ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08257

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 385 del 04/03/2015
Firmatari
Primo firmatario: PILI MAURO
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 04/03/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 04/03/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08257
presentato da
PILI Mauro
testo di
Mercoledì 4 marzo 2015, seduta n. 385

   PILI. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   la gravissima situazione economica e sociale della Sardegna e la degenerazione della sicurezza con oltre 136 attentati ad amministratori pubblici negli ultimi due anni impongono risposte serie e concrete;
   da un Ministro dell'interno ci si aspettano decisioni chiare, immediate e inequivocabili;
   il Ministro dell'interno ha svolto una visita istituzionale in Sardegna che si è tradotta in una ennesima passerella blindata senza alcun fatto concreto sulle questioni fondamentali relative alla sicurezza e le cause concatenate a tale situazione;
   il Ministro ha di fatto blindato non solo la sua visita ma anche l'agenda degli incontri senza tener conto di tutte le gravi emergenze che attanagliano la regione;
   la decisione di non assumere iniziative di confronto sulle questioni prioritarie è un fatto già di per sé grave;
   atteggiamento stigmatizzabile è anche quello della regione che ha accettato a capo chino di sottostare a tali decisioni;
   risulta indispensabile invece imporre al Ministro dell'interno l'agenda sarda su questioni gravi che rischiano di diventare sempre più pericolose per la Sardegna e i sardi;
   l'emergenza sicurezza dei sindaci non la si affronta con scorte e tutele sporadiche;
   serve un chiaro esame del contesto sociale e risposte che alleggeriscano alla radice le pressioni contro i sindaci e gli amministratori;
   se lo Stato continuerà a scaricare sulle autonomie locali tutta la propria esigenza di cassa è evidente che non basteranno scorte e telecamere per contrastare fenomeni di degrado e sicurezza sociale;
   serve prevenzione, servono risposte economiche, giustizia sociale altrimenti il rischio è quello di risposte parziali ed inutili. A questo si aggiunge una pressione fiscale che sottopone sempre di più i sindaci a tensioni di ogni genere alle quali si aggiunge la crisi occupazionale che attraversa l'isola;
   non si può liquidare tutto a colpi di pattuglie;
   servono risposte concrete ed efficaci;
   occorre avere la capacità di individuare le ragioni più profonde della tensione sociale e la sua possibile evoluzione per intravedere e perseguire soluzioni in grado di prevenire tutti gli effetti del disagio e dell'insicurezza sociale;
   è indispensabile riproporre al Ministero dell'interno questioni serie e rilevanti che non possono e non devono essere sottaciute;
   da qui ad aprile oltre 1000 aziende agricole della Sardegna rischiano di andare all'asta mettendo sul lastrico non solo famiglie intere ma aziende importanti per il sistema economico dell'isola;
   vanno bloccate le aste legate al sistema criminale di riscossione;
   il Ministro secondo l'interrogante deve rivolgere formali scuse dello Stato alla famiglia Spanu per quella vergognosa parata violenta dello Stato che ha schierato centinaia di agenti in tenuta antisommossa contro quella povera famiglia;
   episodi di una gravità inaudita che non devono più ripetersi per evitare che la tensione sociale degeneri;
   gli agenti si usino per proteggere i cittadini non per aggredirli e cacciarli via dalle proprie case;
   gran parte degli immigrati che sono arrivati in Sardegna con voli charter e pullman gran turismo dopo 24 ore sono scappati, compresi gli ultimi 12 arrivati a Sadali dopo l'allarme sulle possibili infiltrazioni jihadiste nei carichi di migranti;
   si tratta di denaro sprecato per trasportare immigrati che in poche ore lasciano l'isola senza alcun tipo di controllo;
   occorre imporre uno stop incondizionato al trasferimento in Sardegna di mafiosi, camorristi ed esponenti della ‘ndragheta;
   a tutti i livelli della magistratura l'allarme infiltrazioni mafiose in Sardegna è stato ribadito con forza;
   quel piano del Ministero della giustizia deve essere fermato e il Ministro dell'interno non può e non deve stare a guardare;
   al Ministro dell'interno occorre ribadire che con il trasferimento dei capimafia nell'isola si sta giocando con il fuoco sulla testa della Sardegna e dei sardi;
   nessun presidio di sicurezza deve essere chiuso in Sardegna;
   nelle reiterate interrogazioni viene ribadita la gravità della chiusura di importanti presidi di polizia e non solo in Sardegna, dalle zone interne alle costiere;
   tutto questo deve essere bloccato;
   il Ministro dell'interno deve intervenire immediatamente comunicando che non vi sono le condizioni per fare in Sardegna altri tagli;
   una mancata decisione in tal senso confermerebbe che siamo, invece, dinanzi a visite celebrative destituite di ogni risultato concreto;
   ai sindaci della Sardegna occorrono sicurezza ma anche risorse per contrastare il degrado sociale che molto spesso si trasforma in degenerazione sociale;
   occorre prevenire a monte dando ai sindaci non il ruolo di esattori ma quello di chi sta in trincea a governare un processo sempre più evidente di uno Stato che si ritrae dai suoi obblighi scaricandoli sulle autonomie locali, a partire dall'aspetto finanziario;
   occorre dare risposte in termini economici perché non è più tempo di pacche sulle spalle –:
   se non ritenga di assumere iniziative, proprio in funzione delle gravi tensioni sociali che possono alterare l'ordine pubblico, per un blocco di tutte le aste giudiziarie in attesa di individuare un'azione in grado di eliminare questa gestione scandalosa della riscossione che genera suicidi e fallimenti;
   se non ritenga di dover porre fine alla gestione degli immigrati con l'ausilio di voli charter per trasferimenti verso la Sardegna che risultano poi di fatto fallimentari e inutili;
   se non ritenga di confermare o meno l'ausilio di un elicottero per rintracciare immigrati del contingente ultimo trasferito nel comune di Sadali e scomparsi dopo poche ore;
   se all'interno di quel contingente di 12 immigrati siano state rinvenute connessioni con cellule jihadiste;
   se non ritenga di dover disporre con il Ministro della giustizia il blocco del trasferimento dei detenuti in regime del 41-bis proprio per le gravi infiltrazioni che le stesse autorità giudiziarie hanno manifestato come rilevantissimo pericolo per la Sardegna;
   se non ritenga di dover bloccare tutte le possibili chiusure di presidi di pubblica sicurezza nel territorio della regione Sardegna proprio per le gravissime questioni legate alla sicurezza;
   se non ritenga di dover sollecitare un intervento adeguato dello Stato al fine di consentire ai sindaci sardi di fronteggiare in modo adeguato le gravi emergenze che si registrano in ogni realtà della Sardegna. (4-08257)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

situazione sociale

migrante

mafia