ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07023

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 338 del 25/11/2014
Trasformazioni
Trasformato il 19/01/2015 in 5/04504
Firmatari
Primo firmatario: NESCI DALILA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 25/11/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SIBILIA CARLO MOVIMENTO 5 STELLE 25/11/2014
RUOCCO CARLA MOVIMENTO 5 STELLE 25/11/2014
GALLO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE 25/11/2014
PARENTELA PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 25/11/2014
AGOSTINELLI DONATELLA MOVIMENTO 5 STELLE 25/11/2014
COZZOLINO EMANUELE MOVIMENTO 5 STELLE 25/11/2014
NUTI RICCARDO MOVIMENTO 5 STELLE 25/11/2014
CECCONI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 25/11/2014
DI BENEDETTO CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 25/11/2014
BRESCIA GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 25/11/2014
BUSINAROLO FRANCESCA MOVIMENTO 5 STELLE 25/11/2014
FERRARESI VITTORIO MOVIMENTO 5 STELLE 25/11/2014
LOMBARDI ROBERTA MOVIMENTO 5 STELLE 25/11/2014
TONINELLI DANILO MOVIMENTO 5 STELLE 25/11/2014
SCAGLIUSI EMANUELE MOVIMENTO 5 STELLE 25/11/2014
COLONNESE VEGA MOVIMENTO 5 STELLE 25/11/2014
DI BATTISTA ALESSANDRO MOVIMENTO 5 STELLE 25/11/2014
CARINELLI PAOLA MOVIMENTO 5 STELLE 25/11/2014
DIENI FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 25/11/2014
DE LORENZIS DIEGO MOVIMENTO 5 STELLE 25/11/2014
D'INCA' FEDERICO MOVIMENTO 5 STELLE 25/11/2014
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 25/11/2014
DI STEFANO MANLIO MOVIMENTO 5 STELLE 25/11/2014
MANNINO CLAUDIA MOVIMENTO 5 STELLE 25/11/2014
COLLETTI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 25/11/2014
GIORDANO SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 25/11/2014
MANTERO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 25/11/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 25/11/2014
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 25/11/2014
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 27/11/2014
Stato iter:
19/01/2015
Fasi iter:

TRASFORMA IL 19/01/2015

TRASFORMATO IL 19/01/2015

CONCLUSO IL 19/01/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07023
presentato da
NESCI Dalila
testo di
Martedì 25 novembre 2014, seduta n. 338

