ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07016

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 338 del 25/11/2014
Firmatari
Primo firmatario: D'AMBROSIO GIUSEPPE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 25/11/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO 25/11/2014
MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO 25/11/2014
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 04/02/2015
Stato iter:
22/12/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 22/12/2015
PINOTTI ROBERTA MINISTRO - (DIFESA)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 22/12/2015

CONCLUSO IL 22/12/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07016
presentato da
D'AMBROSIO Giuseppe
testo di
Martedì 25 novembre 2014, seduta n. 338

   D'AMBROSIO. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che:
   con determinazione del dirigente del servizio energia, reti e infrastrutture, materiali per lo sviluppo della regione Puglia, n. 31 del 24 maggio 2013, è stato autorizzato un impianto di produzione di energia elettrica di tipo biomassa della potenza elettrica di 25,200 MW elettrici, sito nel comune di Sant'Agata di Puglia (Foggia), località «Viticone»;
   con determinazione del dirigente del servizio energia, reti e infrastrutture, materiali per lo sviluppo della regione Puglia, n. 31 del 24 maggio 2013, è stato autorizzata la costruzione e l'esercizio di una stazione autoproduttore di trasformazione e consegna elettrica da 30/150 kV sita nel comune di Deliceto (Foggia), collegata con cavo a 150 kV con la sezione a 150 kV della stazione a 380 kV di Deliceto (Foggia), condivisa con la società Vibinum Srl (A.U. n. 195/2009);
   con determinazione del dirigente del servizio energia, reti e infrastrutture, materiali per lo sviluppo della regione Puglia, n. 31 del 24 maggio 2013, è stato autorizzata la costruzione delle opere connesse e delle infrastrutture indispensabili alla costruzione ed esercizio dell'impianto stesso, da realizzarsi nel comune di Sant'Agata di Puglia (Foggia), località «Viticone»;
   la società proponente i suddetti impianti è la AGRITRE S.R.L., sede legale sita a Ravenna (Ravenna), in via Zuccherificio 10 – frazione Mezzano;
   dal punto di vista geomorfologico l'area d'intervento risulta inserita nelle aree a pericolosità geomorfologica 1 (P.G.l) ovvero a pericolosità media. Seppur dagli elaborati di carattere geologico si apprenda la mancanza di dissesti o di rischio, il Comitato prescrive che siano posti in essere tutti gli accorgimenti perché l'intervento garantisca la sicurezza e non modifichi negativamente le attuali condizioni morfologiche sia dell'area direttamente coinvolta nel progetto sia delle aree limitrofe;
   dalla lettura dei sondaggi geognostici eseguiti (relazione geotecnica – Elab. AG3-AMB-REL.07) si evidenzia la presenza di una falda acquifera superficiale, rinvenibile tra – 1,50 m (sondaggio SI del 18.01.2011) e – 1,10 m (sondaggio S2 del 18.01.2011); inoltre nella relazione idrogeologica (elab. AG3 - AMB-REL-08) si legge che «dalla campagna di monitoraggio eseguita sulla falda superficiale è emerso che essa è fortemente condizionata dagli eventi meteorici registrando delle oscillazioni di circa 1.0 ad una profondità di –1.50 m dal p.c.». Sulla scorta di tale stato di fatto il Comitato prescrive che la Ditta garantisca, sia in fase di cantiere che in fase di esercizio dell'impianto, la tutela e la salvaguardia di tale falda superficiale, eseguendo un monitoraggio semestrale sia delle acque di falda che del suolo;
   la Soprintendenza per i beni archeologici della Puglia richiede documentazione relativa ai terreni delle infrastrutture e si riserva di fornire parere tecnico successivamente all'acquisizione di tale rapporto. Dal resoconto dell'AU non emerge parere della Soprintendenza su questo punto, mentre l'ufficio energia, dopo un anno e mezzo, comunica la conclusione positiva del procedimento allo stesso ente;
   il comando militare Esercito «Puglia», pur concedendo il nullaosta alla società, che rileva l'esistenza del rischio di presenza ordigni residuati bellici interrati, e che detto rischio è totalmente eliminabile con la bonifica, per la cui esecuzione dovrà essere presentata apposita istanza all'Ufficio BCM del 10o reparto infrastrutture di Napoli, di cui manca allo stato attuale la verifica –:
   di quali elementi disponga il Governo in relazione a quanto esposto in premessa e quali iniziative intenda assumere, per quanto di competenza, al fine di evitare che vi siano rischi per la salute e l'incolumità dei cittadini e garantire la tutela dei beni culturali e paesaggistici dell'area. (4-07016)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 22 dicembre 2015
nell'allegato B della seduta n. 542
4-07016
presentata da
D'AMBROSIO Giuseppe

