ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06960

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 335 del 20/11/2014
Firmatari
Primo firmatario: SPADONI MARIA EDERA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 20/11/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DI STEFANO MANLIO MOVIMENTO 5 STELLE 20/11/2014
SIBILIA CARLO MOVIMENTO 5 STELLE 20/11/2014
GRANDE MARTA MOVIMENTO 5 STELLE 20/11/2014
DI BATTISTA ALESSANDRO MOVIMENTO 5 STELLE 20/11/2014
SCAGLIUSI EMANUELE MOVIMENTO 5 STELLE 20/11/2014
DEL GROSSO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 20/11/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 20/11/2014
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 26/11/2014
Stato iter:
27/03/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 27/03/2015
PISTELLI LAPO VICE MINISTRO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE)
Fasi iter:

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 26/11/2014

RISPOSTA PUBBLICATA IL 27/03/2015

CONCLUSO IL 27/03/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06960
presentato da
SPADONI Maria Edera
testo presentato
Giovedì 20 novembre 2014
modificato
Mercoledì 26 novembre 2014, seduta n. 339

   SPADONI, MANLIO DI STEFANO, SIBILIA, GRANDE, DI BATTISTA, SCAGLIUSI e DEL GROSSO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, al Ministro della giustizia . — Per sapere – premesso che:
il rapporto della peer review condotta nel 2014 dall'OECD sulle attività del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale nell'ambito dei finanziamenti per lo svolgimento delle attività di cooperazione e sviluppo hanno rilevato sostanziali criticità tali da ravvisare l'indicazione di una sostanziale riforma nella gestione degli aiuti allo sviluppo;
nel corso degli anni il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale ha provveduto alla chiusura di alcuni uffici di cooperazione all'estero – unità tecniche locali – probabilmente nei Paesi che non rientravano tra quelli suscettibili di attività di cooperazione e sviluppo;
per quanto riguarda il Marocco, dopo la chiusura dell'UTL attuata nel 2011, risulta che si siano prodotti nuovi e sostanziali impegni di spesa e che siano state assegnate le competenze per le attività in Marocco alla Tunisia con delibera 105 del 18 ottobre 2012 predisponendo allo scopo un'apposita missione;
sono stati erogati ulteriori finanziamenti, da ultimo con atto n. 59 del 29 aprile 2014 del direttore generale della direzione generale per la cooperazione allo sviluppo per finanziare un «Fondo per il Coordinamento dei programmi» per 64.000 di euro;
per la Cina, la cui UTL presso l'ambasciata d'Italia a Pechino è stata chiusa nel giugno 2012, sono stati stanziati ulteriori finanziamenti quali:
1) con delibera 25 del 17 febbraio 2014 si è proceduto a un rifinanziamento di un fondo in loco per un importo di 47.000 euro a dono che in presenza dell'UTL era stato sospeso nel 2011 per delle attività nel settore sanitario;
2) con delibera 26 del 17 febbraio 2014 si è proceduto a un rifinanziamento di un fondo in loco per un importo di 56.000 euro a dono che in presenza dell'UTL era stato sospeso nel 2011 per delle attività nel settore ambientale;
3) con delibera 27 del 17 febbraio 2014 si è proceduto a un rifinanziamento di un, fondo in loco per un importo di 47.000 euro a dono che in presenza dell'UTL era stato sospeso nel 2011 per delle attività nel settore dei beni culturali;
4) con atto n. 56 del 24 aprile 2014 si è proceduto a una conferma di validità di un finanziamento di un fondo in loco per un importo di 38.388,48 euro a dono che in presenza dell'UTL pare fosse stato sospeso nel 2011 per delle attività nel settore dei beni culturali;
in Serbia, Bosnia, Kosovo, dopo la chiusura dell'UTL di Belgrado avvenuta nel 2013, sono stati stanziati ulteriori finanziamenti quali:
1) con atto n. 36 del 13 marzo 2014 si è proceduto all'ulteriore stanziamento di 136.000 euro per «continuare a fornire assistenza tecnica e supporto alle Autorità locali» per la realizzazione di un'iniziativa già in corso denominata «Regional housing programme» e finanziata per un importo a dono di 5.000.000 euro con delibera n. 113 del 19 dicembre 2012;
2) con delibera n. 124 del 7 ottobre 2014 viene costituito un fondo in loco in Bosnia pari a 1.200.000 euro, a valere sul capitolo di spese ordinarie e non di, emergenza;
3) con delibera n. 129 del 7 ottobre 2014 viene costituito un fondo in loco in Serbia pari a 800.000 euro – a valere sul capitolo di spese ordinarie e non di emergenza –:
se dalla chiusura delle UTL siano state effettuate missioni in loco e a quanto ammonti la spesa complessiva;
quale sia lo stato di realizzazione dei progetti in corso, sia a dono sia attraverso i crediti di aiuto;
se in relazione ai fatti di cui in premessa siano state inoltrate o si intendano inoltrare segnalazioni alla magistratura contabile per gli eventuali seguiti di competenza. (4-06960)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 27 marzo 2015
nell'allegato B della seduta n. 401
4-06960
presentata da
SPADONI Maria Edera

