ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08054

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 379 del 20/02/2015
Firmatari
Primo firmatario: PASTORELLI ORESTE
Gruppo: MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI)
Data firma: 20/02/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE 20/02/2015
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 01/07/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 28/04/2015

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 01/07/2015

SOLLECITO IL 03/09/2015

SOLLECITO IL 10/11/2015

SOLLECITO IL 25/02/2016

SOLLECITO IL 11/04/2016

SOLLECITO IL 08/06/2016

SOLLECITO IL 23/09/2016

SOLLECITO IL 23/02/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08054
presentato da
PASTORELLI Oreste
testo di
Venerdì 20 febbraio 2015, seduta n. 379

   PASTORELLI. — Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:
   il decreto del Ministro dell'economia e delle finanze n. 259 del 2012 ha stabilito nuovi principi contabili per la stesura del bilancio tecnico attuariale al quale devono uniformarsi i fondi pensione a far data dal 31 dicembre 2013; eventuali disavanzi devono essere oggetto di apposito piano di riequilibrio al fine di dotare il patrimonio di adeguate risorse nel tempo;
   secondo tale normativa, le riserve tecniche devono essere calcolate sulla base del principio del «gruppo chiuso», ovvero prevedendo il patrimonio necessario per adempiere alle promesse pensionistiche degli aderenti al fondo pensione senza tenere in considerazione contribuzioni derivanti da generazioni future;
   il fondo pensione agenti professionisti di assicurazione (FPA), nato nel 1975 per volontà e accordo delle parti sociali interessate (Associazione nazionale imprese assicuratrici – Ania e il Sindacato nazionale agenti di assicurazione – Sna) è soggetto al regime giuridico previsto per i «fondi preesistenti», nell'ambito del quale si applicano principi mutualistici e solidaristici, con contribuzione ordinaria e integrativa di base paritetica (50 per cento a carico delle imprese e 50 per cento a carico degli agenti di assicurazione aderenti);
   dalla sua nascita e fino all'entrata in vigore del richiamato decreto del Ministero dell'economia e delle finanze n. 259 del 2012, nei suoi 40 anni di attività il fondo in questione ha stilato i propri bilanci tecnici a «gruppo aperto» senza mai registrare disavanzi di gestione;
   il consiglio di amministrazione, nella stesura del bilancio attuariale prospettico sulla base dei nuovi principi contabili, ha registrato un disavanzo al 31 dicembre 2012 di 786 milioni di euro, laddove per lo stesso anno secondo i previgenti principi contabili il medesimo bilancio tecnico ha chiuso con un avanzo pari a 36 milioni di euro;
   lo stesso consiglio di amministrazione, in armonia con le disposizioni legislative e regolamentari vigenti e con quelle previste dallo statuto del fondo, ha invitato le parti sociali a ricercare un accordo al fine di recuperare il disavanzo del bilancio attuariale prospettico emerso al 31 dicembre 2013 pari a 706 milioni di euro (-80 milioni di euro rispetto al bilancio retrospettivo 2012);
   in data 6 ottobre 2014 l'Associazione nazionale delle imprese di assicurazione ha comunicato alle rappresentanze degli agenti di assicurazione la disponibilità delle imprese di assicurazione a far fronte al disavanzo prospettico con una dotazione massima di 16 milioni di euro una tantum, dichiarandosi pertanto disponibile a contribuire per circa il 2 per cento delle risorse necessarie, lasciando alla categoria degli agenti di assicurazione – prevalentemente piccoli imprenditori – il carico di far fronte al riequilibrio del fondo per il restante 98 per cento;
   il Sindacato nazionale agenti di assicurazione (SNA) ha dichiarato formalmente che tale offerta è irricevibile in quanto insufficiente a garantire il riequilibrio prospettico del fondo;
   da alcuni anni il settore dell'industria assicurativa registra in Italia utili di elevata consistenza, tali da permettere una compartecipazione equa alla patrimonializzazione del fondo in parola (dati ANIA: utile netto nell'anno 2013: euro 5,2 miliardi; per l'anno 2014 previsto in ulteriore aumento);
   la situazione di stallo sopra descritta potrebbe portare al commissariamento del fondo pensione agenti professionisti di assicurazione – i cui dati di bilancio noti alla COVIP evidenziano al contrario un'eccellente capacità gestionale – con ricadute drammatiche non sui pensionati (circa undicimila) e sui contribuenti (quindicimila) del fondo medesimo –:
   di quali informazioni dispongano i Ministri interrogati, per quanto di competenza, in merito ai fatti riferiti in premessa;
   se i Ministri non reputino necessario convocare un tavolo tecnico con le parti sociali – in primis ANIA (Associazione nazionale imprese assicuratrici) e SNA (Sindacato nazionale agenti di assicurazione) – al fine di trovare una composizione tra le diverse posizioni ed evitare così il commissariamento del fondo pensioni in questione. (4-08054)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

professioni del settore assicurativo

pensione complementare

compagnia d'assicurazioni