ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07024

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 338 del 25/11/2014
Firmatari
Primo firmatario: GRILLO GIULIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 25/11/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GIORDANO SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 25/11/2014
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 25/11/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 25/11/2014
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07024
presentato da
GRILLO Giulia
testo di
Martedì 25 novembre 2014, seduta n. 338

   GRILLO, SILVIA GIORDANO e LOREFICE. — Al Ministro della salute, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
   nella regione Campania è in corso di attuazione un piano di rientro dal deficit sanitario ed è stato nominato nella persona dell'attuale presidente della regione, un commissario ad acta responsabile dell'attuazione delle misure previste nel piano di rientro;
   notoriamente con le indagini sulle tangenti pagate da numerose case farmaceutiche iniziò uno dei rami principali più di venti anni fa delle inchieste «mani pulite» che coinvolsero Ministri e dirigenti di ministeri e di enti;
   dopo quell'evento, che ha sconvolto gli italiani per la sua pervasività arrogante e devastante, sono avvenuti episodi di corruttela farmaceutica delimitata;
   si è avuta notizia nel napoletano, in Campania, di due indagini recenti in materia di distorsioni importanti del mercato farmaceutico o di favori a esponenti del mondo farmaceutico assai gravi, che coinvolgono funzionari ASL e forze dell'ordine di assoluto rilievo;
   in effetti l'ANSA il 14 ottobre 2014 riportava «Il colonnello Fabrizio Giaccone, ex comandante della GdF a Fiumicino, e l'imprenditore farmaceutico Nazario Matacchione sono stati arrestati con l'accusa di corruzione. L'arresto è stato eseguito dalla Gdf nell'ambito dell'inchiesta del procuratore aggiunto di Napoli Piscitelli e dei pm Woodcock e Carrano che nel luglio scorso portò all'arresto del colonnello Fabio Massimo Mendella per presunte irregolarità nelle verifiche fiscali. Mendella risulta coinvolto anche in quest'indagine. Giaccone è accusato di corruzione per avere ricevuto dall'imprenditore Nazario Matacchione Rolex, altri oggetti di valore e viaggi gratis per Parigi e New York in cambio di verifiche fiscali compiacenti. Fatti accaduti quando era comandante del gruppo della Guardia di Finanza di Torre Annunziata (Napoli). Accuse analoghe anche per il colonnello Fabio Massimo Mendella, già detenuto. Sono complessivamente tre le persone destinatarie delle misure cautelari. Oltre al colonnello Fabrizio Giaccone, ex comandante della Guardia di finanza di Fiumicino, e a Nazario Matacchione, titolare di numerose farmacie in Campania e in altre regioni, il provvedimento è stato notificato anche al colonnello Fabio Massimo Mendella, ex comandante provinciale di Livorno già arrestato lo scorso giugno e tuttora detenuto. Da imprenditore rapporto riservato – Nazario Matacchione, l'imprenditore farmaceutico arrestato oggi nell'ambito dell'inchiesta sulle presunte irregolarità nelle verifiche fiscali della Guardia di Finanza, non solo era a conoscenza di un esposto anonimo del 2009 sui rapporti tra lui e il colonnello Mendella, ma aveva ricevuto addirittura atti di indagine segreti compiuti dalle Fiamme gialle e trovati nel corso di una perquisizione in casa dell'ex moglie, a Torre del Greco (Na). In un documento intitolato “appunto per il comandante” sono ricostruiti in particolare i rapporti tra Mendella e Giaccone, con la ricostruzione del battesimo della figlia dell'ufficiale cui Giaccone e l'ex moglie avevano fatto da padrino e madrina. L'esposto anonimo, poi archiviato, faceva riferimento a rapporti illegali tra il colonnello e il farmacista, che gli avrebbe fatto ricchi regali in cambio di protezione; si faceva inoltre menzione dei cospicui investimenti fatti da Matacchione, che in pochi anni ha aperto numerose farmacie in Campania e in Abruzzo, e alle coperture ricevute dall'ufficiale. Secondo l'ipotesi accusatoria, quando bisognò avviare delle indagini per verificare il contenuto dell'esposto, Mendella rassicurò Matacchione presentandogli Giaccone, comandante del gruppo di Torre Annunziata, e assicurandogli che gli approfondimenti sarebbero stati fatti in maniera superficiale e per lui indolore. Racconta l'ex moglie dell'imprenditore farmaceutico»;
