ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08671

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 404 del 08/04/2015
Firmatari
Primo firmatario: DI LELLO MARCO
Gruppo: MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI)
Data firma: 08/04/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 08/04/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08671
presentato da
DI LELLO Marco
testo di
Mercoledì 8 aprile 2015, seduta n. 404

   DI LELLO. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
   in Italia la domanda di mobilità dei passeggeri e delle merci è orientata principalmente al trasporto su gomma, con notevoli criticità in termini di sostenibilità e sicurezza;
   il parco autoveicoli circolante evidenzia l'utilizzo di mezzi di trasporto convenzionali e vetusti, con evidenti ricadute negative in termini di inquinamento e sicurezza;
   la rete stradale nazionale presenta inoltre diffuse criticità in termini di funzionalità e sicurezza per gli automobilisti sia per l'efficienza e la qualità dei servizi erogati, sia per il grado o livello di protezione offerto dalle infrastrutture stradali;
   sono purtroppo noti gli effetti negativi determinati dall'assenza di un adeguato piano di ammodernamento e di una corretta manutenzione delle infrastrutture viarie i cui requisiti di sicurezza risultano non conformi agli standard previsti; basti considerare al riguardo le precarie condizioni della segnaletica orizzontale e verticale, delle barriere di contenimento, dell'illuminazione artificiale o del manto stradale;
   a ciò deve aggiungersi l'aumento dei tempi medi di percorrenza stradale derivante spesso, oltre che da una fisiologica congestione del traffico, da un'inadeguata o non tempestiva attività di segnalazione di quegli eventi che impediscono la regolare circolazione dei veicoli (cantieri stradali, code, incidenti, malfunzionamento dei sistemi di accesso o di pagamento del pedaggio);
   con l'adozione delle nuove iniziative per la sicurezza stradale 2011-2020 inaugurate dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite e dalla Commissione europea sono stati fissati per il 2020 gli obiettivi di diminuire il numero dei morti sulle strade;
   tale risultato potrà essere conseguito agendo direttamente sulle cause che determinano il verificarsi dei sinistri stradali;
   un'attenta valutazione dello stato delle infrastrutture, anche in funzione dell'attivazione dei necessari interventi di messa in sicurezza, ed una maggiore attenzione alle modalità di erogazione dei servizi connessi alla mobilità assumono pertanto un ruolo determinante ai fini della tutela degli utenti della strada, della sicurezza della circolazione e della concreta possibilità di raggiungimento dei nuovi obiettivi in tema di riduzione del numero di vittime della strada;
   in tale direzione opera il decreto legislativo 15 marzo 2011, n. 35, con cui l'Italia a recepito la direttiva 2008/96/CE che definisce i criteri di corretta gestione della sicurezza delle infrastrutture stradali e prevede l'istituzione e l'attuazione di procedure relative alle valutazioni d'impatto e ai controlli della sicurezza stradale per i progetti di infrastruttura, alla classificazione e gestione della sicurezza della rete stradale aperta al traffico, alle ispezioni di sicurezza, alla gestione dei dati e alla designazione e formazione dei controllori da parte degli Stati membri. Sebbene la direttiva europea 96/2008 abbia previsto l'applicazione di tali procedure alla rete stradale trans-europea (TEN), il decreto legislativo n. 35 del 2011 stabilisce che le procedure di gestione della sicurezza delle infrastrutture stradali siano applicate a partire dal 2016 anche alle strade appartenenti alla rete di interesse nazionale e dal 2020 alla rete stradale di competenza delle regioni e degli enti locali;
   non meno rilevante è la recente attivazione dell'Autorità di regolazione dei trasporti, istituita con il decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, il cui ampio ambito di competenze incide anche sulle modalità di accesso alle reti stradali e sui livelli di qualità dei servizi offerti agli utilizzatori delle infrastrutture viarie;
   alcune delle misure previste a livello normativo non hanno ancora peraltro trovato integrale applicazione, mentre altre risultano inattuate per l'assenza dei richiesti regolamenti di attuazione da parte dei Ministeri competenti; si rende pertanto necessario, soprattutto in funzione degli obiettivi di riduzione dell'incidentalità stradale e dell'inquinamento da traffico, adottare le disposizioni attuative;
   in tale contesto una specifica rilevanza può essere fornita dall'Automobile Club d'Italia che, per espressa finalità statutaria, deve svolgere una qualificata attività di studio, analisi e ricerca, anche a livello internazionale, sui temi che interessano in generale la mobilità, con particolare riferimento alla sostenibilità del settore dei trasporti, sia dal punto di vista della sicurezza stradale che dell'ambiente;
   l'ACI partecipa a numerosi programmi e iniziative internazionali volti a valutare la sicurezza delle infrastrutture, l'affidabilità dei veicoli e dei loro componenti e la qualità dei servizi per la mobilità offerti;
   l'ACI, in attuazione del piano nazionale della sicurezza stradale, supporta altresì gli enti territoriali nella gestione della sicurezza delle infrastrutture stradali con collaborazioni finalizzate tra l'altro alla redazione ed attuazione dei piani comunali ed intercomunali della sicurezza stradale e concorre al censimento annuale degli incidenti stradali e dei «punti neri» della viabilità, assicurando la diffusione dei relativi dati alle amministrazioni competenti (statistiche ACI-ISTAT) –:
   se il Governo non ritenga opportuno adottare iniziative che, anche in linea con il contesto europeo che vede vari Automobile Club direttamente impegnati a coadiuvare le azioni dei Governi a sostegno di una mobilità più sicura e sostenibile, prevedano di individuare nell'Automobile Club d'Italia l'organismo che, in virtù delle competenze acquisite e della struttura capillare sul territorio, possa svolgere, senza oneri a carico della finanza pubblica ed in posizione di terzietà rispetto alle strutture deputate alla gestione diretta del settore, le funzioni connesse alle attività di analisi, ispezione e controllo finalizzate all'adeguamento delle infrastrutture stradali di primo e di secondo livello a sostegno delle politiche nazionali e degli enti territoriali volte al miglioramento della sicurezza stradale. (4-08671)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sicurezza stradale

infrastruttura dei trasporti

rete stradale