Legislatura: 17Seduta di annuncio: 379 del 20/02/2015
Primo firmatario: NUTI RICCARDO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 20/02/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma CECCONI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 20/02/2015 COZZOLINO EMANUELE MOVIMENTO 5 STELLE 20/02/2015 D'AMBROSIO GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 20/02/2015 DADONE FABIANA MOVIMENTO 5 STELLE 20/02/2015 DIENI FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 20/02/2015 FRACCARO RICCARDO MOVIMENTO 5 STELLE 20/02/2015 TONINELLI DANILO MOVIMENTO 5 STELLE 20/02/2015
Ministero destinatario:
- PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega Delegato a rispondere Data delega PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 20/02/2015 PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 20/02/2015 Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER LA SEMPLIFICAZIONE E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE delegato in data 05/03/2015
MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 05/03/2015
SOLLECITO IL 18/03/2015
SOLLECITO IL 20/04/2015
SOLLECITO IL 12/05/2015
SOLLECITO IL 12/06/2015
SOLLECITO IL 17/07/2015
SOLLECITO IL 06/10/2015
SOLLECITO IL 14/01/2016
SOLLECITO IL 26/02/2016
SOLLECITO IL 07/04/2016
SOLLECITO IL 30/05/2016
SOLLECITO IL 16/09/2016
SOLLECITO IL 10/11/2016
SOLLECITO IL 14/02/2017
SOLLECITO IL 27/07/2017
NUTI, CECCONI, COZZOLINO, D'AMBROSIO, DADONE, DIENI, FRACCARO e TONINELLI. —
Al Presidente del Consiglio dei ministri. — Per sapere – premesso che:
il giorno 16 febbraio 2015 sul blog «Info data» de «ilsole24ore.com» è stato pubblicato un post relativo ai siti web governativi creati a partire dal 2002 ad oggi;
l'articolo contiene un elenco che non pretende di essere esaustivo ma «vuole essere una selezione rappresentativa, che restituisce la fotografia della presenza online delle istituzioni governative dal 2002 a oggi», e non include, ad esempio, siti web tematici «associati a campagne di comunicazione oppure altri enti»;
in questa lista rappresentativa vi sono più di 240 siti web governativi, in gran parte riconducibili alla Presidenza del Consiglio dei ministri e ai suoi dipartimenti, di cui 64, pari a più di un quarto del totale, risultano essere inattivi, mentre tra quelli funzionanti alcuni vengono aggiornati solo sporadicamente;
buona parte di questi siti risultano essere tra loro dai contenuti, e dal nome, molto simili, creati troppo spesso per finalità comunicative e propagandistiche; ad esempio: sono stati creati appositamente circa una decina di siti web al fine di comunicare lo stato di avanzamento delle riforme annunciate dai vari Governi; oppure ancora il sito dedicato alla raccolta delle segnalazioni da parte dei cittadini è stato sostituito poco dopo la sua creazione da uno nuovo che risulta essere ancora in fase di aggiornamento;
recentemente, un sito web governativo creato appositamente per l'evento EXPO 2015, verybello.it, ha destato non poco scalpore, per i numerosi errori tecnici, i vistosi errori di traduzione, le violazioni del diritto d'autore;
in precedenza, un altro sito web, inizialmente ideato nel 2004 dal III Governo Berlusconi e realizzato dal Governo Prodi per promuovere il turismo nel nostro Paese, Italia.it, è stato tristemente famoso per gli spropositati finanziamenti pubblici utilizzati nel corso degli anni, ammontanti a svariate decine di milioni di euro, e il contestuale malfunzionamento del sito medesimo;
all'Agenzia per l'Italia digitale spetta il compito di accreditare le amministrazioni pubbliche per il rilascio dei siti web registrati con il dominio «gov.it», nel rispetto di stringenti requisiti di accessibilità, previsti dalla legge 9 gennaio 2004, n. 4, in materia di accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici e, più in generale, dal decreto del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca 20 marzo 2013;
spetta all'Autorità nazionale anti-corruzione il compito di vigilare sul rispetto delle norme relative alla trasparenza dei siti web, norme che non sempre vengono rispettate e che comporterebbero sanzioni da 500 euro a 10 mila euro;
secondo l'interrogante, è assolutamente imperativo che, in un periodo di forte crisi economica e finanziaria, vengano evitate spese inutili, come la duplicazione di siti web governativi, che necessitano, oltre che di rilevanti investimenti iniziali, anche di continui aggiornamenti, di monitoraggio e di un adeguato numero di personale preposto a tali funzioni –:
se si intenda procedere alla riduzione dei siti web governativi, in particolare dismettendo i siti attualmente inutilizzati e quelli aventi tra loro contenuti identici o similari;
a quanto ammontino attualmente i siti web che fanno capo al Governo;
se disponga di dati sull'ammontare dei fondi pubblici impiegati per la creazione dei web dal 2002 ad oggi e quanti fondi siano stati destinati per coprire le spese legate alla loro gestione;
se, in futuro, non si intendano utilizzare siti web già esistenti per promuovere un tipo di contenuti ivi già presenti. (4-08070)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):politica del turismo
Internet
campagna di sensibilizzazione