  Risposta. — Nel fornire un riscontro ai quesiti posti dall'interrogante, si sottolinea, a titolo di premessa, come la chiusura delle sedi menzionate abbia creato importanti economie strutturali assicurando, nel contempo, un adeguato livello di funzionalità e monitoraggio dei progetti grazie a un efficace coordinamento fra la Farnesina e le sedi coinvolte.
  L'aumento di spesa per brevi missioni che è stato necessario affrontare è di un ammontare assolutamente inferiore rispetto alle economie suddette e si prevede che nel corso dei prossimi esercizi finanziari andrà progressivamente riducendosi di pari passo con il completarsi delle attività.

Marocco.
  L'intero programma di cooperazione allo sviluppo del Paese è stato definito nel Memorandum d'intesa firmato nel maggio 2009 dall'allora Ministro degli affari esteri. Franco Frattini. La chiusura dell'UTL di Rabat nel dicembre 2011 (a causa di difficoltà finanziarie determinate da successivi tagli di bilancio sui capitoli corrispondenti) non ha ad ogni modo comportato il contemporaneo arresto del consistente portafoglio attività, già avviate o già comunque concordate con le autorità locali.

  Stato di realizzazione dei progetti in corso:
   programma di conversione del debito di cui all'accordo firmato nel 2009 per un valore di 20 milioni di euro: 3 linee di intervento, di cui una conclusa (PNRR), mentre le altre 2 si concluderanno fra fine 2014 ed inizio 2015;
   programma di conversione del debito di cui all'accordo firmato nell'aprile 2013 per 15 milioni di euro: 3 linee di intervento, di cui due sono state avviate nel corso del 2014 ed una di prossimo avvio;
   programma di sostegno ai servizi sanitari della regione di Settat, del valore di circa 1,9 milioni di euro, prevede la ristrutturazione di 23 strutture sanitarie di base che operano nella regione, la dotazione di attrezzature elettromedicali e la formazione di operatori sanitari, tecnici e medici. Si prevede la conclusione del progetto nel primo semestre 2015;
   progetto pager II, con un contributo triennale DGCS pari a circa 4,5 milioni di euro, il progetto intende migliorare l'accesso alle risorse idriche e all'igiene ambientale nella provincia di Settat attraverso l'allacciamento all'acqua potabile di scuole e dispensari sanitari. Il progetto ha registrato gravi ritardi dalla sua approvazione e solo a partire dall'anno in corso è stato possibile procedere alla finalizzazione delle gare per i lavori di allacciamento dell'acqua potabile in 44 scuole e 19 dispensari;
   iniziativa di lotta alla povertà nelle zone rurali del Marocco attraverso il sostegno al settore del microcredito, del valore complessivo di oltre 7 milioni di euro, di cui 6 milioni a credito di aiuto e 1,2 milioni a dono finalizzati a fornire assistenza tecnica alle 5 associazioni di microcredito meno avanzate. Il progetto ha avuto significativi ritardi dalla sua approvazione ed è stato effettivamente avviato solo nel 2014 con la reiscrizione in bilancio della I tranche del dono.
  Inoltre, come previsto dalle linee-guida DGCS 2014-2016, sono state attivate nuove iniziative a credito di aiuto:
   valutazione tecnica di una richiesta in articolo 7 della legge n. 49 del 1987 di finanziamento di una Impresa mista nel settore culturale di Marrakech per un ammontare richiesto a credito di aiuto di 4.2 milioni di euro;
   perfezionamento di una iniziativa in matching per una gara di forniture all'ente ferrovie marocchino (ONCF – Office nationale chemin de fer) per 13 milioni di euro.
   credito di aiuto in programmazione per un ammontare di 20 milioni di euro, richiesto dal governo del regno del Marocco a rafforzamento del programma nazionale per le strade rurali a cui l'Italia ha già partecipato attraverso il programma di conversione del debito sopra richiamato.
  Considerati i volumi consistenti di attività e di risorse finanziarie in essere, sopra descritti, la DGCS ha prima disposto con delibera n. 105 del 18 ottobre 2012 l'estensione delle competenze dell'UTL di Tunisi anche al Marocco al fine di garantire l'esecuzione delle attività, mentre successivamente la DGCS ufficio III ha confermato la costituzione di un fondo in loco di coordinamento indispensabile a garantire la necessaria attività di monitoraggio del volume di cooperazione.
  Missioni in loco e relativi costi:
   con la chiusura della UTL in Marocco disposta nel dicembre 2011 si sono maturate economie di spesa pari complessivamente a circa euro 159.500 su base annua.

