ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08456

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 394 del 18/03/2015
Firmatari
Primo firmatario: DI MAIO LUIGI
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 18/03/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 18/03/2015
Stato iter:
31/07/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 31/07/2015
GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 11/06/2015

RISPOSTA PUBBLICATA IL 31/07/2015

CONCLUSO IL 31/07/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08456
presentato da
DI MAIO Luigi
testo di
Mercoledì 18 marzo 2015, seduta n. 394

   LUIGI DI MAIO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
   in data 13 marzo 2015 il sindaco della città di Acerra ha emanato l'ordinanza n. 6 così rubricata: «azioni per il contenimento dell'inquinamento atmosferico da polveri sottili nel comune di Acerra»;
   in tale ordinanza sindacale viene segnalato che, in seguito all'esame dei dati di monitoraggio dell'inquinamento atmosferico sul territorio comunale, l'ARPAC avrebbe fatto rilevare che nel corso dell'anno 2014 si è verificato un non meglio specificato numero di sforamenti, comunque superiore ai 35 ammessi dal decreto legislativo n. 155 del 2010 e che la quasi totalità degli sforamenti sarebbero riferibili al periodo invernale per cui si potrebbe desumere che derivino prioritariamente da riscaldamenti da biomasse;
   pertanto, alla luce di tutto questo, in tale ordinanza verrebbero previste: una serie di limitazioni all'utilizzo dei riscaldamenti domestici, nonché degli edifici pubblici (come le scuole e gli immobili comunali) e degli edifici adibiti ad attività artigianali, industriali e assimilabili; il divieto di riscaldare zone private non destinate all'abitazione (cantine, ripostigli, scale primarie e secondarie che collegano spazi di abitazione con cantine, box, garage e depositi); il divieto di tenere acceso il motore dei veicoli che sostano per più di un minuto; è prevista una sola deroga per le case di cura pubbliche e private collocate;
   come noto, nel medesimo territorio comunale è collocato un termovalorizzatore della società A2A;
   sul sito web di tale società si può leggere che: «L'impianto di Acerra, è tra i più importanti d'Europa ed è in grado di smaltire seicentomila tonnellate all'anno di rifiuti urbani pretrattati, trasformandoli in circa 600 milioni di kilowattora di energia elettrica all'anno, una quantità sufficiente ad alimentare 200 mila utenze domestiche. Il sito del termovalorizzatore ricade nel comune di Acerra e l'area dell'impianto si estende su una superficie di circa nove ettari. L'impianto si articola in tre linee indipendenti, da 27 t/h di rifiuti, ciascuna delle quali presenta le sezioni: termica (linea di termovalorizzazione con produzione di vapore); depurazione dei fumi. Il termovalorizzatore è stato realizzato con una tecnologia avanzata che consente valori di emissione inferiori di oltre il 50 per cento i limiti fissati dalle direttive europee»;
   da tali informazioni emerge chiaramente come, ammesso e non concesso che corrisponda al vero la circostanza per la quale le emissioni siano di gran lunga inferiori ai limiti fissati dalla normativa comunitaria, tale impianto emetta delle emissioni comunque non trascurabili;
   non è ben chiaro se nell'emanare tale ordinanza il sindaco abbia considerato le emissioni del termovalorizzatore e se non siano state poste limitazioni anche all'attività di detto impianto, in caso contrario, non sarebbe ben chiara la logica di una simile omissione;
   occorre peraltro a tal proposito considerare che il territorio comunale di Acerra è inserito nell'elenco delle «Aree industriali campane che ricadono in partizioni territoriali vincolate» secondo quanto stabilito a pagina 257 del piano regionale di gestione dei rifiuti urbani della regione Campania (di cui al BURC n. 37 del 2011); nonostante ciò, all'interrogante risulta che sia stato autorizzato l'insediamento di ulteriori aziende impegnate in attività di smaltimento dei rifiuti, come nel caso della Ecodrin che potrà stoccare, trattare e smaltire nel nuovo impianto numerose tipologie di rifiuti nocivi a decorrere dalla fine del 2013, così come denunciato da alcuni attivisti ambientalisti campani –:
   se il Governo non ritenga, per quanto di competenza, di avviare una verifica da parte del comando carabinieri per la tutela dell'ambiente per fare chiarezza sul livello di inquinamento nell'area di cui in premessa e se intenda promuovere un'indagine epidemiologica da parte dell'istituto superiore di sanità per monitorare gli effetti delle immissioni sulla salute pubblica. (4-08456)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 31 luglio 2015
nell'allegato B della seduta n. 473
4-08456
presentata da
DI MAIO Luigi

  Risposta. — La situazione in cui versa il termovalorizzatore di Acerra – che nel mese di giugno 2014 ha conseguito la registrazione Emas – è delineata nell’«Ottavo rapporto trimestrale sullo stato di attuazione del programma attuativo per la gestione dei rifiuti nel periodo transitorio 2012-2016», dove si evidenzia che ad oggi l'impianto ha raggiunto il traguardo di 3 milioni di tonnellate di rifiuti in ingresso, consentendo di produrre complessivamente 2.700 milioni di chilowattora di energia elettrica ed evitando l'emissione in atmosfera di 860.000 tonnellate di anidride carbonica. All'impianto è stato riconosciuto il premio per l'efficienza energetica «ABB energy efficency award 2014».
  I dati della performance del termovalorizzatore di Acerra, costantemente registrati da un doppio sistema di monitoraggio in grado di garantire le rilevazioni senza alcuna interruzione, hanno fatto rilevare valori ampiamente al di sotto dei limiti imposti dalle normative europee e anche di quelli molto più stringenti fissati dall'Autorizzazione integrata ambientale (A.I.A.) che regolamenta, sotto questi aspetti, il sito di Acerra.
  Nell'evidenziare, poi, che la valutazione dell'impatto sulla salute (VIS) allo stato non è disciplinata da alcuna norma dell'ordinamento giuridico nazionale, si sottolinea che l'Istituto superiore di sanità analizza e pubblica i dati dello studio epidemiologico «Sentieri» relativo ai siti di interesse nazionale campani, effettuato dal 2003 al 2009, e aggiorna lo studio per le medesime aree, stabilendo potenziamenti degli studi epidemiologici, in particolare in merito ai registri delle malformazioni congenite e ai registri dei tumori.
  Inoltre, il Ministero della salute ha proposto un programma straordinario di monitoraggio e sorveglianza pluriennale concernente la presenza di contaminanti negli alimenti che, sulla base delle produzioni locali, tenga conto della stagionalità e della rotazione delle colture. Tale programma ha l'obiettivo di tutelare la salute e di valutare la possibilità di definire valori di riferimento per i parametri non normali, riferiti alle tipologie di alimenti prodotti nei terreni individuati ai sensi dell'articolo 1, comma 6, del decreto-legge n. 136 del 2013.
  All'Istituto superiore di sanità viene demandato il coordinamento delle attività di tale programma straordinario di monitoraggio, provvedendo alla elaborazione dei dati ed alla loro valutazione, anche al fine di individuare le criticità correlate alla sicurezza degli alimenti.
  Inoltre, al fine di monitorare lo stato di salute della popolazione residente, è stato previsto l'aggiornamento annuale dello studio «Sentieri».
  Non si nasconde che si tratti di un lavoro complesso e delicato di un percorso che vede il Governo fortemente impegnato per il recupero del territorio interessato e per tutelare la salute pubblica.
Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mareGian Luca Galletti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

rifiuti pericolosi

eliminazione dei rifiuti

riscaldamento