ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08228

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 384 del 03/03/2015
Firmatari
Primo firmatario: MICCOLI MARCO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 03/03/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DI SALVO TITTI PARTITO DEMOCRATICO 03/03/2015
PICCOLI NARDELLI FLAVIA PARTITO DEMOCRATICO 03/03/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 03/03/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08228
presentato da
MICCOLI Marco
testo di
Martedì 3 marzo 2015, seduta n. 384

   MICCOLI, DI SALVO e PICCOLI NARDELLI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   lo storico istituto di credito romano Dexia Crediop, fondato nel 1919 dall’ex Ministro del lavoro Alberto Beneduce, nasce con lo scopo di finanziare opere ed infrastrutture di interesse pubblico. Esso detiene quote rilevantissime del debito di enti pubblici locali e territoriali con attivi consistenti, finanziati anche con obbligazioni sottoscritte da risparmiatori italiani istituzionali e non istituzionali;
   l'utilità di tale istituto di credito è data anche dalla significativa importanza del patrimonio reputazionale che detiene;
   nel 1999 tale Banca fu acquisita dal gruppo franco-belga Dexia;
   l'istituto Crediop ha la sede a Roma ed ha altre tre filiali a Torino, Bologna e Napoli;
   a seguito della crisi finanziaria iniziata con «Lehman-Brothers» ed a causa di scelte manageriali errate il gruppo fu messo in liquidazione;
   attualmente il controllo sull'istituto è esercitato tramite Dexia Crédit Local, (detentore del 70 per cento). Il rimanente 30 per cento è suddiviso in quote uguali tra: Banca popolare di Milano, Banco popolare e Banca popolare dell'Emilia Romagna, esposti ai rischi propri dell'azionista;
   in data 28 dicembre 2012, a seguito del crollo del Gruppo Dexia, la Commissione europea ha approvato il piano di risoluzione ordinata del gruppo, presentato dagli Stati belga; francese e lussemburghese;
   tale piano prevedeva, essenzialmente, la gestione in ammortamento, senza nuove attività, di tutte le entità del Gruppo Dexia, ad eccezione di Dexia Crédit Local e di Dexia Crediop, soggette a una diversa e specifica disciplina. Per quanto concerne Dexia Crediop è stata prevista la possibilità di generare nuovi attivi per un importo fino a euro 200 milioni destinati alla clientela esistente sino al 28 giugno 2014, al fine di consentirne la cessione;
   la Commissione europea, in data 15 luglio 2014: visto che non si era giunti alla sottoscrizione di un'offerta vincolante di acquisto; a fronte della richiesta degli Stati azionisti di un'ulteriore estensione del termine di attività; ha confermato la gestione «run off» (gestione in estinzione) e sancito il divieto all'Istituto di accordare nuovi prestiti confermando la sola gestione dell'esistente in una sorta di liquidazione «ordinata» delle attività;
   al 30 giugno 2014 la Banca italiana Dexia Crediop ha un margine di intermediazione consolidato di euro 61 milioni, un utile netto consolidato di 25 milioni di euro e il totale delle attività consolidate pari ad oltre 37 miliardi;
   attualmente la Banca italiana Dexia Crediop ha un bilancio in ordine, con un patrimonio di Vigilanza di 1,3 miliardi di euro al 31 dicembre 2013;
   i vertici aziendali dell'istituto Crediop, a causa del minore fabbisogno di capacità operativa proveniente sia dal fermo della nuova operatività commerciale sia dall'assoluta marginalità delle nuove operazioni di funding (medio e lungo termine) avevano posto in evidenza che il nuovo riassetto avrebbe portato inevitabili ricadute sul personale;
   come preannunciato il 18 dicembre 2014, l'istituto di credito comunicava l'apertura della procedura di mobilità per 61 unità: 53 aree professionali e quadri ed 8 dirigenti;
   i citati esuberi sono trasversali a tutto l'Istituto, ma con maggiore incidenza nelle aree di front, dove le attività risultano interrotte o significativamente ridotte;
   il 10 febbraio 2015 si è concluso l'esame congiunto tra l'azienda e le organizzazioni sindacali – di cui all'articolo 4, comma 5 della legge 223/91 – senza il raggiungimento di un accordo;
   il giorno 9 marzo è stato convocato il tavolo con le parti sociali, presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, per l'espletamento della procedura di esame congiunto propedeutico al licenziamento collettivo di cui agli articoli 4 e 24 della legge 223 del 1991 –:
   quali misure il Ministro interpellato intenda intraprendere per evitare la fuoriuscita dal mercato del lavoro delle alte professionalità possedute dai lavoratori dichiarati in esubero, qualità che potrebbero ritenersi utili sia all'interno dello stesso Istituto che nell'ambito del comparto del credito nazionale. (4-08228)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

crisi monetaria

quadri superiori

quadro