  I costi di funzionamento su base annua infatti ammontavano ad euro 86.500 ed i costi della lunga missione del direttore della UTL ammontavano ad euro 73.000.
  II numero di missioni di assistenza e monitoraggio disposte dalla DGCS in Marocco ha subito un lieve calo dopo la chiusura dell'UTL (2011 – 5 missioni; 2012 – 8 missioni; 2013 – 4 missioni), stante la necessità di svolgere correttamente i compiti di istituto e di verifica della efficacia della azione amministrativa.
  In termini di costi non vi è stato un sostanziale aumento dei costi delle missioni in parola che comunque incidono in misura non rilevante sui costi della attività di cooperazione nel Paese (2011 – 5.000 euro; 2012 – 7.000 euro; 2013 – 13.000 euro).
  Nel corso del mese di maggio 2014 è stato disposto, senza aggravio di spesa, lo spostamento della sede di servizio di un esperto di cooperazione già presente presso l'UTL di Tunisi in Marocco in conseguenza della decisione adottata dal comitato direzionale di affidare la competenza tecnica delle iniziative di cooperazione in Marocco alla UTL in Tunisia.

Balcani.
  Per quanto riguarda la Bosnia-Erzegovina e la Serbia, con le delibere menzionate nell'atto parlamentare in oggetto (n. 124 e n. 129 del 7 ottobre 2014) si è inteso concretizzare il pledge effettuato dall'Italia alla conferenza per la ricostruzione di Bosnia e Serbia dopo le alluvioni. Gli straordinari eventi atmosferici del maggio 2014 hanno infatti creato enormi devastazioni nei due Paesi balcanici ed hanno spinto la comunità dei donatori, con il particolare impulso della Commissione europea, ad organizzare a luglio una speciale «pledging conference» per raccogliere fondi per la ricostruzione. L'annuncio effettuato dall'Italia in quell'occasione si concretizza quindi con la costituzione di due fondi in loco presso l'ambasciata di Sarajevo e l'ambasciata di Belgrado, con i quali verranno effettuati interventi di messa in sicurezza delle infrastrutture idriche o a beneficio delle popolazioni dei due paesi colpiti. I fondi sono stati appena erogati in loco e ci sia augura che gli interventi saranno avviati al più presto.

