ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07394

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 356 del 22/12/2014
Firmatari
Primo firmatario: GIACHETTI ROBERTO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 22/12/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 22/12/2014
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07394
presentato da
GIACHETTI Roberto
testo di
Lunedì 22 dicembre 2014, seduta n. 356

   GIACHETTI. — Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro della giustizia . — Per sapere – premesso che:
   la situazione del sistema bancario abruzzese presenta notevoli criticità;
   si apprende da quanto trasmesso dalla emittente televisiva locale «Teleponte», in data 13 novembre 2014, nel TG delle ore 14:00, nel servizio dal titolo «Banca di Teramo – il comitato dei soci scontenti accusa tassi usurari ai clienti e c’è chi minaccia vantando coperture», che la politica della Banca di Teramo di Credito Cooperativo società cooperativa, altra banca abruzzese, è stata oggetto di ripetute e severe contestazioni da parte di alcuni suoi soci, per lo più piccoli imprenditori, i quali, costituitisi in comitato, hanno denunciato:
    a) la circostanza secondo cui sarebbero stati obbligati ad acquistare quote azionarie per poter così accedere ai finanziamenti, quote che poi la Banca non avrebbe accettato a ristoro dei crediti;
    b) l'imposizione di «tassi di usura»;
    c) l'avere alcuni componenti del C.D.A. «vantato coperture da parte della magistratura e da parte di Bankitalia», condotta che potrebbe integrare gli estremi del reato di «millantato credito»;
    d) l'inopportunità dell'elezione, quale presidente del collegio dei revisori dei conti del commercialista dottor Giovanni Chiodi, socio di studio del dottor Carmine Tancredi, membro del consiglio d'amministrazione della banca;
   il giorno 14 novembre 2014, la stessa emittente televisiva ha trasmesso un ulteriore servizio, sempre nel Tg delle ore 14:00, in cui a stata data più precisa notizia di un'attività d'indagine già «da tempo» avviata dalla procura di Teramo;
   notizie analoghe a quelle sopra riportate possibile leggerle sul quotidiano «on line» denominato «emmelle», nell'edizione datata 13 novembre 2014 nel quale si dà conto di «una iniziativa giudiziaria su alcuni atteggiamenti «aggressivi» nella gestione degli interessi sui prestiti ma soprattutto su episodi di millantato credito che coinvolgerebbero la magistratura teramana, nei rapporti con un imprenditore-socio»; si dà conto del ricorso anomalo alla proposta di sottoscrizione di quote azionarie dell'istituto bancario a fronte dell'erogazione di mutui o linee di fido; ci sarebbe stato chi avrebbe reagito nei confronti di rappresentanti dell'istituto di credito ma sarebbe stato zittito con la presunta «vicinanza» alla magistratura locale quale deterrente di qualsiasi iniziativa di attacco penale; sul caso esisterebbe già un fascicolo aperto dalla procura che ha delegato le indagini a una forza di polizia giudiziaria;
   che nell'attività di gestione della Banca di Teramo siano state riscontrate possibili anomalie ed irregolarità lo si apprendeva già dalla lettura del quotidiano Il Centro che dava conto delle dimissioni in blocco rassegnate a fine luglio dall'intero collegio sindacale della Banca di Teramo;
   un successivo articolo del citato quotidiano, pubblicato il 4 settembre 2014, evidenziava che la relazione al bilancio che i tre sindaci Antonio Bucciarelli, Elio Ciaffi e Alberto Davide avevano rimesso all'assemblea dei soci il 15 aprile, chiarirebbe le ragioni delle dimissioni; nell'articolo si fa specificamente riferimento ad un passaggio del documento: «Il Collegio sindacale ha preso atto del rapporto ispettivo della Banca notificato il 28 marzo 2014, nel quale si evidenziavano delle divergenze valutative in merito ad alcune posizioni creditizie, rispetto alle collocazioni effettuate dalla banca. Esse sono state dettagliatamente esplicitate nella relazione sulla Gestione al bilancio di esercizio al 31 dicembre 2013, nella quale si specifica che, qualora dette ulteriori rettifiche, oggetto di analitico approfondimento, fossero state integralmente recepite nel bilancio al 31 dicembre 2013, avrebbero fatto emergere una perdita di 2,1 milioni di euro con conseguenze sul Patrimonio di Vigilanza che si sarebbe attestato su 13,2 milioni di euro»; l'articolo pertanto conclude «per la Banca d'Italia pertanto alcune posizioni creditizie sarebbero dovute essere iscritte diversamente nel bilancio, presumibilmente tra i crediti inesigibili, ma questo oltre a comportare una perdita superiore ai 2 milioni avrebbe inciso sia sul patrimonio, che sulla capacity stessa dell'istituto di concedere il credito. Capacity misurata proprio in relazione al patrimonio di vigilanza, che secondo i sindaci ne sarebbe uscito intaccato. Le divergenze, e dunque le rettifiche chieste da Bankitalia non sarebbero state tutte recepite per evitare la perdita e per consentire alla Banca di chiudere con un utile di esercizio superiore ai 36 mila euro. Va anche detto che i controlli ispettivi di Bankitalia sono stati effettuati a fine marzo, quando l'impianto del bilancio era sostanzialmente costruito. Questo spiegherebbe probabili frizioni che avrebbero portato alle dimissioni dei sindaci, e fa luce su un'ottica di rigore che la Banca sta portando avanti per il suo risanamento proprio attraverso l'uomo di fiducia di Bankitalia, il direttore Fernando De Flaviis»;
   sempre in Abruzzo è stata da più parti denunciata la gravissima situazione della banca Tercas di Teramo, fino a poco tempo fa la più importante d'Abruzzo, che ha subito un tracollo finanziario, con un grave danno per i risparmiatori, gli azionisti e l'intera economia abruzzese, a seguito di una gestione dissennata da parte dei suoi organi amministrativi e del direttore generale arrestato nello scorso dicembre 2013 con accuse gravissime;
   alla luce di tali fatti e considerazioni appare evidente che la situazione del credito nella provincia di Teramo e, in generale, nella regione Abruzzo presenta evidenti criticità di sistema che coinvolgono due dei più importanti istituti bancari della regione –:
   se il Ministro dell'economia e delle finanze disponga di elementi in merito a quanto descritto in premessa, con particolare riguardo agli effetti sulla tutela dei risparmiatori e del tessuto imprenditoriale della provincia di Teramo e della regione Abruzzo delle vicende che hanno coinvolto la Banca di Teramo di Credito Cooperativo società cooperativa e la banca TERCAS in una fase economica nella quale gli indicatori danno conto di una situazione già grave di credit crunch;
   se si intendano assumere iniziative normative per rafforzare i controlli sul sistema bancario, con specifico riferimento alle banche di credito cooperativo, in modo da contrastare con maggiore efficacia condotte quali quelle descritte in premessa. (4-07394)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

banca

credito

elezioni presidenziali