Legislatura: 17Seduta di annuncio: 374 del 10/02/2015
Primo firmatario: DELLA VALLE IVAN
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 10/02/2015
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 10/02/2015
SOLLECITO IL 07/10/2015
DELLA VALLE. —
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
l'emissione di polveri sottili dall'utilizzo di impianti frenanti costituisce una componente non trascurabile dell'inquinamento aereo urbano, tanto da essere confrontabile con l'inquinamento prodotto dai motori diesel;
secondo uno studio dell'INSE – Istituto nazionale di scienze applicate di Lione – la frizione e abrasione degli impianti frenanti produrrebbero ogni anno 20 mila tonnellate di polveri – il 35 per cento del totale in massa – di cui circa 9 mila resterebbero sospese nell'aria, e quindi potenzialmente respirabili dall'uomo;
si calcola che un veicolo medio rilasci nell'aria in media 30 milligrammi di particolato al chilometro e si valuta che la quantità di emissione cresce al crescere delle dimensioni del veicolo;
i decreti ministeriali n. 147 e n. 148 del 24 settembre 2010, previsti dall'articolo 75 del nuovo codice della strada, contengono disposizioni e indicazioni sull'utilizzo di un nuovo «sistema dischi freno» per le vetture e, in particolare, consentono di aggiornare senza il nulla osta della casa madre tutti quei componenti (pinze freni e adattatori, pastiglie, tubi di collegamento e sensori) che compongono l'impianto frenante; è possibile, per il proprietario di un veicolo, sostituire gli accessori con nuove parti omologate e compatibili con la vettura su cui vengono installati;
secondo i decreti ministeriali n. 147 e n. 148 del 24 settembre 2010, i produttori di componentistica sono obbligati a fornire la documentazione necessaria al servizio tecnico del dipartimento dei trasporti, che è tenuto a sottoporre l'accessorio a test di varia natura. Una volta conclusi i collaudi il servizio tecnico è tenuto a informare la direzione generale della motorizzazione, che emetterà il certificato di omologazione. È compito dell'acquirente affidare successivamente il prodotto ad un installatore, tenuto a rilasciare un documento che certifichi la qualità del lavoro;
la norma Euro 6 che entrerà in vigore a settembre 2015, limiterà a 5 mg/km la massa di polveri emesse dai motori diesel, e a 4,5 mg/km quella dei motori a benzina, cioè dieci volte meno;
queste polveri sono pericolose per la salute, come le emissioni dei tubi di scappamento;
gli Stati Uniti d'America hanno adottato una legge che a partire dal 2020 limiterà al 5 per cento la presenza di rame nelle pasticche dei freni;
l'Unione europea ha lanciato un programma di ricerca 2014-2015, Horizon 2020 per il futuro dei trasporti che dovranno essere ecologici e integrati che dovrà ridurre le emissioni del 50 per cento –:
quali siano state le iniziative di competenza per il controllo al fine di verificare che gli impianti frenanti delle auto non siano pericolosi per la salute umana;
se non ritenga opportuno un monitoraggio delle emissioni di polveri sottili derivante dagli impianti frenanti dei veicoli;
di quali elementi disponga in relazione a quanto descritto in premessa, in particolare se siano stati condotti studi in Italia sulle emissioni delle polveri sottili;
quali iniziative, anche normative, intenda intraprendere per ridurre le emissioni da impianti frenanti dei veicoli secondo i nuovi standard europei. (4-07849)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):riduzione delle emissioni gassose
pezzo di ricambio
automobile