ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07165

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 345 del 04/12/2014
Firmatari
Primo firmatario: BERRETTA GIUSEPPE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 04/12/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GRECO MARIA GAETANA PARTITO DEMOCRATICO 04/12/2014
GIULIETTI GIAMPIERO PARTITO DEMOCRATICO 04/12/2014
IANNUZZI TINO PARTITO DEMOCRATICO 04/12/2014
LODOLINI EMANUELE PARTITO DEMOCRATICO 04/12/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELL'INTERNO 04/12/2014
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 05/03/2015
Stato iter:
24/05/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 24/05/2016
GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 24/05/2016

CONCLUSO IL 24/05/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07165
presentato da
BERRETTA Giuseppe
testo di
Giovedì 4 dicembre 2014, seduta n. 345

   BERRETTA, GRECO, GIULIETTI, TINO IANNUZZI e LODOLINI. — Al Ministro dell'interno, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
   nell'anno 2004 è stato presentato il progetto della realizzazione della nuova questura di Catania da realizzarsi nel territorio di Librino viale Nitta angolo viale Bonaventura. Il progetto finanziato con fondi CIPE avrebbe avuto un costo di 31.000.000 + 30.000.000 per tre blocchi di edifici;
   nell'anno 2008 viene annunciato dall'allora prefetto Iurato l'avvio della procedura per i lavori di realizzazione del primo lotto finanziato con 31.000.000;
   nel 2010 il questore invia una nota ove annuncia l'avvio dei lavori di costruzione;
   la relazione effettuata dalla Cir Costruzioni di Ferrara, appaltatrice della progettazione esecutiva e realizzazione del primo stralcio della struttura certifica che il terreno sul quale dovrebbe sorgere il nuovo centro polifunzionale della polizia di Stato a Librino è contaminato gravemente dal cemento amianto;
   prima della recinzione del terreno, la relazione della società appaltatrice ha riscontrato che «l'area offriva accesso libero a tutti i mezzi che negli anni hanno abbandonato rifiuti di diverso genere»;
   il primo dato che emerge è la presenza di uno strato, profondo fino a circa due metri e mezzo, che comprende frammenti di cemento amianto misti a terra e residui di scarti vegetali. Una sorta di stratificazione di rifiuti speciali provenienti dal settore edile, e soprattutto lastre di ethernit, con una concentrazione anche di centinaia di chili per metro cubo;
   nella relazione si legge inoltre che alla profondità di due metri è stato trovato «miscuglio o scorie di cemento, mattoni, mattonelle e ceramiche, contaminato da frammenti di manufatti in cemento amianto dello spessore di 0,50 m»; a 2,50 metri di profondità si legge che «nell'ex area di servizio sono presenti lastre in cemento amianto di circa 200 kg e sfalci di potatura»;
   nella relazione si legge ancora che ad un metro di profondità si riscontra la «presenza di notevoli frammenti di materiale da costruzione in cemento amianto per uno spessore di circa 0,30 metri, passante a sabbia con all'interno miscuglio o scorie di cemento, mattoni, mattonelle e ceramiche e sabbia di colore nero dello spessore di 1,10 metri;
   come è noto tali materiali sono cancerogeni e profondamente lesivi e pericolosi per la salute dei cittadini;
   il quartiere di Librino è tra i più densamente popolati della città di Catania;
   tale concentrazione di materiale cancerogeno rappresenta un pericolo per la salute di migliaia di cittadini catanesi –:
   quali iniziative intendano prendere per accertare le responsabilità e le mancanze che hanno trasformato l'area che dovrebbe ospitare la cittadella della polizia di Catania in una discarica abusiva di materiale cancerogeno;
   quali iniziative vogliano intraprendere per realizzare una celere bonifica del territorio in oggetto per tutelare la salute dei cittadini e la salvaguardia di un progetto di pubblica utilità, peraltro già finanziato, come la cittadella giudiziaria che permetterebbe di ridurre i costi e liberare risorse umane per la sicurezza e la vigilanza del territorio stesso;
   quali iniziative intendono mettere in pratica per verificare che la presenza di tale discarica abusiva non abbia già prodotto effetti per la salute dei cittadini catanesi residenti a Librino. (4-07165)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 24 maggio 2016
nell'allegato B della seduta n. 630
4-07165
presentata da
BERRETTA Giuseppe

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame relativa alla presenza di una discarica abusiva localizzata in viale Nitta angolo via Bonaventura situata nel quartiere di Librino nel comune di Catania sulla base degli elementi informativi pervenuti dalla provincia e dal comune di Catania, si rappresenta quanto segue.
  Al riguardo, la provincia di Catania, riferisce che la presenza della predetta discarica abusiva risalirebbe già al 2013 come già segnalato al servizio dipartimentale igiene dell'Asp di Catania, dal locale comando dei vigili del fuoco.
  A seguito di tale segnalazione il suddetto servizio provvedeva ad eseguire opportuni sopralluoghi che confermavano la presenza di rifiuti nell'area. Conseguentemente venivano allertati la direzione ecologia ed ambiente e il comando polizia municipale del comune di Catania.
  L'accesso all'area risulta ancora oggi interdetto, a causa di un sistema di recinzione che ha impedito, fino a questo momento, di attuare interventi risolutivi sulla discarica oltre che una verifica puntale dei rifiuti in essa presenti.
  Per questo motivo è stato possibile rimuovere solo i rifiuti localizzati nell'area perimetrale esterna alla recinzione.
  Inoltre, il dipartimento regionale per le attività sanitarie dell'assessorato alla salute della regione siciliana, pur non potendo accertare la tipologia dei rifiuti presenti all'interno dell'area recintata, ha comunicato che, da un primo esame visivo, essi appaiono costituiti verosimilmente da carcasse di automobili e materiali da costruzione e demolizione. Successivamente a tale verifica visiva sono stati interessati oltre ai competenti uffici comunali anche l'Asp di Catania, l'Arpa e la procura della Repubblica competente per territorio.
  Allo stato, l'area risulta ancora isolata e comunque non accessibile alla popolazione.
  L'osservatorio epidemiologico ha segnalato che, sul predetto territorio, non risulterebbero registrati aumenti di patologie, anche di natura oncologica da ricollegare con certezza a fenomeni di inquinamento ambientale.
  Il responsabile del servizio di polizia municipale riferisce infine di aver attivato le indagini per risalire ai proprietari del sito al fine di poter iniziare le opportune procedure di rimozione e di successiva bonifica.
  Per completezza di informazioni, si fa presente che «qualora i soggetti responsabili della contaminazione non provvedano direttamente agli adempimenti disposti dal presente titolo ovvero non siano individuabili e non provvedano né il proprietario del sito né altri soggetti interessati, le procedure e gli interventi di cui all'articolo 242 sono realizzati d'ufficio dal comune territorialmente competente e, ove questo non provveda, dalla regione, secondo l'ordine di priorità fissato dal piano regionale per la bonifica delle aree inquinate, avvalendosi anche di altri soggetti pubblici o privati, individuati ad esito di apposite procedure ad evidenza pubblica. Al fine di anticipare le somme per i predetti interventi le regioni possono istituire appositi fondi nell'ambito delle proprie disponibilità di bilancio».
  Ad ogni modo, per quanto di competenza, il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare continuerà a tenersi informato anche al fine di un eventuale coinvolgimento di altri soggetti istituzionali.

Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mareGian Luca Galletti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica sanitaria

amianto

protezione del consumatore