ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07001

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 337 del 24/11/2014
Firmatari
Primo firmatario: MAIETTA PASQUALE
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Data firma: 24/11/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 24/11/2014
Stato iter:
26/11/2014
Fasi iter:

RITIRATO IL 26/11/2014

CONCLUSO IL 26/11/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07001
presentato da
MAIETTA Pasquale
testo di
Lunedì 24 novembre 2014, seduta n. 337

   MAIETTA. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   in data 8 novembre 2014 è stato pubblicato sul giornale on line Corriere di Latina.it, un articolo dal titolo «L'intervista al Questore De Matteis – Latina e gli affari criminali: “Ma quale camorra, il core business è il cambio di destinazione d'uso”;
   l'intervista, che spazia tra diversi argomenti che riguardano anche inchieste in corso, affronta, come primo argomento, lo stadio comunale di Latina “Francioni”, rispetto al quale il Questore afferma “qui ho trovato tanta di quella sciatteria che non immaginate, è questo che mi ha spinto a chiedere di spostare il derby”. Sciatteria ? “Sì, certo...”»;
   l'espressione utilizzata, che non appare certo riconducibile nell'alveo di un linguaggio che si addice ad un uomo delle istituzioni, sembra rendere evidenza a quello che appare come un aprioristico atteggiamento di contrarietà del questore nei confronti del comune di Latina;
   emerge dall'intervista una ricostruzione a giudizio dell'interrogante fuorviata laddove si dice che «Per ripristinare le condizioni di sicurezza della tribuna, dopo il sequestro avvenuto in estate, il comune e la società hanno fatto a scaricabarile per tutto il tempo. Il Latina Calcio dovrebbe provvedere alla manutenzione ordinaria, il comune a quella straordinaria. Nessuno ha proceduto e si è arrivati al derby...»;
   in realtà il questore è a conoscenza del fatto che la tribuna ospiti, alla quale si riferisce, è ancora in stato di sequestro, e che la realizzazione di qualsiasi lavoro e/o intervento deve scontare un iter preliminare di verifica e di autorizzazione che non dipende né dal comune, né dalla società calcistica, né da questioni che attengono alla competenza delle parti interessate, ma dall'autorità giudiziaria;
   non vi è mai stato alcun contrasto sulla competenza ad eseguire i lavori essendo lo stadio di proprietà del comune concesso in uso al Latina Calcio in base ad un contratto che ne disciplina i rapporti;
   proseguendo nell'intervista il questore afferma anche che «quello di Latina è l'unico stadio in Italia, tra Serie A e Serie B, che non abbia un settore ospiti. Mica è normale»;
   in realtà lo stadio di Latina ha un settore ospiti con una ricettività di 1500 posti, adeguato alle esigenze di un campionato di serie B;
   si tratta, infatti, dello stadio di una città che ha i requisiti per disputare un campionato di serie B, ma si è trovata improvvisamente proiettata nella serie A, ed è conforme alla normativa della Lega Calcio, come dalla stessa riscontrato con il rilascio delle licenze nazionali di cui al C.U – F.I.G.C. n. 143 del 6 maggio 2014; anche la commissione provinciale della vigilanza della prefettura di Latina ha certificato la sussistenza di condizioni di agibilità dello stadio con verbale di sopralluogo del 20 settembre 2014;
   più avanti nell'intervista si leggono affermazioni che secondo l'interrogante non possono ritenersi accettabili da un rappresentante delle istituzioni perché veicola un tipo di informazione non veritiera: «Non si stanno muovendo, nessuno si sta muovendo...»;
   il comune di Latina, all'indomani del sequestro della tribuna da parte dell'autorità giudiziaria, ha realizzato d'intesa con la società Latina Calcio un settore ospiti alternativo alla curva sequestrata per 570 posti a sedere;
   inoltre, d'intesa con l'autorità giudiziaria sono stati richiesti ed ottenuti accessi ai luoghi per eseguire carotaggi sul strutture di fondazione e prove di resistenza delle strutture metalliche delle tribune in sequestro al fine di rendere agibile tale settore;