   NESCI, SIBILIA, RUOCCO, LUIGI GALLO, PARENTELA, AGOSTINELLI, COZZOLINO, NUTI, CECCONI, DI BENEDETTO, BRESCIA, BUSINAROLO, FERRARESI, LOMBARDI, TONINELLI, SCAGLIUSI, COLONNESE, DI BATTISTA, CARINELLI, DIENI, DE LORENZIS, D'INCÀ, LOREFICE, MANLIO DI STEFANO, MANNINO, COLLETTI, SILVIA GIORDANO e MANTERO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   Antonino De Masi è un imprenditore calabrese che ha denunciato la pratica dell'usura sopra i suoi conti nel 2003, della quale ha informato le istituzioni della Repubblica con una lettera di denuncia del 29 aprile 2003;
   le relative sentenze di primo, secondo grado e di Cassazione hanno tutte confermato la presenza dell'elemento oggettivo dell'usura;
   la sentenza della Cassazione n. 46669 del 23 novembre 2011 ha attribuito alle parti civili il diritto al risarcimento degli ingenti danni subiti, affermando alle pagine 26 e 27 che «una volta accertata la sussistenza del fatto reato sotto il profilo oggettivo da parte degli istituti di credito, trattandosi comunque di illecito avente rilevanza civilistica, non rileva, ai fini risarcitori, che non sia stato accertato il responsabile penale della condotta illecita, in quanto l'azione, risarcitoria civile ben potrà essere espletata nei confronti degli istituti interessati che rispondono, comunque, ex articolo 1218 e 1228 c.c., del fatto dei propri dipendenti. Il rilievo della personalità della attività bancaria sbiadisce mentre emerge il ruolo preponderante svolto dalla corretta proceduralizzazione di un'attività collettiva, comunque imputabile all'istituto. Su questa base la responsabilità della banca sussiste per il solo fatto che il danno ingiusto si è verificato per una condotta comunque alla stessa imputabile, dovendosi limitare l'apprezzamento della condotta dolosa o colposa (poco importa tale distinzione ai fini civilistici), alla comparazione tra standards normativi – come nella fattispecie in cui viene in rilievo la violazione dell'articolo 644 c.p., comma 4, – situazione concreta, idonea a far ricadere sulla banca anche il rischio dei c.d. «danni anonimi», cioè di cui non sia stato individuato il responsabile»;
   dopo tale fatto si sono avviati ulteriori procedimenti penali, ad oggi in corso e di seguito elencati;
   il procedimento penale n. 2540/08 R.G.N.R. – n. 1135/11 RGT è, presso il tribunale penale di Palmi (per i periodi successivi al 31/12/2002), a carico dei direttori generali di Banca Antonveneta, ora MPS;
   il procedimento penale n. 841/09 R.G.N.R. è, presso il tribunale penale di Palmi (riunito con il procedimento n. 2540/08), a carico dei direttori generali e funzionari di Banca Antonveneta (ora MPS) e BNL;
   il procedimento penale Processo penale n. 8006/12 RGNR – 2233/13 RGT è, presso il tribunale penale di Reggio Calabria, a carico dei direttori generali e funzionari di Unicredit Banca di Roma;
   inoltre, vi sono, di seguito elencati, ulteriori procedimenti in corso di istruttoria presso alcune procure della Repubblica, sia per il reiterarsi del reato di usura che per ulteriori e gravi reati;
   in particolare, trattasi del procedimento n. 891/12 RGNR presso la Procura di Palmi, avviato per ipotizzata violazione degli articoli 644 e 110 c.p. e trasmesso per competenza alla Procura della Repubblica di Roma;
   il procedimento n. 1755/13 R.G.N.R. risulta essere presso la Procura di Palmi, in corso per ipotizzata violazione degli artt. 416 (associazione a delinquere), 644 e 110 c.p;
   il procedimento n. 873/12 R.G.N.R. è presso la Procura di Reggio Calabria e trasmesso per competenza alla Procura della Repubblica di Roma;
   il procedimento n. 5112/13 R.G.R.N. è presso la Procura di Reggio Calabria;
   i procedimenti n. 2524/12 RNR e n. 737/13 RNR sono presso la Procura di Trani, per assunta violazione degli artt. 640 e 644 c.p.;
   i reati accertati o contestati si riferiscono a soggetti che esplicano l'attività bancaria a danno di imprenditori in stato di bisogno, con le circostanze aggravanti previste dall'articolo 644, comma 5, codice di procedura penale, che statuisce:
    «le pene per i fatti di cui al primo e secondo comma sono aumentate da un terzo alla metà: se il colpevole ha agito nell'esercizio di una attività professionale, bancaria o di intermediazione finanziaria mobiliare; se il colpevole ha richiesto in garanzia partecipazioni o quote societarie o aziendali o proprietà immobiliari; se il reato è commesso in danno di chi si trova in stato di bisogno; se il reato è commesso in danno di chi svolge attività imprenditoriale, professionale o artigianale; a dei soggetti che afferma la legge (articolo 644) vittime in stato di bisogno e imprenditori»;
   la Banca d'Italia, informata delle vicende in argomento, ha sanzionato i vertici delle Banche, il che non ha fermato il perpetuarsi dei suddetti fatti criminosi;
   sia la Banca d'Italia che il Ministero dell'economia e delle finanze devono consentire il corretto funzionamento del sistema creditizio, come emerge dai rinvii a giudizio di funzionari delle due istituzioni di recente richiesto e ottenuto dalla procura di Trani, poiché nelle rispettive cariche e qualità e nell'esercizio delle corrispondenti prerogative e funzioni istituzionali con condotte reiterate ed in tempi diversi in esecuzione di un medesimo disegno criminoso (consistente nella previsione e volontà di far conseguire alle banche la maggior quantità di moneta), adottavano consapevolmente e deliberatamente (in ragione delle qualifiche apicali e delle corrispondenti competenze tecnico-giuridiche del più elevato profilo) determinazioni amministrative (istruzioni, circolari e note la Banca d'Italia; decreti ministeriali il Ministero del Tesoro) in contrasto/violazione della legge in materia di usura n. 108 del 7 marzo 1996, così consapevolmente fornendo un contributo morale necessario ai fatti-reato di usura materialmente commessi dalle Banche»;
   presso il Ministero dello sviluppo economico è attivo un tavolo di trattativa nel quale da oltre un anno e mezzo si sta cercando di trovare una soluzione ma, visto le posizioni assunte dalle banche, questa situazione di continui rinvii sta di fatto facendo morire lentamente le aziende interessate, al punto che sono stati persi già 150 posti di lavoro e a giorni rischiano il licenziamento altri 40 dipendenti;
   le aziende del Gruppo De Masi rappresentano sul territorio un baluardo della legalità, essendo state anche vittime di gravissimi attacchi da parte della criminalità che ha fatto sì che le stesse siano sotto protezione permanente dell'esercito, che attua la vigilanza armata continua davanti agli stabilimenti, oltre alla scorta personale ai membri della famiglia proprietaria –:
   come ritengano di intervenire per quanto di competenze visti gli interessi pubblici in rilievo, per tutelarli rispetto all'accertata violazione dell'articolo 47 della Costituzione (tutela del risparmio);
   se non ritengano di dover promuovere una urgente modifica della normativa per la revoca della concessione all'esercizio dell'attività alle banche responsabili d'indebito arricchimento a danno dei clienti;
   se ritengano di acquisire elementi presso la Consob su quali azioni siano state poste in essere a tutela degli azionisti e dei risparmiatori per rappresentare la correttezza dei bilanci societari, sia in relazione ai giusti valori dei ricavi che riguardo all'effettiva patrimonializzazione, pure per gli eventuali danni da risarcire ai clienti. (4-07023)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

reato

licenziamento collettivo

soppressione di posti di lavoro