ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06967

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 335 del 20/11/2014
Firmatari
Primo firmatario: RIZZETTO WALTER
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 20/11/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 20/11/2014
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06967
presentato da
RIZZETTO Walter
testo di
Giovedì 20 novembre 2014, seduta n. 335

   RIZZETTO. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
   l'aeroporto Pietro Savorgnan di Brazzà di Ronchi dei Legionari (Gorizia), conosciuto come aeroporto di Trieste, è uno scalo del Friuli Venezia Giulia, gestito dalla società aeroporto FVG spa;
   si apprende che rispetto alle condizioni di crisi in cui versa l'aeroporto in questione, si è palesata l'assenza di un rapporto di fiducia tra la regione, nella qualità di unico azionista, e la governance con a capo, il presidente Sergio Dressi;
   la crisi dello scalo è determinata da un numero sempre più ridotto di voli e da un conseguente drastico calo dei passeggeri. A riguardo, Sergio Dressi afferma che spetta alla regione indicare le strategie, mentre la giunta punta il dito contro la governance, alla quale le direttive sarebbero state date, in attesa della primavera del prossimo anno quando il consiglio di amministrazione scadrà e sarà completamente rinnovato;
   l'assessore alle infrastrutture, Maria Grazia Santoro, ha denunciato la necessità di un deciso cambio rispetto alla programmazione e pianificazione della presenza dei voli nell'aeroporto, per consentire anche all'utenza di conoscere e consolidare l'offerta dello scalo. Inoltre, l'assessore ha dichiarato l'esigenza di dovere cogliere la disponibilità di Save a collaborazioni e alleanze, considerando che tale società gestisce l'aeroporto Marco Polo di Venezia, quello di Treviso nonché lo scalo di Verona;
   per quanto è dato sapere, si ritiene che la mala gestione dell'aeroporto, e di conseguenza, la situazione di crisi dello stesso, dipenda, tra l'altro, dall'assenza di un chiarimento dei rapporti sussistenti tra la società di gestione e l'amministrazione regionale, anche da un punto di vista giuridico. Va da sé, la necessità di stabilire in maniera inequivoca anche i singoli ruoli che i due soggetti devono svolgere nella gestione dello scalo per potere riavviare l'attività, anche di tipo negoziale e, dunque, stringere eventualmente alleanze con le società che gestiscono scali contermini;
   si rileva che la disciplina vigente regolante la società aeroporto Friuli Venezia Giulia spa (legge regionale 21/1995 nonché il combinato disposto dell'articolo 4, comma 87 della legge regionale 22 e dell'articolo 63 della legge regionale 23, entrambe del 20 agosto 2007) risulta sostanzialmente orientata a definire i termini, della partecipazione societaria piuttosto che a dettagliare, esaustivamente, le attività che la regione deve porre in essere per esercitare un controllo effettivo sulla gestione della società;
   sicché, anche la normativa di riferimento appare lacunosa poiché sembra essere costituita essenzialmente di norme finanziarie di partecipazione alla spesa e non di norme finalizzate a riconoscere in capo alla regione funzioni di effettivo indirizzo e di controllo gestionale, oltre che finanziario, idonee ad affermare quel controllo che l'amministrazione regionale dovrebbe esercitare sulle società strumentali totalmente possedute dalla stessa. Ciò che risulta necessario, quindi, sotto il profilo gestionale, è fare corrispondere alla situazione di totalità della partecipazione finanziaria regionale anche un'attività di controllo da parte della regione parimenti dominante;
   si evidenzia, inoltre, che per quanto riguarda la società di gestione, la stessa ha ottenuto la concessione ministeriale quarantennale per la gestione diretta del sedime aeroportuale e di conseguenza la titolarità del corretto espletamento delle attività aeroportuali. Sul punto, si ricorda che nelle ultime tre distinte proposte presentate dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti del «Piano Aeroporti» avvenute dal 2012 al 2013, l'aeroporto regionale in questione è stato sempre inserito tra gli «scali di interesse nazionale»;
   si ritiene di dovere acquisire informazioni sulla gestione dello scalo di Ronchi dei Legionari e fare chiarezza sulle responsabilità e i motivi che hanno determinato la crisi, considerando soprattutto che i primi ad essere danneggiati sono gli utenti del trasporto aereo che subiscono la drastica riduzione del numero dei voli. Tali verifiche sono necessarie, al fine di potere adottare gli idonei provvedimenti per risollevare le sorti dell'aeroporto –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa;
   quali siano i costi che comporta la gestione dell'aeroporto e i servizi offerti;
   alla luce dei fatti esposti in premessa, se e quali iniziative urgenti, per quanto di competenza, intenda adottare il Ministro interrogato, in necessario concerto con gli enti locali e le parti interessate, per garantire il superamento della crisi che coinvolge l'aeroporto in questione, anche considerando che è stato individuato tra gli «scali d'interesse nazionale». (4-06967)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

aeroporto

utente dei trasporti

amministrazione regionale