ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08640

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 403 del 01/04/2015
Firmatari
Primo firmatario: GALATI GIUSEPPE
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 01/04/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 01/04/2015
Stato iter:
24/05/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 24/05/2016
GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 24/05/2016

CONCLUSO IL 24/05/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08640
presentato da
GALATI Giuseppe
testo di
Mercoledì 1 aprile 2015, seduta n. 403

   GALATI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   il 27 marzo un violento nubifragio ha interessato tutto il territorio regionale calabro; il nubifragio è stato di particolare intensità, tanto da indurre le autorità preposte alla tutela del territorio e di sicurezza pubblica a comunicare lo «stato di allerta livello 2 elevata rosso» in alcune aree del territorio regionale, con la previsione di scenario di rischio di frana ed inondazione connesso alle precipitazioni, considerate di entità tale da poter determinare fenomeni di dissesto diffusi e di intensità da media ed elevata, idonei a configurare l'emersione di profili di pericolosità per l'incolumità delle persone;
   nella stessa data del nubifragio, lungo la strada statale 18 nel tratto che attraversa il territorio del comune di Gizzeria, in provincia di Catanzaro, si è verificato un grave cedimento provocato dal maltempo e dal conseguente ammaloramento e deterioramento del piano viabile; il cedimento ha determinato l'interruzione del tratto della strada statale che collega i comuni di Falerna e Gizzeria;
   si tratta solamente dell'ultimo evento franoso connesso al problema del dissesto idrogeologico, che in Calabria come del resto in gran parte del territorio nazionale, assume i tratti dell'emergenza;
   oltre agli eventi franosi che continuano a verificarsi con intensa frequenza, in specie nel corso di nubifragi stagionali e piogge, a certificare la situazione di pericolosità ed esposizione al rischio della popolazione civile sono i dati. Le stime su base regionale riportate nell'ultimo rapporto dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA), aggiornato a marzo 2015, descrivono una situazione allarmante: la porzione di popolazione esposta a rischio frane in Calabria è pari a n. 159.611 abitanti, mentre n. 77.251 calabresi sono esposti al rischio alluvione;
   l'ISPRA ha inoltre mappato i punti di criticità per fenomeni franosi lungo le infrastrutture lineari di comunicazione, che in tutta Italia sono stimati in n. 6.180 lungo la rete stradale principale (autostrade, superstrade, strade statali, tangenziali e raccordi), mentre n. 1.862 punti di criticità per frana sono stati individuati lungo i 16.000 chilometri di rete ferroviaria;
   il quadro che emerge è quello di una situazione di grave pericolo e di forte disagio, in specie laddove gli eventi franosi interessano, come è avvenuto a Gizzeria, infrastrutture stradali strategiche di collegamento interno, con ricadute non solo in termini di sicurezza degli abitanti, ma anche sull'economia del territorio; un'economia che, con riferimento al territorio calabro, è già contrassegnata da debolezza e sofferenza e rischia di essere ancor più penalizzata dalla persistenza di elementi di rischio e dal verificarsi di eventi franosi ed alluvionali che investono la rete infrastrutturale interna;
   l'interrogante ritiene opportuno ricordare quanto riportato dalla recente relazione della Corte dei Conti — sezione centrale di controllo sulla gestione delle amministrazioni dello Stato. Dal controllo effettuato dalla Corte sulla gestione degli interventi per la riduzione del rischio idrogeologico è emerso che il Governo tende a destinare la quasi totalità dei fondi stanziati per la «mitigazione del rischio idrogeologico» per far fronte a situazioni emergenziali, anziché agire preventivamente, evidenziando peraltro diversi profili di criticità soprattutto legati alla governance ed alla dilatazione dei tempi di attuazione degli interventi;
   si tratta di problematiche di carattere burocratico che appaiono incompatibili ed inadeguate rispetto al carattere di gravità ed emergenza di un rischio concreto ed attuale che interessa una così vasta porzione di abitanti e che richiede una gestione politica in grado di assicurare una soluzione strutturale e durevole, assolvendo alla funzione di tutela della sicurezza e dell'incolumità dei cittadini –:
   quali iniziative urgenti il Ministro intenda avviare al fine di pervenire alla messa in sicurezza dei territori e degli abitanti esposti al rischio di frane ed alluvioni;
   in quale misura il Ministro ritenga di poter intervenire per assicurare una rapida razionalizzazione e l'efficientamento del sistema di gestione degli interventi per la riduzione del rischio idrogeologico.
(4-08640)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 24 maggio 2016
nell'allegato B della seduta n. 630
4-08640
presentata da
GALATI Giuseppe

