ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07018

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 338 del 25/11/2014
Firmatari
Primo firmatario: LATRONICO COSIMO
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 25/11/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 25/11/2014
Stato iter:
09/10/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 09/10/2015
GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 09/10/2015

CONCLUSO IL 09/10/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07018
presentato da
LATRONICO Cosimo
testo di
Martedì 25 novembre 2014, seduta n. 338

   LATRONICO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   da anni Legambiente conduce la campagna «Goletta Verde» dedicata al monitoraggio ed all'informazione sullo stato di salute delle coste e delle acque italiane, analizzando quasi 7 mila e 500 chilometri di costa;
   dagli esami effettuati emerge che sui 24 punti monitorati ben 19 casi – in pratica 1'80 per cento del totale risultano «fortemente inquinati», giudizio che indica una carica batterica almeno due volte più alta di quella consentita dalla legge (decreto legislativo n. 116 del 2008 e decreto attuativo del 30 marzo 2010);
   l'Unione europea ha aperto una procedura di infrazione nei confronti dell'Italia (procedura n. 2014/2059 del 31 marzo 2014) all'inizio della stagione balneare per il mancato rispetto della direttiva comunitaria sul trattamento delle acque reflue urbane (direttiva 91/271 CE);
   per la Basilicata i dati negativi sono stati registrati alle foci dei fiumi Basento a Metaponto; del canale della Bufaloria a Scanzano Jonico e del fiume Sinni, a Policoro;
   considerando che la rete di depurazione regionale arriva a coprire solo il 74 per cento del territorio, la Basilicata è al quartultimo posto nella classifica delle regioni italiane per capacità di servizi di depurazione e fognatura (Mare Monstrum 2009);
   nel metapontino il rischio di inquinamento è ancora troppo alto, soprattutto a causa delle acque di fogna (scarico oppure di un'inefficiente depurazione) che vengono scaricate in mare e nei fiumi senza essere opportunamente depurate per malfunzionamenti dei depuratori stessi o scarichi abusivi –:
   se sia a conoscenza dei fatti suesposti e quali iniziative di competenza intenda assumere perché siano risolte le problematiche della raccolta e del trattamento degli scarichi civili, e per assicurare la reale tutela dell'ambiente anche al fine di evitare possibili procedure di infrazione dell'Unione europea. (4-07018)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 9 ottobre 2015
nell'allegato B della seduta n. 499
4-07018
presentata da
LATRONICO Cosimo

  Risposta. — Le situazioni di criticità relative ai sistemi di raccolta e trattamento reflui a servizio degli agglomerati aventi carico generato maggiore di 2.000 abitanti equivalenti sull'intero territorio nazionale, hanno determinato l'avvio, da parte della Commissione europea, della procedura d'infrazione n. 2014/2059; procedura per la quale il 26 marzo 2015 i servizi tecnici della commissione hanno emesso un parere motivato.
  Nello specifico tale procedura riguarda anche la regione Basilicata per 40 agglomerati.
  La procedura in argomento inizia nel 2011 con il caso Eu Pilot 1976/ENVI/11.
  Per risolvere tale contenzioso il Ministero dell'ambiente, in collaborazione con il dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica del MISE (oggi agenzia per la coesione territoriale) e le regioni del Mezzogiorno (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia), ha avviato già nel 2012 una ricognizione atta all'accertamento degli interventi prioritari ed urgenti in grado di risolvere, per ciascun agglomerato, la criticità che ha generato l'avvio del contenzioso.
  Detta ricognizione ha portato, con la delibera CIPE n. 60 del 2012 del 30 aprile 2012 (G.U. del 7 luglio 2012), all'assegnazione di risorse per la regione Basilicata pari a 32.200.000 euro per finanziare 11 interventi relativi a 16 agglomerati: Irsina, Grassano, Sarconi, Latronico Centro, Cancellare Ripacandida, Palazzo San Gervasio, Senise, Venosa, Melfi, Materra Sarra, Matera Pantano, Matera Lamione, Lavello, Pisticci e Tramutola.
  Nel 2013 si è proceduto alla sottoscrizione di uno specifico accordo di programma quadro (APQ) rafforzato e alla costituzione, nell'ambito della direzione STA (ex TRI) di questo Ministero, di un'unità tecnica specifica (UTS) che svolge, così come previsto dalla stessa delibera CIPE sopra citata, nei confronti degli enti attuatori un'azione di sistema di assistenza tecnica finalizzata alla verifica di efficacia, nel superamento delle procedure d'infrazione, ed efficienza, in termini di tempo e di costi di realizzazione, dei progetti posti a base di gara, nonché al monitoraggio di realizzazione degli interventi stessi.
  Ad oggi la regione Basilicata ha presentato 11 progetti e gli stessi sono stati verificati dall'UTS.
  Con l'emanazione del recente decreto- legge n. 133 del 12 settembre 2014, convertito con legge, n. 164 del 11 novembre 2014, il Governo Italiano ha adottato «Misure urgenti in materia ambientale e per la mitigazione del dissesto idrogeologico».
  In particolare il comma 7 dell'articolo 7 del citato decreto-legge prevede espressamente la possibilità di attivare, entro il 15 settembre 2015, la procedura di esercizio del potere sostitutivo del Governo, anche con la nomina di appositi commissari straordinari, «al fine di accelerare la progettazione e la realizzazione degli interventi necessari all'adeguamento dei sistemi di collettamento, fognatura e depurazione oggetto di procedura di infrazione o di provvedimento di condanna della Corte di Giustizia dell'Unione europea in ordine all'applicazione della direttiva 91/271/CEE sul trattamento delle acque reflue urbane».
  Secondo quanto previsto dall'articolo 8, comma 1, della legge 5 giugno 2003, n. 131, il Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare (MATTM), assegna all'ente coinvolto (regione, comune, ATO, ente gestore...), un congruo termine per adottare i provvedimenti dovuti o necessari; decorso inutilmente tale termine il Consiglio dei Ministri adotta i provvedimenti necessari, anche normativi, ovvero nomina un apposito, commissario.
  Per individuare le situazioni che richiedono l'attivazione di tale strumento normativo il Ministero dell'ambiente ha ulteriormente intensificato la propria azione di verifica e monitoraggio sulla progettazione e realizzazione degli interventi stessi.
  L'istruttoria condotta in tal senso ha, ad oggi, portato per la regione Basilicata ad una proposta di diffida inviata da questo dicastero alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per i seguenti agglomerati: Grassano, Irsina, Latronico, Marsico Vetere, Matera, Pisticci per complessivi 8 interventi.
Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mareGian Luca Galletti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

violazione del diritto comunitario

inquinamento prodotto dalle navi

procedura CE d'infrazione