  Stato di realizzazione dei progetti in corso in Bosnia.
   regional housing programme: programma multilaterale che si inquadra nella più ampia strategia della comunità internazionale rivolta a risolvere il problema dei profughi e degli sfollati nella ex Jugoslavia tramite un finanziamento globale pari a circa 584 milioni di euro dalla comunità internazionale (di cui 5 milioni della cooperazione italiana, per soli interventi in Bosnia). A questo, è stato collegato un fondo in loco come misura di sostegno alle autorità bosniache nell'attività di selezione dei beneficiari per la realizzazione del programma multilaterale, a cui dovrebbero quindi essere assegnate le unità abitative una volta completate. Il fondo ha consentito di attivare il sostegno al Ministero dei diritti umani e rifugiati bosniaco attraverso la copertura delle spese logistiche delle commissioni di selezione dei beneficiari dell'RHP e attraverso fornitura di consulenze e personale di supporto ai competenti uffici, per consentire alle autorità di procedere all'attività di selezione. Ad oggi è stata inoltre raccolta la maggior parte del materiale rilevante per la realizzazione dello Studio socio-economico per il reinserimento dei beneficiari selezionati nelle 6 municipalità pilota e per la guida, che dovrebbero essere finalizzati entro la fine dell'anno. Le autorità bosniache, a partire dal Ministro per i rifugiati e diritti umani hanno espresso la propria piena soddisfazione per il sostegno italiano, chiedendone l'estensione anche per il 2015.
   Progetto european regional master in democracy and human rights for south-east Europe (ERMA-DHR): il contributo complessivo della cooperazione italiana al programma è pari a 320.000 euro. Il progetto è rivolto ai giovani dei paesi del sud-est Europa e mira a far loro acquisire un background solido nel settore dei diritti umani e dei processi di democratizzazione ed è stato normalmente avviato, come ogni anno.
   Azioni pilota per lo sviluppo rurale integrato e la rivitalizzazione del territorio in Bosnia Erzegovina. Il contributo complessivo della DGCS pari a 949.000 euro, si pone l'obiettivo di sostenere l'agricoltura e lo sviluppo rurale nell'area di Srebrenica e Bratunac, attraverso la fornitura di assistenza tecnica e attrezzature per il sostegno alla produzione ad agricoltori dell'area. Il programma è stato completato per oltre il 90 per cento.
   Iniziativa Pet Roboris – gestione coordinata delle attività di protezione civile nella bassa valle della Spreča e nel territorio di Srebrenica. Scopo del progetto, è contribuire al rafforzamento del sistema della protezione civile nella valle della Spreča, attraverso la creazione di un sistema di coordinamento intercomunale e l'integrazione del volontariato con le forze istituzionali. Il contributo complessivo della DGCS è pari a 602.000 euro. Il programma è stato completato per oltre il 90 per cento e, a seguito delle alluvioni dello scorso maggio, è in corso di verifica con le municipalità interessate se le attrezzature richieste in passato per il rafforzamento delle locali autorità di protezione civile siano ancora attuali.
  Stato di realizzazione dei progetti in corso in Kosovo:
   agricoltura e sviluppo rurale: progetto, presentato dallo IAM Bari, che intende assistere il Ministero dell'agricoltura, foreste e sviluppo rurale del Kosovo nell'attuazione di azioni sul territorio nel quadro del processo d'integrazione europea e degli standard che l'Unione europea richiede. In particolare, si vogliono ottenere produzioni integrate di ortofrutta da collocare sul mercato nazionale, caratterizzate da alto livello di salubrità, ed è prevista l'assistenza tecnica a livello ministeriale per creare le condizioni e strutturare un servizio nazionale che possa generare un contesto favorevole allo sviluppo dell'agricoltura biologica. Il finanziamento approvato ammonta a euro 2.200.000 ed è stata erogata la prima annualità di circa 800 mila euro. Il programma tuttavia ha registrato ritardi in fase di esecuzione ed è stata avviata una verifica delle modalità implementative, d'intesa con le autorità locali.
   sviluppo del sistema sanitario: iniziativa che si propone di sostenere il Ministero della sanità in Kosovo nella realizzazione del master plan sulla salute in alcune sue componenti riguardanti le strutture sanitarie di primo, secondo e terzo livello. Il finanziamento approvato ammonta ad euro 3.069.900. Ad oggi il reparto di cardiochirurgia è funzionante.
  Stato di realizzazione dei progetti in corso in Serbia:
   Progetto linea di credito a supporto delle PMI serbe attraverso il sistema bancario nazionale e a sostegno dello sviluppo locale attraverso le aziende municipalizzate: l'iniziativa è stata approvata nel 2008 e prevede un finanziamento a credito d'aiuto di 30.000.000,00 euro e di uno a dono di 707.332,00 euro. L'iniziativa è il seguito della prima linea di credito, del valore di 33,25 milioni di euro, già implementata con successo. Fino ad oggi nell'ambito della prima linea di credito è stato concesso un totale di 161 crediti. Grazie ai crediti concessi, si stima che siano stati creati oltre 700 nuovi posti di lavoro. Dai fondi della seconda linea di credito sono stati erogati 17 crediti per un valore totale di 3,4 milioni di euro e si stima che siano stati creati 31 nuovi posti di lavoro.
   Programma sostegno all'economia serba mediante finanziamento per l'acquisto di beni in cinque settori prestabiliti (protocollo antonione). Il Programma prevede l'erogazione di un finanziamento a dono per l'acquisto di beni e servizi correlati a beneficio dei Ministeri per un ammontare pari ad euro 12.911.422,48 che sono stati erogati in due tranche del valore di euro 6.455.711,24. A seguito di alcune difficoltà operative che si sono manifestate presso l'allora Ministero delle Finanze e concernenti le attività di procurement, è stato necessario rivedere gli accordi operativi. Dopo un intenso percorso negoziale, è stata nominata nel corso del 2012 la nuova stazione appaltante: l'ufficio per l'integrazione europea (SEIO), istituzione leader nel progetto. In tal senso, si sono formalizzati gli accordi che hanno comportato relativa approvazione da parte del Governo. Inoltre, ai fini di un'implementazione trasparente del programma, è stato istituito lo steering committee i cui membri sono i rappresentanti di tutti i ministeri di linea e altre istituzioni rilevanti per il programma. Attualmente si è in attesa di ricevere le proposte progettuali che rispecchiano le priorità del Paese affinché si possa procedere con l'avvio delle gare per l'acquisto dei beni indicati dai ministeri serbi.
   Desk per l'Unione europea II. L'importo complessivo del progetto è euro 39.400.00 e l'obiettivo del progetto è di: a) migliorare il coordinamento e la complementarietà tra i programmi di cooperazione bilaterale finanziati dalla DGCS e l'assistenza finanziaria dell'Unione europea (in particolare lo Strumento di Assistenza alla Pre-adesione – IPA); b) migliorare il coordinamento e la complementarietà tra i settori di intervento tra i Paesi UE come previsto dal Codice di condotta in materia di divisione dei compiti nell'ambito della politica di sviluppo; c) rafforzare, in termini qualitativi e quantitativi, la partecipazione delle istituzioni e degli enti pubblici e privati italiani ai programmi comunitari, sviluppando sinergie tra gli attori italiani e i partner locali. Le attività di EU DESK hanno previsto la partecipazione in forma attiva a tutti i tavoli di coordinamento generale organizzati dall'ufficio per l'integrazione Europea del Governo serbo, nonché ai tavoli di coordinamento settoriale organizzati dalla Delegazione dell'Unione europea in Serbia.
  Missioni in loco e relativi costi:
   Con la chiusura della UTL in Belgrado disposta nel dicembre 2013 si sono maturate economie di spesa su base annua di circa euro 359.000.
   I costi di funzionamento su base annua infatti ammontavano ad euro 271.000 (Belgrado 182.500 e Sarajevo 88.500 euro) ed i costi della lunga missione del Direttore della UTL ammontavano ad euro 88.000.
   In considerazione del ridimensionamento del nostro impegno di cooperazione nell'area, legato anche all'avanzamento del processo di adesione, il numero di missioni nell'area è sostanzialmente diminuito dal 2013 al 2014: nel 2013 erano state disposte 18 missioni (13 Bosnia e 5 Serbia) nel corso del 2014 ne sono state disposte solamente 4 (2 Bosnia e 2 Serbia), pur registrando un aumento dei costi, dovuti alla predisposizione di lunghe missioni, che non hanno comunque inciso negativamente sull'economia di spesa registrata (16.000 euro nel 2013 contro i 33.000 euro del 2014). Infatti l'aumento intercorso fra il 2012 e 2013 pari a circa 17.000 euro, oltre ad essere una spesa amministrativa assolutamente modesta in relazione ai costi complessivi dell'APS verso l'area, deve valutarsi nel quadro del generale risparmio derivante dalla chiusura della UTL sopraricordato (pari a 359.500 euro annui).

