ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08216

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 384 del 03/03/2015
Firmatari
Primo firmatario: NASTRI GAETANO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Data firma: 02/03/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 02/03/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08216
presentato da
NASTRI Gaetano
testo di
Martedì 3 marzo 2015, seduta n. 384

   NASTRI. — Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   i risultati dell'indagine congiunturale relativa al trimestre gennaio-marzo 2015, realizzata da Confindustria Piemonte, su un campione di circa 1.000 aziende del comparto manifatturiero e poco meno di 300 imprese operanti nei servizi, rilevano come il clima di fiducia complessivo sia peggiorato, aggiungendo che le prospettive di ripresa rimangono un miraggio;
   per quanto riguardo il comparto manifatturiero, prosegue il documento confindustriale, il 26 per cento delle aziende piemontesi del campione, si attende, per i prossimi mesi una diminuzione dei livelli produttivi, a fronte del 16,5 per cento che prevede invece l'aumento, con un saldo negativo del 9,9 per cento (a fronte del –2,5 per cento rilevato nel trimestre precedente);
   anche gli ordinativi totali, non sembrano migliorare, rispetto allo scorso mese di settembre, con il 29,7 per cento; di imprese pessimiste contro il 17,2 per cento che si ritengono invece ottimiste sul futuro (con un saldo anch'esso negativo del 12,5 per cento (era –9,3 per cento nel IV trimestre);
   a conferma delle accresciute difficoltà, anche le previsioni sull'occupazione rimangono negative: il 15,5 per cento delle aziende del campione prevede una diminuzione della forza lavoro, mentre solo il 10,2 per cento attende un aumento, con un saldo negativo del 5,3 per cento (era –4,4 per cento nella scorsa rilevazione), le aziende del campione segnalano inoltre, un ulteriore live aumento del ricorso alla cassa integrazione guadagni a cui faranno ricorso il 28,2 per cento delle imprese (contro il 25,9 per cento dello scorso trimestre);
   il rapporto dell'associazione industriale di Confindustria Piemonte, rileva inoltre, che anche con riferimento ai tempi di pagamento, la situazione risulta tutt'altro che positiva, in quanto il periodo non diminuisce in maniera apprezzabile: circa 91 giorni, che salgono a 146 se il pagamento arriva da enti pubblici;
   a livello territoriale, le imprese delle province di Alessandria e Novara, risultano quelle territorialmente più pessimiste, rispettivamente al –4,7 per cento e –5,6 per cento evidenziando le difficoltà relative alla scarsa domanda interna, che si riflette sugli ordinativi e conseguentemente sul processo produttivo;
   il suesposto rapporto economico a giudizio dell'interrogante, conferma un quadro estremamente preoccupante e in netta controtendenza rispetto alle dichiarazioni a più riprese espresse dal ministro interrogato e dallo stesso Presidente del Consiglio dei ministri, in merito alla ripresa economica in corso nel nostro Paese, a partire dal presente anno;
   a tal fine, l'interrogante evidenzia, come l'economia reale sia del Piemonte, che dell'intera area del Nord ovest e più in generale del Paese, permanga in uno stato di evidente debolezza, a causa di una domanda interna relativa ai consumi delle famiglie, che non riparte e da un sistema fiscale che è ulteriormente aumentato a seguito degli ultimi provvedimenti legislativi, introdotti dal Governo in carica, in primis la legge di stabilità 2015, approvata lo scorso dicembre;
   l'azione di politica economica e industriale, a parere dell'interrogante, da parte dell'Esecutivo Renzi e in particolare dei Ministri interrogati, si è dimostrata nel corso dei dodici mesi di responsabilità di Governo del Paese, debole e insufficiente nello stimolare la ripresa e i consumi, come confermano gli interventi relativi al bonus degli 80 euro in busta paga per i lavoratori dipendenti, che non hanno determinato alcun positivo effetto rimbalzo sull'economia reale;
   necessitano a giudizio dell'interrogante, misure rapide e più incisive, finalizzate a rilanciare la ripresa dei consumi delle imprese, attraverso una rilevante riduzione degli oneri fiscali che, i cui livelli attuali divenuti insostenibile per le imprese, in particolare quelle del Piemonte, come in precedenza esposto, rischiano di determinare soltanto ulteriori cessazioni di attività con inevitabili ripercussioni negative anche sul sistema occupazionale –:
   quale orientamento intendano esprimere, nell'ambito delle proprie competenze, con riferimento a quanto esposto in premessa;
   se, in considerazione dei livelli di pessimismo espresso dalle imprese del Piemonte, come evidenziato dal rapporto trimestrale per il 2015, da Confindustria, non ritengano opportuno assumere iniziative per introdurre interventi di fiscalità di vantaggio, al fine di sostenere la ripresa della domanda e dei consumi, che stenta a risalire;
   in caso affermativo, quali iniziative, per le parti di propria competenza, intendano intraprendere, al fine di alleggerire il carico fiscale per le imprese del Piemonte e più in generale del Paese, i cui livelli anche a causa delle recenti misure introdotte, permangono estremamente alti e di estrema difficoltà per la prosecuzione delle attività imprenditoriali. (4-08216)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

conseguenza economica

consumo

consumo delle famiglie