ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08244

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 385 del 04/03/2015
Firmatari
Primo firmatario: IANNUZZI CRISTIAN
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 04/03/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BERNINI MASSIMILIANO MOVIMENTO 5 STELLE 04/03/2015
GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 04/03/2015
CATALANO IVAN MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI) 04/03/2015
FAVA CLAUDIO MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI) 04/03/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 04/03/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08244
presentato da
IANNUZZI Cristian
testo di
Mercoledì 4 marzo 2015, seduta n. 385

   CRISTIAN IANNUZZI, MASSIMILIANO BERNINI, GRILLO, CATALANO e FAVA. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
   dal prossimo mese di giugno 2015, il traghettamento dei treni da e per la Sicilia è destinato ad essere soppresso. I passeggeri in arrivo o in partenza dovranno scendere dal treno a Messina o a Villa San Giovanni e proseguire il viaggio via traghetto per poi salire su un nuovo treno;
   la decisione è stata confermata dal management delle Ferrovie dello Stato durante il confronto del 2 febbraio a Roma con i sindacati. In sostanza, prima c'erano 14 treni che collegavano la Sicilia con il resto dell'Italia, con il tempo sono stati ridotti a 5, tre diurni e due notturni. Ora dal prossimo giugno non sarà previsto nessun treno di giorno, ne resterà solo uno di notte e dei due traghetti delle Ferrovie attualmente i servizio sullo Stretto ce ne sarà soltanto uno;
   si tratta dell'attuazione di un progetto di rimodulazione del servizio diurno di treni a lunga percorrenza da e per la Sicilia che prevede l'ipotesi del traghettamento dei passeggeri sullo Stretto con navi veloci per ridurre i tempi di attraversamento;
   non si tiene conto però del fatto che, con questa soppressione quasi totale dei treni, si registreranno da subito 102 esuberi soltanto nel settore navigazione e la fine degli imbarchi periodici per circa 70 precari che ruotano nella flotta di Stato con contratto a tempo determinato. Con le ricadute sulla manovra, manutenzione e personale mobile di ferrovie, aggiunte al personale dell'indotto, la perdita di posti di lavoro si attesta intorno alle 700 unità;
   per precari e indotto l'azienda ferroviaria non ha alcun obbligo di ricollocazione; i ferrovieri in esubero sarebbero invece impiegati nell'assistenza ai passeggeri del treno che dalla stazione centrale dovranno raggiungere i mezzi veloci per attraversare lo Stretto;
   anche per i passeggeri si annunciano tempi difficili: in teoria la riduzione dei tempi di attraversamento (nelle intenzioni di RFI si dovrebbe passare dagli attuali 80 minuti a 20 minuti) dovrebbe avvenire grazie anche a interventi infrastrutturali negli scali per agevolare il passaggio treno/nave con supporto alla mobilità dei passeggeri;
   tali interventi strutturali dovrebbero consistere, stando alle dichiarazioni dei funzionari del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti che hanno partecipato all'incontro con gli enti locali interessati tenutosi a Roma il 6 febbraio 2015, in «tapis roulant, scale mobili e opere strutturali e infrastrutturali che rendano funzionale il servizio insieme a un maggior numero di collegamenti, servizi garantiti e assistenza passeggeri»;
   tuttavia nulla si è detto a proposito dei tempi di realizzazione, mentre è certo che tra appena quattro mesi l'attraversamento dello Stretto sarà già soltanto pedonale; chi giungerà a Messina su rotaia per proseguire verso il continente dovrà scendere dal treno, bagagli in mano, e raggiungere a piedi l'approdo della Metromare che non è neanche a portata di mano;
   restano i numeri a delineare il quadro di una lenta ma costante desertificazione dell'offerta: nel 2005 i treni a lunga percorrenza diretti dalla Sicilia al Nord erano 56, nel 2012 si sono ridotti a dieci, da giugno ne rimarranno solo due;
   appare evidente che tale ulteriore ridimensionamento del servizio ferroviario rientri in un progetto più ampio di totale abbandono della Sicilia al proprio destino a favore di soluzioni economicamente più vantaggiose per il gruppo Ferrovie dello Stato –:
   quali iniziative il Ministro interrogato intenda adottare al fine di garantire la continuità territoriale, salvaguardando i livelli occupazionali dei lavoratori impiegati nel settore ed evitando l'ulteriore aggravio dello stato di isolamento della Sicilia rispetto al resto del territorio italiano. (4-08244)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

trasporto ferroviario

veicolo su rotaie

soppressione di posti di lavoro