Cina.
  Come per tutti i paesi non prioritari, a prescindere della chiusura dell'UTL di Pechino, le linee guida della DGCS prevedevano che venissero mantenuti gli impegni già assunti sul piano bilaterale, derivanti da accordi internazionali sottoscritti tra le Parti (mentre invece è stato possibile rinegoziare e alla fine cancellare gli impegni non riferiti ad accordi internazionali).
  Sulla base di Accordi stipulati tra il 2001 e il 2006, sono infatti ancora attive quattro linee di credito, nei settori «vocational training», sanitario, culturale e ambientale.
  È stato in più occasioni condiviso con la controparte cinese l'obiettivo di accelerare la conclusione delle attività della cooperazione italiana nel Paese. Nell’annual consultation meeting bilaterale del maggio 2013 è stato fissato il 30 giugno 2014 quale termine ultimo per l'identificazione dei rimanenti progetti. I fondi non impegnati a fronte di contratti o procedure di licitazione in corso, e su cui non sono identificati specifici progetti, sono stati revocati.
  Gli accordi prevedono una Programme implementation unit (PIU) che in loco svolge attività di sostegno all'identificazione e formulazione dei progetti, di monitoraggio dell'attuazione degli stessi e di assistenza tecnica ai beneficiari. I progetti sono comunque approvati da un joint committee bilaterale paritetico ove l'Italia può, verificare la conformità delle iniziative proposte con le previsioni degli accordi che regolano le linee di credito.
  I finanziamenti indicati ai punti 1), 2) e 3) dell'interrogazione sono stati volti a finanziare i fondi in loco, per le diverse linee di credito, quale contributo italiano al funzionamento della PIU (Unità attiva peraltro anche durante l'esistenza dell'UTL, essendo finanziata sin dal 2005).
  A seguito della chiusura dell'UTL, le funzioni svolte dalla PIU si sono rivelate ancor più rilevanti per l'ordinata conclusione delle attività di cooperazione allo sviluppo in Cina.
  Tali fondi in loco non sono stati «sospesi» nel 2011 in presenza dell'UTL, come si afferma invece nell'interrogazione.
  II punto 4) dell'interrogazione si riferisce erroneamente ad un finanziamento di fondo in loco; si tratta in realtà di una conferma di validità della delibera che aveva istituito un fondo esperti per il monitoraggio dei progetti sulla linea di credito Culturale, al fine di rendere potenzialmente disponibili (non ad impegnare) i relativi importi residui.