   afferma il questore «Il problema finirà nuovamente sulle spalle delle forze dell'ordine con i problemi di ordine pubblico che si rinnoveranno tutte le volte che arriverà una tifoseria calda»;
   quello che viene indicato come il problema che preoccupa il questore in realtà sembra all'interrogante un falso problema dal momento che l'attuale disponibilità di posti per gli ospiti è di appena 570 pari a circa un terzo di quelli complessivamente disponibili nelle tribune in sequestro;
   è opportuno rilevare che la gestione dell'ordine pubblico durante eventi calcistici in una realtà che vede tale capacità ricettiva, significativamente ridotta, non può certo costituire rilevante fonte di preoccupazione rispetto alla gestione di incontri che vedono esponenzialmente aumentare il numero degli spettatori, con una tifoseria che non può certo qualificarsi «tranquilla»;
   le successive dichiarazioni del questore sull'urbanistica ad avviso dell'interrogante sono sorprendenti quanto ai contenuti e ai fatti richiamati, che apparentemente non hanno alcun collegamento con la città di Latina e presentano degli elementi di generalizzazione che sembrano finalizzati a confondere i luoghi e riportarli nella realtà di Latina che, per quanto la memoria conforti, nell'ultimo decennio non è stata mai interessata da fatti giudiziari eclatanti o significativi che hanno riguardato l'urbanistica;
   il questore afferma: «Mi creda, qui le cose peggiori non le ha fatte la camorra. Il vero core business a Latina è il cambio di destinazione d'uso. In questa città bisogna fare un lavoro serio di indagine, investire risorse per capire cosa è successo in questi anni. Quindi niente droga, niente omicidi, niente estorsioni: solo colletti bianchi. I fatti degli ultimi anni lo stanno a testimoniare... Mi raccontano dei villini sequestrati a Sabaudia, la storia dell'hotel di un signore che faceva l'amministratore pubblico, terreni agricoli che miracolosamente diventano edificabili. Veramente, è una cosa che non capisco...»;
   il questore riferendosi con queste dichiarazioni al comune capoluogo, richiama fatti che riguardano il comune di Sabaudia («villini sequestrati a Sabaudia» leggi «Villaggio del Parco» inchiesta risalente al 2002) ed il comune di Sperlonga («storia dell'hotel di un signore che faceva l'amministratore pubblico» inchiesta risalente al 2005) e non si comprende quale sia il nesso logico tra le datate inchieste citate ed il comune di Latina;
   afferma il questore: «Nell'opinione pubblica rimane una straordinaria attenzione verso reati tipici del casertano e tutto il resto viene accettato passivamente come fosse dovuto. Penso all'urbanistica, certo. Qualche tempo fa mi hanno mostrato le immagini sovrapposte di Latina e di Aprilia, di quindici anni fa e di come sono oggi. Ci sono milioni, dico milioni di metri cubi di cemento in più»;
   anche in questo caso non si comprende come la comparazione di immagini di luoghi a distanza di quindici anni possa costituire elemento di valutazione di presunti illeciti laddove non si individuano fattispecie concrete (che a dire del questore sarebbero sfuggite al controllo di regolarità da parte degli organi preposti) e non si valutino nell'ambito dello sviluppo urbanistico di due comuni rispetto alle previsioni degli strumenti di pianificazione generale;
   in conclusione dell'intervista, infine, il questore dichiara «Mi creda, il vero volto di questa provincia è facile da individuare ma difficile da accettare», formulando esplicitamente quello che all'interrogante appare un giudizio negativo sulla zona nella quale è chiamato ad operare;
   le dichiarazioni rese alla stampa dal questore di Latina non risultano accettabili in relazione al ruolo istituzionale ricoperto –:
   se sia informato dei fatti di cui in premessa e quali siano i suoi orientamenti in merito. (4-07001)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

attrezzatura sportiva

questore

sequestro di beni