ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08833

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 411 del 17/04/2015
Firmatari
Primo firmatario: SORIAL GIRGIS GIORGIO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 17/04/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
COMINARDI CLAUDIO MOVIMENTO 5 STELLE 17/04/2015
D'INCA' FEDERICO MOVIMENTO 5 STELLE 17/04/2015
BRUGNEROTTO MARCO MOVIMENTO 5 STELLE 17/04/2015
CARIELLO FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 17/04/2015
CASTELLI LAURA MOVIMENTO 5 STELLE 17/04/2015
COLONNESE VEGA MOVIMENTO 5 STELLE 17/04/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 17/04/2015
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 17/04/2015
MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO 27/04/2015
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 22/05/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 25/11/2015

SOLLECITO IL 26/07/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08833
presentato da
SORIAL Girgis Giorgio
testo di
Venerdì 17 aprile 2015, seduta n. 411

   SORIAL, COMINARDI, D'INCÀ, BRUGNEROTTO, CARIELLO, CASTELLI e COLONNESE. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   negli ultimi 3 anni sarebbero più che raddoppiati i suicidi direttamente collegati alla perdurante crisi economica che investe il nostro Paese, con un preoccupante trend di crescita del fenomeno, secondo quanto riportato da uno studio del laboratorio di ricerca socio-economica dell'università degli Studi Link Campus University, Link Lab, che da oltre tre anni studia il fenomeno e che ha di recente pubblicato i dati complessivi di un'attività di monitoraggio avviata nel 2012;
   sarebbe 439 il numero complessivo delle persone che si sono tolte la vita per motivazioni economiche in Italia nel triennio 2012-2014: 89 nel 2012, 149 nel 2013 e ben 201 nel 2014;
   anche il numero dei tentati suicidi è più che raddoppiato nel 2014, rispetto al 2012: sono 115 le persone che nel 2014 hanno provato a togliersi la vita per motivazioni riconducibili alla crisi economica, a fronte dei complessivi 86 del 2013 e dei 48 del 2012, per un totale di ben 249 tentati suicidi registrati in Italia nel triennio di riferimento;
   il fenomeno non conosce più differenze di tipologia lavorativa: dal 2012 al 2014 infatti, sono stati rispettivamente 198 gli imprenditori (il 45,1 per cento del totale) e 183 i disoccupati (41,7 per cento sul totale) vittime di suicidio per crisi economica;
   quello che emerge con drammatica evidenza dallo studio di Link Lab è l'aumento del numero di coloro che hanno deciso di togliersi la vita in seguito alla perdita del posto di lavoro: i disoccupati suicidi infatti passano dal 31,5 per cento del 2012, al 38,9 per cento del 2013, fino a raggiungere addirittura il 48,3 per cento nel 2014;
   secondo il docente di sociologia della Link Campus University e direttore di Link Lab, Nicola Ferrigni, «La crisi economica continua a contare le sue vittime che negli ultimi tre anni sono cresciute in maniera esponenziale. Dopo l'impennata registrata nel 2013, infatti, i suicidi legati a difficoltà economiche hanno conosciuto un ulteriore e significativo aumento nel corso del 2014 risultando più che raddoppiati rispetto al 2012. Un’escalatión che ben rappresenta un drammatico scenario in cui debiti, fallimenti, licenziamenti, stipendi non percepiti, disoccupazione diventano il movente di stragi che si consumano quotidianamente. L'analisi complessiva dei 3 anni, evidenzia un fenomeno che sta interessando in maniera trasversale strati sempre più ampi della popolazione senza alcuna particolare caratterizzazione geografica, investendo con la stessa forza Nord, Sud ed Isole, e che sta trascinando prepotentemente verso la disperazione non più solo imprenditori e titolari di azienda ma un numero sempre più considerevole di disoccupati»;
   il fenomeno sembra non conoscere più nemmeno differenze geografiche: l'analisi complessiva dei dati relativi al triennio 2012-2014, pur confermando il triste primato del Nord-Est — che registra complessivamente il 25,3 per cento del totale dei suicidi — rileva una progressiva uniformità della distribuzione del fenomeno nelle diverse aree geografiche, infatti, dal 2012 al 2014, le regioni dell'Italia centrale contano il 22,3 per cento dei suicidi, il Sud il 20,3 per cento il Nord-Ovest il 20 per cento e le Isole l'11,84 per cento;
   molto significativo anche l'aumento del numero di suicidi nell'Italia meridionale che passa dal 14,6 per cento del 2012 al 23,44 del 2014; questo a dimostrazione del fatto che il fenomeno dei suicidi legati alla crisi economica non interessa più in maniera esclusiva il nord Italia, area a forte vocazione industriale ed imprenditoriale, ma va uniformandosi a livello territoriale travolgendo con la stessa forza anche il sud;
   quella che desta maggiore preoccupazione è la situazione dell'universo giovanile, poiché si assiste purtroppo ad un abbassamento dell'età delle vittime dal 2012 ad oggi: la classe d'età che va dai 35 ai 44 anni, infatti, avrebbe purtroppo conosciuto un notevole incremento passando dal 13,5 per cento del 2012 al 21,4 per cento del 2014; tra il 2012 e il 2014, il 5,5 per cento delle vittime ha un'età compresa tra i 25 e i 34 anni, con il 4 per cento nel 2014, mentre l'1,4 per cento ha meno di 25 anni, con ben il 2,5 per cento nel 2014 a fronte di una percentuale pari a 0 del 2012; inoltre ben il 12,«dei disoccupati che si sono tolti la vita aveva meno di 34 anni, a conferma della mancanza di prospettive e speranza che investe il mondo dei giovani»;
   un dato non inserito nelle tabelle ma che suona come ulteriore campanello d'allarme è quello relativo a 58 persone che nel 2014 hanno minacciato di uccidersi, per lo più disoccupati –:
   se il Governo sia consapevole del preoccupante fenomeno dei suicidi per motivi economici, descritto in premessa, e del suo ancora più preoccupante trend di crescita, e in che modo intenda attivarsi per rispondere a questa emergenza, soprattutto in considerazione del fatto che questo problema sta investendo sempre più il mondo dei giovani, ovvero il futuro del nostro Paese. (4-08833)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

crisi monetaria

recessione economica

disoccupazione