ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08055

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 379 del 20/02/2015
Firmatari
Primo firmatario: FEDRIGA MASSIMILIANO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE
Data firma: 20/02/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 20/02/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08055
presentato da
FEDRIGA Massimiliano
testo di
Venerdì 20 febbraio 2015, seduta n. 379

   FEDRIGA. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   Poste italiane spa è una società a capitale interamente pubblico che gestisce i servizi postali in una condizione di sostanziale monopolio e che garantisce l'espletamento del servizio universale sulla base di un contratto di programma siglato con lo Stato, in cui la società si impegna a raggiungere determinati obiettivi di qualità, tra cui quelli concernenti l'adeguatezza degli orari di apertura degli sportelli rispetto alle prestazioni richieste;
   Poste Italiane riceve ingenti contributi da parte dello Stato per consentire agli uffici postali periferici di garantire l'erogazione dei servizi postali essenziali, eppure il piano di riorganizzazione previsto dall'azienda, che dovrebbe diventare effettivo dal 13 aprile, prevede, in regione Friuli Venezia Giulia, la chiusura di 19 sportelli postali;
   il 70 per cento dei tagli interesserà la provincia di Udine dove saranno coinvolti gli uffici di Campeglio di Faedis, Carpacco di Dignano, Ciconicco, Cisterna di Coseano, Goricizza e Pozzo (Codroipo), Ipplis, Lavariano, Ospedaletto di Gemona, Percoto, Perteole, Rodeano Basso, Terzo di Tolmezzo e Torreano di Martignacco;
   gli uffici postali nelle piccole realtà, soprattutto montane, che vivono condizioni generali di servizio già di per sé disagiate, rappresentano un punto di riferimento e la loro chiusura diventa un problema per tutta la comunità contribuendo ai depotenziamento del territorio e allo spopolamento dei piccoli comuni;
   le gravi conseguenze di questa decisione unilaterale di Poste Italiane sono evidenti per gli amministratori locali, che stanno cercando delle alternative per scongiurare la chiusura degli uffici, fra cui quella di offrire gratuitamente la locazione delle strutture, ma non sono altrettanto evidenti per la società che conferma invece la volontà di inseguire una logica del guadagno puntando su assicurazioni, carte di credito, telefonia mobile e servizi finanziari in genere, a scapito delle esigenze della collettività, sacrificando uffici che ritiene «improduttivi» o «diseconomici»;
   i servizi postali, in particolare per le famiglie e le imprese, sono fondamentali nello svolgimento di moltissime attività quotidiane, come il pagamento delle utenze, il ritiro del denaro contante da parte dei titolari di conto corrente postale e l'invio di comunicazioni soggette al rispetto perentorio di scadenze, soprattutto quelle di carattere legale;
   questa razionalizzazione si traduce in gravi disservizi soprattutto per i residenti anziani, che si troveranno a non poter usufruire con la dovuta comodità di servizi essenziali quali il pagamento delle bollette, con la conseguenza di essere costretti a fare lunghe file nei giorni di apertura, ritardare le operazioni o affrontare frequenti e difficili spostamenti. Per questi disagi, sono numerosi i clienti che in questi giorni stanno chiudendo i propri conti correnti postali –:
   quali iniziative il Ministro interrogato intenda intraprendere per favorire una concertazione tra la direzione di Poste Italiane spa e le amministrazioni locali, al fine di scongiurare la possibile chiusura degli uffici postali nei comuni della regione Friuli Venezia Giulia e come il Ministro intenda intervenire per evitare che decisioni unilaterali assunte da Poste Italiane spa arrechino disagi ai cittadini-utenti che non vedono garantita l'effettiva erogazione di un servizio pubblico di qualità, nel rispetto dell'accordo siglato fra le Poste Italiane a e lo Stato. (4-08055)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

servizio postale

monopolio

credito