ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06733

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 324 del 04/11/2014
Firmatari
Primo firmatario: LODOLINI EMANUELE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 04/11/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GNECCHI MARIALUISA PARTITO DEMOCRATICO 04/11/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 04/11/2014
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06733
presentato da
LODOLINI Emanuele
testo di
Martedì 4 novembre 2014, seduta n. 324

   LODOLINI e GNECCHI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   il triste fenomeno del caporalato è presente in tutte le regioni italiane. Certamente i dati raccolti dai diversi istituti descrivono che il lavoro nero e sommerso è più presente nelle regioni del Mezzogiorno ma quelle del Centro e del Nord non sono certo esenti. Del resto, non bisogna dimenticare come il fenomeno del caporalato non riguardi solo il Sud e i lavoratori immigrati, bensì tutto il Paese (essendo diffuso in molte imprese e cantieri, soprattutto, in quelli che si occupano della realizzazione di grandi opere, presenti in tutto il territorio nazionale, compreso il Nord) e gli stessi lavoratori italiani;
   secondo quanto si apprende dalla stampa locale marchigiana la Fiom Ancona avrebbe presentato un esposto alla procure della Repubblica di Ancona affinché verifichi l'ipotesi relativa ad un possibile sfruttamento della manodopera portuale;
   secondo quanto sospettato dal sindacato di lavoratori, ormai da diverso tempo, davanti i cancelli di Fincantieri, all'interno del Porto di Ancona, si assisterebbe a forme di caporalato. Quasi ogni mattina, secondo quanto denunciato, si presenterebbero in zona una ventina di persone in cerca di un'occupazione, soprattutto immigrati, in attesa di qualcuno delle ditte appaltatrici o subappaltatrici, incaricate di lavori di vario genere all'interno dei grandi cantieri navali. Sarebbero questi dipendenti che, in cambio di una paga prefissata, assolderebbero operai disposti a tutto pur di lavorare qualche giorno, settimana o un mese. Alla fine, sempre secondo quanto ricostruito dai sindacati, il lavoro nero verrebbe ricompensato forme di paga globale, cioè con un pagamento unico che, formalmente conterrebbe ogni garanzia (malattia, ferie, Tfr, previdenza), ma in realtà non avrebbe nulla di tutto ciò;
   il personale delle ditte interessate uscirebbe sul piazzale per selezionare da due a cinque «fortunati», a fronte di quindici o venti aspiranti. In alcuni casi, sempre secondo il sindacato, i candidati sarebbero costretti a pagare una somma imprecisata per assicurarsi l'impiego a discapito di altri –:
   se il Governo sia a conoscenza dei fatti sopra evidenziati;
   come intenda intervenire il Governo per combattere la piaga del caporalato, a tutela della sicurezza degli operai e per il contrasto all'irregolarità nei cantieri;
   se il Governo non ritenga opportuno intraprendere tutte le iniziative possibili a livello locale e nazionale, per contrastare i fenomeni di sfruttamento della manodopera, del caporalato e dello schiavismo, coinvolgendo in forma attiva, le forze di polizia, gli enti locali, le organizzazioni professionali, le organizzazioni sindacali e le organizzazioni della società civile. (4-06733)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

disoccupato

sindacato

organizzazione della professione