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame, relativa alle criticità derivanti dal dissesto idrogeologico in provincia di Catanzaro, sulla base degli elementi acquisiti dalla competente direzione generale del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, nonché dagli enti territoriali, si rappresenta quanto segue.
  Il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, insieme alla Struttura di missione contro il dissesto idrogeologico presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, ha avviato il piano operativo nazionale degli interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico per il periodo 2014-2020.
  Il piano è stato definito dalle proposte presentate dalle regioni attraverso l'utilizzo del sistema web ReNDiS (Repertorio nazionale degli interventi per la difesa del suolo) del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare in collaborazione con Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale).
  Tuttavia, al fine di assicurare l'avvio degli interventi più urgenti di contrasto al rischio idrogeologico nelle aree soggette a frequenti esondazioni, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 15 settembre 2015 è stato individuato, nell'ambito del piano operativo nazionale, un piano stralcio costituito da un insieme di interventi di mitigazione del rischio riguardanti le aree metropolitane e le aree urbane con alto livello di popolazione esposta a rischio di alluvione.
  Il piano stralcio è composto di una sezione attuativa di complessivi 33 interventi, nella quale sono riportati gli interventi immediatamente finanziabili per un importo finanziato dallo Stato di oltre 656 milioni, e di una sezione programmatica di complessivi 99 interventi, che potrà essere successivamente finanziata con risorse che si renderanno a tal fine disponibili. Nella sezione programmatica sono stati inseriti alcuni studi di fattibilità o progettazioni preliminari per i quali si prevede un rapido sviluppo del livello progettuale e che coinvolgono un'alta percentuale di popolazione esposta al rischio di alluvione.
  Tutti gli interventi sono stati validati dalle regioni secondo il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 28 maggio 2015 proposto dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, che individua i criteri e le modalità per stabilire le priorità di attribuzione delle risorse agli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico, in modo da garantire, ai sensi della normativa vigente in materia, la necessaria trasparenza nella programmazione delle risorse finanziarie rese disponibili e la migliore efficacia del loro utilizzo rispetto agli obiettivi di protezione dell'incolumità di persone e beni esposti a rischio idrogeologico.
  In relazione al piano nazionale 2014-2020, si segnala che le richieste avanzate e validate dalla regione Calabria fino al 24 febbraio 2016, termine per l'inserimento delle proposte nel sistema ReNDiS, ammontano a 188.149.986,02 euro per la provincia di Catanzaro per un totale di 134 interventi.
  In particolare, per il comune di Gizzeria (provincia di Catanzaro) sono state sottoposte al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare due richieste di finanziamento, una relativa ad un intervento di mitigazione dal rischio di frana ed una relativa ad un intervento di completamento delle opere di difesa costiera, per un importo complessivo di 6.050.000 euro.
  Non appena rinvenute le ulteriori risorse finanziarie necessarie per l'attuazione del suddetto piano nazionale, saranno individuati gli interventi che potranno essere ammessi a finanziamento secondo le modalità e in base ai criteri previsti dal citato decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 28 maggio 2015, tenendo conto in particolare delle priorità espresse dalla stessa regione.
Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mareGian Luca Galletti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

rete stradale

infrastruttura dei trasporti

inondazione