  Stato di realizzazione dei progetti in corso:
   Settore sanitario, mediante il credito di aiuto sono stati finanziati quattro progetti ospedalieri mentre per un quinto è in via di pubblicazione il bando di gara. Le attività sono consistite nella fornitura di apparecchiature elettromedicali e formazione sanitaria e si sono concentrate principalmente nelle province interne dello Shaanxi e di Sichuan.
   Settore ambientale, è stato finanziato con credito d'aiuto un progetto per la riconversione e smaltimento di materiali inquinanti ed è attualmente in corso l'aggiudicazione di una gara per la fornitura di apparecchiature e servizi nel golfo marino di Beibù, mentre è in fase di definizione un progetto di salute animale.
   Settore culturale, mediante il credito d'aiuto, è stato finanziato un progetto di protezione e valorizzazione del patrimonio artistico di siti storici, ed è in via di definizione un progetto di fornitura di laboratori per la protezione del patrimonio culturale.
   «Vocational training» è in via di chiusura un'iniziativa finanziata a dono a partire dal 2001, volta alla formazione professionale e miglioramento dei servizi per l'impiego nelle province dello Shaanxi e di Sichuan, mentre è in fase di definizione un progetto di formazione per la conservazione del patrimonio culturale.
  Missioni in loco e relativi costi:
   con la chiusura della UTL in Cina disposta nel giugno del 2012 si sono maturate economie di spesa su base annua di circa euro 205.800.
  I costi di funzionamento su base annua infatti ammontavano ad euro 75.800 ed i costi della lunga missione del direttore della UTL ammontavano ad euro 130.000.
  Al fine di mantenere gli impegni derivanti da accordi internazionali, come precedentemente ricordato, sono state svolte delle missioni di cooperazione in Cina in linea con quanto avveniva in precedenza: sono state fatte circa 10 missioni annue con un costo complessivo pari a circa 75.000 euro annui.
Il Viceministro degli affari esteri e della cooperazione internazionaleLapo Pistelli.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

bene culturale

cooperazione internazionale

aiuto allo sviluppo