  Risposta. — La bonifica da ordigni esplosivi residuati bellici è regolata dall'articolo 22 del codice dell'ordinamento militare, di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, come modificato dall'articolo 1, comma 1, lettera c), del decreto legislativo 24 febbraio 2012, n. 20.
  Per quanto riguarda la «bonifica sistematica» (ricerca e individuazione di ordigni esplosivi residuati bellici interrati), la Difesa provvede all'organizzazione del servizio e alla formazione del personale specializzato, oltre a esercitare le funzioni di vigilanza sulle attività di ricerca e scoprimento di ordigni che possono essere eseguite su iniziativa e a spese dei soggetti interessati, mediante ditte che impiegano personale specializzato.
  L'attività di bonifica sistematica viene svolta sulla base di un parere vincolante dell'autorità militare, relativamente alle «specifiche regole tecniche da osservare in considerazione della collocazione geografica e della tipologia dei terreni interessati ...», in linea con l'articolo 91 del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, in materia di sicurezza sul lavoro per la bonifica degli ordigni bellici, così come modificato dall'articolo 1, comma 1, lettera
b) della legge 1o ottobre 2012, n. 177.
  In caso di rinvenimento di ordigni bellici, invece, le operazioni di disinnesco/brillamento, dette anche di «bonifica occasionale», vengono condotte da personale militare specializzato che opera in forma concorsuale, sotto il coordinamento delle prefetture competenti.
  Ciò premesso, riguardo alla situazione rappresentata dall'interrogante, si fa presente che la Difesa ha posto in essere tutte le azioni di competenza.
  Nello specifico, il 24 dicembre 2012 il comando militare esercito «Puglia» ha concesso il nulla osta alla costruzione e all'esercizio dell'impianto di produzione di energia elettrica di tipo biomasse nel comune di Sant'Agata di Puglia – località Viticone – evidenziando, tra l'altro, che il coordinatore per la sicurezza deve valutare, in fase di progettazione, il rischio derivante da un eventuale rinvenimento di ordigni bellici inesplosi, in linea con le disposizioni del decreto legislativo n. 81 del 2008, come modificato dalla legge n. 177 del 2012.
  La realizzazione dell'impianto e delle opere connesse è stata autorizzata dalla regione Puglia con determinazione dirigenziale 24 maggio 2013, n. 31.
  Al riguardo, il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo ha comunicato che:
   i progetti delle opere e degli impianti, oggetto della citata determinazione, sono stati esaminati dalle soprintendenze competenti per territorio e materia, le quali hanno espresso le proprie valutazioni, impartendo le prescrizioni ritenute più opportune a tutela del patrimonio paesaggistico e archeologico;
   la soprintendenza archeologica della Puglia ha rilevato l'assenza di provvedimenti di vincolo sui terreni individuati in progetto, con la richiesta di dati integrativi sulle opere connesse all'impianto e di attività di archeologia preventiva;
   la soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici per le province di Bari, Barletta-Andria-Trani e Foggia, esaminate le integrazioni richieste alla società realizzatrice dell'impianto, ha potuto accertare, attraverso l'esame dell'analisi di intervisibilità, il rapporto dell'impianto previsto con il contesto paesaggistico dell'area circostante e ha valutato positivamente la realizzazione delle opere di mitigazione previste, da rendere il più possibile in linea con le essenze tipiche dei luoghi.

  Per quanto concerne, invece, le operazioni di bonifica da ordigni bellici nell'area in questione, il 10o reparto infrastrutture dell'Esercito italiano ha autorizzato, il 5 febbraio 2014, l'esecuzione dei lavori – a cura della ditta specializzata Vilona s.r.l. di Manfredonia – e ha emanato le relative norme e prescrizioni tecniche; i lavori sono iniziati il 18 febbraio 2014 e si sono conclusi in data 8 aprile 2014.
  Lo stesso reparto infrastrutture, verificata la corretta esecuzione delle attività, ha rilasciato, in data 16 aprile 2014, il previsto verbale di constatazione, con il quale ha attestato la conformità dei lavori alla norma.
  Si sottolinea, in ultimo, che la Forza armata assicura la piena disponibilità a soddisfare eventuali richieste inoltrate dalle autorità o dagli enti interessati, sia di concorso in materia di bonifica da residuati bellici sia di pareri/autorizzazioni in merito alla realizzazione di opere e lavori.

La Ministra della difesaRoberta Pinotti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sviluppo regionale

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politica culturale