ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07017

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 338 del 25/11/2014
Firmatari
Primo firmatario: REALACCI ERMETE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 25/11/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO 25/11/2014
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 19/10/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 05/12/2014

SOLLECITO IL 08/01/2015

SOLLECITO IL 02/02/2015

SOLLECITO IL 05/03/2015

SOLLECITO IL 01/04/2015

SOLLECITO IL 05/05/2015

SOLLECITO IL 11/06/2015

SOLLECITO IL 09/07/2015

SOLLECITO IL 03/08/2015

SOLLECITO IL 07/09/2015

SOLLECITO IL 01/10/2015

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 19/10/2015

SOLLECITO IL 02/11/2015

SOLLECITO IL 01/12/2015

SOLLECITO IL 11/01/2016

SOLLECITO IL 03/02/2016

SOLLECITO IL 03/03/2016

SOLLECITO IL 04/04/2016

SOLLECITO IL 02/05/2016

SOLLECITO IL 01/06/2016

SOLLECITO IL 04/07/2016

SOLLECITO IL 01/08/2016

SOLLECITO IL 12/09/2016

SOLLECITO IL 10/10/2016

SOLLECITO IL 08/11/2016

SOLLECITO IL 14/12/2016

SOLLECITO IL 09/01/2017

SOLLECITO IL 01/02/2017

SOLLECITO IL 06/03/2017

SOLLECITO IL 03/04/2017

SOLLECITO IL 09/06/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07017
presentato da
REALACCI Ermete
testo di
Martedì 25 novembre 2014, seduta n. 338

   REALACCI. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
   la centrale del Mercure nasce nel 1962 come centrale termoelettrica per la produzione elettrica. Fu costruita in questa zona per risollevare le sorti economiche della valle omonima, tra le province di Potenza e Cosenza, con il tentativo d'arrestare l'emorragia emigratoria della zona. Inizialmente sfruttò la lignite prelevata dalle miniere di Castelluccio Inferiore (PZ) e Laino Borgo (CS), successivamente convertita per bruciare olio combustibile;
   l'impianto era costituito da 2 gruppi da 75 megawatt il primo è stato chiuso e dismesso nel 1993, il secondo è stato chiuso nel 1997. Quest'ultimo gruppo è stato riconvertito a biomasse nel 2000, depotenziando l'unità produttiva a 35 megawatt;
   il progetto d'inizio secolo prevede ancora un moderno impianto a biomasse capace di produrre energia valorizzando il legname vergine prodotto dalla manutenzione del parco del Pollino e, in subordine, altri sottoprodotti agricoli;
   come si apprende da molte agenzie stampa, tra cui l'Ansa, il 14 ottobre 2014, è stato firmato, a Roma, l'accordo di compensazione ambientale per la centrale del Mercure tra l'Enel, le regioni Calabria e Basilicata, l'ente parco del Pollino, Cgil, Cisl e Uil di Basilicata e Calabria ed i comuni di Laino Borgo, Mormanno, Laino Castello, Papasidero (Cosenza), Castelluccio Inferiore, Castelluccio Superiore e Lauria (Potenza);
   come lamenta anche Legambiente Calabria, le ipotesi di prelievo di biomassa vergine dai boschi calabresi per alimentare la centrale del Mercure, sono in contraddizione con le prescrizioni di massima di polizia forestale (PMPF) approvate nel 2013, in mancanza di un piano forestale regionale di cui la regione non si è ancora dotata. Le vigenti PMPF prevedono che tutti i boschi pubblici che non hanno un piano di assestamento possono essere sottoposti al taglio una sola volta in un anno solare e pertanto la previsione di quantità di biomassa è stata stimata in maniera errata, ed anche la previsione di nuove aree accessibili al taglio deve considerare una viabilità di accesso al bosco con conseguenti e devastanti opere di sbancamento;
   le citate previsioni di ipotetiche aree di approvvigionamento di biomassa per la centrale del Mercure contenute entro i 120 chilometri si sovrappongono senza giustificazione con quelle di approvvigionamento delle altre centrali a biomasse presenti in Calabria (Cutro e Strongoli) che prevedono di utilizzare biomassa prelevata entro la distanza di 70 chilometri per poter ricevere gli incentivi di legge;
   già il parco del Pollino, la più grande area protetta d'Europa, ha inoltre visto l'acuirsi di episodi di taglio illegale di alberi secolari che costituiscono una minaccia per foreste di alto valore paesaggistico ed ambientale;
   da ultimo numerosi articoli stampa e alcuni sindaci locali paventano altresì il pericolo concreto di infiltrazioni mafiose che potrebbero inserirsi proprio sulla filiera del legno, come riportato da un recente articolo apparso sul settimanale «l'Espresso» del 23 ottobre –:
   se i Ministri interrogati siano a conoscenza del progetto di riconversione della centrale a biomassa del Mercure e quali iniziative intendano assumere per preservare l'area del parco nazionale del Pollino. (4-07017)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

energia rinnovabile

parco nazionale

sindacato