ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06974

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 335 del 20/11/2014
Firmatari
Primo firmatario: MANNINO CLAUDIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 20/11/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DI BENEDETTO CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 20/11/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 20/11/2014
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 20/11/2014
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 26/11/2014
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 17/12/2014

SOLLECITO IL 15/01/2015

SOLLECITO IL 12/02/2015

SOLLECITO IL 25/03/2015

SOLLECITO IL 21/04/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06974
presentato da
MANNINO Claudia
testo di
Giovedì 20 novembre 2014, seduta n. 335

   MANNINO e DI BENEDETTO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   Il 26 maggio 2014, l'ENEL spa, nella persona dell'amministratore delegato Francesco Starace, ha sottoscritto con il comune di Roma un Memorandum of Understanding per la sponsorizzazione di un'iniziativa culturale su beni del comune medesimo, denominato The Hidden treasure of Rome;
   la giunta capitolina ha approvato il Memorandum il 7 novembre 2014;
   L'ENEL — società per azioni partecipata dal Tesoro dello Stato italiano — investe a oggi centomila euro per sostenere economicamente un'operazione di valorizzazione di beni archeologici e artistici, attualmente custoditi nel magazzino dell’Antiquarium di Roma. I reperti erano in mostra in un museo che — dal 1939 — è chiuso per inagibilità;
   quella che appare una lodevole iniziativa — di cui dà notizia anche il Corriere della sera dell'11 novembre 2014, nell'articolo significativamente intitolato Il giro del mondo dei tesori nascosti — in realtà è uno schiaffo in pieno viso ai giovani talenti italiani;
   il Memorandum infatti è volto a sponsorizzare l'invio delle casse del materiale in questione in Università degli Stati Uniti, nelle quali esperti e studiosi americani li sottoporranno a inventariazione, catalogazione e analisi sia chimico-materiale sia storica. Al termine delle operazioni, i beni torneranno in Italia per la fruizione espositiva;
   gli interroganti — evidentemente — ritengono ben possibile la circostanza che i docenti e studiosi delle università del Missouri o dell'Oklahoma siano persone di assoluta preparazione, cultura e rigore metodologico. In tal senso gli interroganti sono certi dell'esattezza delle informazioni fornite dal New York Times del 15 settembre 2014, che — legittimamente — sbandiera il progetto come un successo del sistema universitario statunitense;
   dalla lettura dello stesso quotidiano si apprende anche che altri 9 atenei statunitensi sono in attesa di altrettanti finanziamenti e dei reperti archeologici da studiare. Già considerevole di per sé tenendo conto che istituti e enti di ricerca hanno a mala pena i fondi per la corrente elettrica, la cifra di 100.000 euro moltiplicato per 9 diventa molto considerevole;
   tuttavia la conoscenza del patrimonio archeologico trova nelle università e negli enti di ricerca italiani punte di eccellenza non paragonabili a quelle di altri atenei europei o statunitensi;
   tanto più che risulta dal sito ufficiale dell'università del Missouri che la medesima ha indetto un bando per manifestazione d'interesse per un posto di professore di archeologia per il periodo 2015/2018;
   la tutela dei beni culturali compete allo Stato italiano e per esso al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, cui è stato già indirizzato l'atto ispettivo a risposta scritta n. 6896, e dei suoi organi periferici;
   la valorizzazione e la promozione del patrimonio culturale archeologico e storico artistico dovrebbe avvenire, principalmente, nel contesto di provenienza o di elaborazione del patrimonio stesso e che un ente territoriale quale Roma Capitale dovrebbe puntare a creare sul proprio territorio il valore aggiunto dell'incentivazione del patrimonio culturale e dello sviluppo socioeconomico della collettività;
   l'iniziativa dell'Enel e di Roma Capitale lancia una serie di segnali negativi che sembrano andare verso un graduale e progressivo disinvestimento sui beni culturali e verso la delocalizzazione e il decentramento di competenze e funzioni proprie delle soprintendenze statali, della soprintendenza capitolina e più in generale del Ministero;
   lo smembramento dei materiali e la loro dispersione in diverse sedi, peraltro fino al 2018, rende di fatto impossibile studiare e ricostruire i contesti di provenienza di questi materiali e ostacola il progresso degli studi degli specialisti italiani privandoli di fatto della possibilità di effettuare confronti con i materiali dell'Antiquarium;
   non sono noti gli standard secondo i quali i reperti saranno catalogati;
   non è noto se sia stato coinvolto l'Istituto centrale per il catalogo e la documentazione preposto alla emanazione degli standard catalografici fin dal 1975;
   nel campo dell'ITC per la catalogazione dei beni culturali in Italia sono attivi diversi laboratori all'avanguardia presso le Università che presso i principali enti di ricerca;
   risulta agli interroganti che saranno effettuati esami archeometrici. Sarebbe da valutare la possibilità di sottoporre i reperti ad esami diagnostici in uno dei tanti laboratori all'avanguardia presenti sul territorio nazionale sia presso le università che presso gli Enti di ricerca, i quali spesso sono carenti solo di fondi ma non di competenze;
   sarebbe stato il caso di coinvolgere le migliaia di professionisti con formazione e competenze specialistiche, colpite da una crisi occupazionale senza precedenti;
   mentre l'ENEL eroga 100.000 euro all'università del Missouri, tuttavia corrisponde pagamenti irrisori e in continuo ribasso agli archeologi professionisti che prestano assistenza scientifica nei suoi cantieri;
   una partecipata pubblica come l'Enel spenda le proprie risorse per sponsorizzare un'operazione commerciale che umilia le competenze italiane in favore di un marketing internazionale di dubbia efficacia per l'economia nazionale appare contrario a ogni logica politica e amministrativa;
   il Presidente del Consiglio ha più volte sostenuto che i giovani italiani devono ritrovare fiducia in se stessi e che tutti insieme ci si debba muovere in avanti per tirare fuori l'Italia dalla crisi. Non sembra che investire centomila euro, soldi di una società a partecipazione pubblica, in favore di università estere sia coerente con quel proposito –:
   se siano a conoscenza di quanto esposto in premessa;
   se non ritengano di chiedere conto all'Enel di quanto sinora è stato fatto, attraverso il membro in consiglio d'amministrazione di nomina del Ministero dell'economia e delle finanze, anche alla luce del chiaro rischio di una responsabilità erariale. (4-06974)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

archeologia

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