ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08985

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 418 del 29/04/2015
Firmatari
Primo firmatario: NUTI RICCARDO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 29/04/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
RUOCCO CARLA MOVIMENTO 5 STELLE 29/04/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 29/04/2015
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 15/05/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 12/05/2015

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 15/05/2015

SOLLECITO IL 12/06/2015

SOLLECITO IL 17/07/2015

SOLLECITO IL 11/09/2015

SOLLECITO IL 06/10/2015

SOLLECITO IL 28/10/2015

SOLLECITO IL 04/12/2015

SOLLECITO IL 14/01/2016

SOLLECITO IL 26/02/2016

SOLLECITO IL 07/04/2016

SOLLECITO IL 30/05/2016

SOLLECITO IL 28/07/2016

SOLLECITO IL 16/09/2016

SOLLECITO IL 10/11/2016

SOLLECITO IL 14/02/2017

SOLLECITO IL 07/04/2017

SOLLECITO IL 27/07/2017

SOLLECITO IL 09/11/2017

SOLLECITO IL 06/12/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08985
presentato da
NUTI Riccardo
testo di
Mercoledì 29 aprile 2015, seduta n. 418

   NUTI e RUOCCO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno, al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   un servizio televisivo de «Le Iene show», andato in onda giovedì 26 marzo 2015, ha trasmesso la testimonianza di un anonimo che ha descritto sospetti episodi di corruzione all'interno della Presidenza del Consiglio dei ministri avvenuti nel corso degli ultimi anni, dipingendo un vero e proprio sistema corruttivo che vedeva coinvolti alti funzionari della Presidenza del Consiglio dei ministri e alcune società: in particolare veniva descritto un appalto di circa 10 milioni di euro, che sarebbe stato bandito con modalità contrarie alle disposizioni di legge vigenti in materia;
   nella puntata televisiva de «Le Iene Show» del 9 aprile 2015, è andato in onda un servizio, legato al precedente andato in onda il giorno 26 marzo 2015, in cui veniva rintracciato l'imprenditore che presumibilmente sarebbe stato al centro di questo sistema corruttivo: David Biancifiore e la società di cui è amministratore unico, procuratore e socio di maggioranza, la Di.Bi. Technology s.r.l.;
   l'imprenditore David Biancifiore, poche ore dopo l'intervista rilasciata a «Le Iene», in cui si difendeva e si giustificava, anche se in maniera non del tutto chiara, rispetto alle accuse rivoltegli nel corso del servizio del 26 marzo, è stato arrestato, in quanto socio assieme a Gianluca Tommasi della Bi.Food, in una vicenda che vede protagonista il sindaco del comune di Marino, in provincia di Roma, Fabio Silvagni;
   secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il sindaco di Marino, tra l'altro, avrebbe consentito la costruzione di un fast food alla società Bi.Food in cambio dell'assunzione a scopo elettorale di alcune decine di lavoratori e del finanziamento in nero per alcune migliaia di euro di iniziative locali;
   secondo quanto risulta da fonte certificata CERVED, nonché da quanto dichiarato nel sito web della Di.Bi Technology, la stessa società intratterrebbe rapporti economici con enti e società a maggioranza pubblica, quali Presidenza del Consiglio dei ministri, Ferrovie dello Stato, Rai, ENEL, ACEA, Teatro dell'Opera di Roma;
   ad opinione degli interroganti, poiché emergerebbe il carattere continuativo, e non episodico della condotta dell'imprenditore David Biancifiore, potrebbe esservi il rischio che anche altri contratti con i sopra citati enti o società pubbliche possano essere viziati da comportamenti illeciti;
   in data 9 aprile 2015 il Ministro per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi, rispondendo all'interrogazione a risposta immediata in Assemblea n. 3-01415, ha dichiarato che «le procedure di appalto che, tramite il Ministero per le infrastrutture e per la manutenzione degli immobili o direttamente dalla Presidenza del Consiglio, per altri tipi di servizi, tra cui quelli informatici, sono stati gestiti fino al 2012 dal dottor Ragusa, si segnala che i contratti d'appalto sono attualmente secretati per legge»;
   tuttavia, il magistrato Raffaele Cantone, presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione, in una breve intervista rilasciata ad un inviato de «Le Iene Show», andata in onda giovedì 8 aprile 2015; ha dichiarato che «dovrebbero essere secretate solo le gare che riguardano i servizi di sicurezza e basta. E comunque devono essere controllabili», aggiungendo che la secretazione di un appalto relativo alla fornitura di telecamere e luci sembrava «poco utile»;
   il decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, in materia di contratti pubblici stabilisce all'articolo 17 gli unici casi in cui è possibile procedere alla secretazione dei contratti pubblici, così come ribadito dalla stessa ANAC nella propria deliberazione AG2-08 dell'aprile 2008: anche qualora fosse possibile la secretazione, la pubblica amministrazione proponente ha l'obbligo di emanare preliminarmente un proprio atto motivato al fine di spiegare per quali ragioni è necessario apporre una classificazione di segretezza o speciali misure di sicurezza al contratto pubblico in questione;
   il decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, inoltre, stabilisce che vengano chiamati almeno 5 soggetti per lo svolgimento della gara, salvo il caso in cui non esistono almeno 5 soggetti qualificati per l'oggetto del contratto pubblico oppure dal fatto che la negoziazione con più soggetti sia incompatibile con le esigenze di segretezza;
   infine, si ricorda che gli operatori chiamati a svolgere un contratto pubblico secretato devono possedere, oltre i normali requisiti imposti dal codice dei contratti pubblici, anche il nulla osta di sicurezza, ai sensi e nei limiti di cui all'articolo 42, comma 1-bis, della legge n. 124 del 2007 –:
   in base a quali criteri gli appalti oggetto dell'interrogazione a risposta immediata in Assemblea n. 3-01415 siano stati secretati, visto anche quanto dichiarato dal presidente dell'Autorità nazionale anti corruzione, anche fornendo la documentazione relativa agli atti motivati di cui all'articolo 17, comma 2, del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163; 
   quali siano le imprese chiamate per lo svolgimento della gara per gli appalti oggetto dell'interrogazione a risposta immediata in Assemblea n. 3-01415 e se le stesse possedessero i requisiti del nulla osta di sicurezza, ai sensi e nei limiti di cui all'articolo 42, comma 1-bis, della legge n. 124 del 2007;
   quali siano e se non intendano, per le parti di competenza, provvedere alla verifica di tutti i contratti stipulati con la società Di.Bi. Technology s.r.l. o comunque collegati all'imprenditore David Biancifiore, ed eventualmente procedere al recesso dagli stessi. (4-08985)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

contratto

aggiudicazione d'appalto

gara d'appalto