ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08782

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 409 del 15/04/2015
Firmatari
Primo firmatario: GREGORI MONICA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 15/04/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 15/04/2015
Stato iter:
11/03/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 11/03/2016
BUBBICO FILIPPO VICE MINISTRO - (INTERNO)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 17/06/2015

SOLLECITO IL 09/11/2015

RISPOSTA PUBBLICATA IL 11/03/2016

CONCLUSO IL 11/03/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08782
presentato da
GREGORI Monica
testo di
Mercoledì 15 aprile 2015, seduta n. 409

   GREGORI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
   il personale infermieristico della polizia di Stato svolge la propria attività professionale presso le strutture sanitarie presenti in 70 delle 103 questure italiane, presso gli istituti di istruzione della polizia, presso i 14 reparti mobili e presso strutture sanitarie periferiche che richiedono la presenza di personale qualificato;
   si tratta di personale altamente qualificato e competente che tuttavia a causa del decreto ministeriale del 18 luglio 1985, inquadra il personale infermieristico laureato della polizia di Stato, nel ruolo di revisori tecnici sanitari, di fatto operando un evidente demansionamento del personale;
   tale demansionamento viene ad operare, sia subordinando gli assunti con laurea, ai diplomati dei ruoli periti e direttivi speciali, ed alle altre professioni sanitarie non mediche; sia attraverso un inquadramento in una carriera esecutiva, quella dei revisori, destinata ai possessori di licenza, media o qualifica professionale di tipo regionale, sia applicando all'infermiere della polizia il decreto del Presidente della Repubblica 14 marzo 1974, n. 225, o la legge n. 42 del 1999, e successive innovazioni legislative anche di rango superiore;
   da ultimo, tale trattamento è stato riservato anche in occasione dell'ultimo concorso esterno per 56 posti da infermiere, bandito nel 2013. Essi sono stati a giudizio dell'interrogante arbitrariamente, inquadrati nel ruolo dei revisori tecnici senza procedere ad un adeguato inquadramento sulla base della loro professionalità acquisita, anche in contrasto con la normativa vigente che vuole l'obbligo di iscrizione all'albo professionale degli infermieri, per tutti gli esercenti la professione e dunque anche per gli infermieri della polizia –:
   se il Ministro non intenda assumere iniziative per provvedere ad un inquadramento degli infermieri nel ruolo iniziale dei direttivi tecnici della polizia di Stato;
   se non s'intenda, come previsto dalla vigente normativa, introdurre l'obbligo di iscrizione all'albo professionale degli infermieri per tutto il personale infermieristico della polizia di Stato, sanando l'anomalia che divide la polizia dalle altre pubbliche amministrazioni;
   se s'intendano assumere iniziative per una revisione del decreto ministeriale di cui in premessa, procedendo ad una completa rivisitazione dell'inquadramento degli infermieri allo stesso livello del personale infermieristico operante nelle pubbliche amministrazioni. (4-08782)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 11 marzo 2016
nell'allegato B della seduta n. 588
4-08782
presentata da
GREGORI Monica

  Risposta. — Con l'interrogazione in esame, l'interrogante chiede al Ministro dell'interno se non ritenga di doversi attivare affinché la professionalità dei dottori infermieri in servizio nella Polizia di Stato abbia un effettivo riconoscimento giuridico.
  Si rileva, preliminarmente, che il requisito del titolo di studio prescritto per il profilo professionale di infermiere è stato oggetto di un'evoluzione normativa. Attualmente, infatti, per gli infermieri è richiesto il possesso della laurea triennale, titolo di studio che non era prescritto dalla normativa pregressa,
  Tuttavia, il possesso della laurea triennale non può comportare ipso iure un diverso inquadramento giuridico degli infermieri professionali in un ruolo superiore rispetto a quello previsto allorquando era richiesto solo il titolo dell'abilitazione professionale. Una siffatta operazione può realizzarsi solo attraverso una modifica normativa, atteso che lo status giuridico e professionale dei revisori tecnici infermieri è ad oggi disciplinato dal decreto del Presidente della Repubblica n. 337 del 1982 e dal decreto ministeriale del 18 luglio 1985, ove sono previsti i contenuti delle professionalità.
  Per questa ragione, nell'ambito del ruolo dei revisori infermieri, si è determinato un disallineamento, nel senso che in esso coesistono dipendenti aventi il citato titolo universitario, altri con diploma di abilitazione alla professione di infermiere ed altri ancora senza specifico titolo di studio (cosiddetti infermieri non professionali).
  Un disallineamento anche maggiore si evidenzia tra la professionalità dei neo revisori infermieri con laurea triennale e quella del personale con profilo professionale di capo-sala, neurofisiopatologo, tecnico della riabilitazione motoria e di radiologia medica, tutti inquadrati dal decreto ministeriale del 18 luglio 1985 nel ruolo superiore dei periti, anche se eventualmente sprovvisti del suddetto titolo di studio.
  Tanto detto, si rappresenta che Amministrazione dell'interno condivide l'esigenza di riqualificazione del personale laureato in infermieristica inquadrato nel ruolo dei revisori tecnici della polizia di Stato in relazione al titolo universitario conseguito.
  Al fine di rivedere l'ordinamento dei ruoli dei revisori infermieri e dei periti, e più in generale dei ruoli tecnici, sono stati istituiti diversi gruppi di lavoro, le cui conclusioni sono state portate al vaglio delle rappresentanze sindacali maggiormente rappresentative che, quasi all'unanimità, hanno peraltro richiesto che il riassetto avvenga unicamente nell'ambito del riordino di tutti i ruoli della polizia di Stato.
  L'Amministrazione dell'interno ha all'esame soluzioni per la valorizzazione della specifica professionalità degli infermieri laureati nell'ambito di un riordino complessivo dei ruoli tecnico-scientifici e professionali, che – come detto – non può che avere carattere normativo.
  In questo contesto si è inserita la novità rappresentata dalla legge n. 124 del 2015 che, tra le altre deleghe conferite al Governo, prevede quella relativa alla «revisione della disciplina in materia di reclutamento, di stato giuridico e di progressione in carriera, tenendo conto del merito e delle professionalità, nell'ottica della semplificazione delle relative procedure, prevedendo l'eventuale unificazione, soppressione ovvero istituzione di ruoli, gradi e qualifiche e la rideterminazione delle relative dotazioni organiche».
  È evidente, che le problematiche di natura ordinamentale oggetto della presente interrogazione dovranno essere coordinate con l'attuazione della predetta delega.
Il Viceministro dell'internoFilippo Bubbico.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

personale infermieristico

associazione professionale

organizzazione della professione