   Metropolis Web del 18 ottobre 2014 aggiunge sullo scandalo Matacchione. «Trema la Regione Campania, tremano – in particolar modo – alcuni centri del Vesuviano. L'inchiesta che ha portato all'arresto di Nazario Matacchione e degli ufficiali della Guardia di Finanza sta per allargarsi a macchia d'olio, coinvolgendo un settore che già in passato è finito nella bufera: quelli dei finanziamenti dell'Asl. Uno dei filoni dell'inchiesta dei pm Woodcock e Carrano porta a quello che si rischia di diventare un grande scandalo regionale: prestazioni pagate dalla Regione Campania in maniera eccessiva rispetto a quelle effettivamente prestate»;
   Popoff quotidiano del 27 ottobre riportava, «scriveva il Mattino in effetti il 21 ottobre “L'imprenditore farmaceutico Nazario Matacchione arrestato nei giorni scorsi nell'ambito dell'inchiesta su presunte irregolarità nei controlli fiscali della guardia di finanza e destinatario oggi di un altro ordine di custodia cautelare con l'accusa di avere corrotto il funzionario regionale Umberto Celentano, aveva rapporti molto stretti con poliziotti, carabinieri e finanzieri. Da questi rapporti, secondo il gip Dario Gallo che firma l'ordinanza, Matacchione avrebbe ricevuto informazioni utili e favori”. Sicuramente andrebbero chiariti e scavati i rapporti tra farmacisti, ASL/Regione Campania e inquirenti. Qualche maligno partenopeo parla di anomalie nella dispensa di farmaci assai costosi direttamente dalle farmacie ordinarie e non da quelle ospedaliere»;
   La Repubblica del 15 novembre 2014 così scrive «RAGAZZI, non ci dovete rompere il c... perché qui comandiamo noi», diceva il dirigente di Biotest Italia Enrico D'Aiuto mentre discuteva della necessità di ottenere la «benedizione» di un medico famoso per garantire l'efficacia di un farmaco commercializzato dall'azienda. C’è anche questa conversazione, intercettata il 4 maggio 2010, fra quelle citate dal giudice Alberto Cairo nell'ordinanza emessa nell'ambito dell'inchiesta sulle gare per la fornitura di medicinali. Un'indagine che, rimarca il gip, ha delineato «rapporti anomali a più livelli» facendo emergere «uno scenario torbido e poco confortante». Su richiesta del pm Francesco De Falco, che con il procuratore aggiunto Alfonso D'Avino ha coordinato l'indagine del Nas, sono ora agli arresti domiciliari sette fra manager e imprenditori. Le quattro gare sotto inchiesta risalgono al 2009-2010, ma secondo la Procura l'associazione per delinquere contestata a quattro dei sette arrestati, l'imprenditore farmaceutico Massimo Petrone e i dirigenti della società Biotest Giuliano Tagliabue, Renato Carelli e Enrico D'Aiuto, va considerata «tuttora perdurante» e mira «al controllo illegale delle forniture e dei prodotti farmaceutici in diverse realtà territoriali», non solo in Campania. Trapela dalle intercettazioni anche il presunto tentativo di Petrone e della Biotest Italia di far sperimentare ai pazienti dell'ospedale Cardarelli alcuni farmaci a prescindere dalla loro validità terapeutica –:
   di quali elementi disponga il Governo in relazione ai fatti esposti in premessa, se non intenda utilizzare ogni strumento di competenza con riferimento alla verifica della regolarità della distribuzione di costosi farmaci ospedalieri e della corretta operatività delle norme di trasparenza e di mercato delle forniture dei prodotti farmaceutici da parte delle aziende sanitarie locali e quali iniziative di competenza intenda in ogni caso assumere per evitare il ripetersi di casi analoghi. (4-07024)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

prodotto farmaceutico

farmacologia

controllo fiscale