponte sia stato terminato e già consegnato all'appaltatore, l'azienda veronese ha ricevuto, secondo il suo presidente, solo il 65 per cento del valore dell'intervento. In pratica, il gruppo scaligero vanta un credito di quasi 6,5 milioni di euro e, da questa mancanza di liquidità, deriverebbero i suoi problemi a pagare i dipendenti. Un problema di cui nella sede di Infrastrutture Lombarde confermano di essere a conoscenza e che ribadiscono di essere intenzionati a risolvere il più presto possibile;
   i mancati pagamenti, a differenza delle previsioni in termini occupazionali relative ad Expo 2015, hanno bloccato l'attività della Cordioli, l'azienda del gruppo Tosoni che ha fornito le infrastrutture: da lunedì scorso i suoi dipendenti hanno deciso di scioperare ad oltranza per chiedere gli stipendi arretrati;
   nella missiva di cui sopra, il presidente del gruppo sottolinea: «... Confidavamo che le opere di Expo avessero un esito diverso. Sono controllate da altissime autorità di vigilanza e, quindi, confidavamo che funzionasse il sistema che controlla i meccanismi tra fornitori, subfornitori e subappaltatori. Purtroppo per la realtà contorta delle leggi italiane finisce che vengono tutelati i subappaltatori e non i fornitori...»;
   dal sito di Expo 2015 si rileva che le imprese che hanno partecipato ai lavori di realizzazione dell'evento sono circa 400 per cui si potrebbe presumere che altre si possano trovare in situazioni simili a quelle del gruppo Tosoni –:
   di quali informazioni disponga il Governo in merito alla questione esposta in premessa;
   quali iniziative di competenza si intendano adottare al fine di verificare la puntualità dei pagamenti dovuti a tutte le imprese fornitrici da parte delle società appaltanti Expo 2015;
   quali iniziative concrete il Governo, per le parti di competenza, intenda adottare al fine di evitare il ripetersi di casi come quello del gruppo Tosoni dove a subire le conseguenze sono sempre e solo i dipendenti. (4-08986)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

conseguenza economica

trasporto tramite condotto

economia nazionale