ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06569

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 316 del 23/10/2014
Firmatari
Primo firmatario: FRACCARO RICCARDO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 23/10/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 23/10/2014
MINISTERO PER LA SEMPLIFICAZIONE E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE 07/11/2014
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 12/02/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06569
presentato da
FRACCARO Riccardo
testo di
Giovedì 23 ottobre 2014, seduta n. 316

   FRACCARO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri . — Per sapere – premesso che:
   l'articolo 21 del decreto-legge n. 90 del 2014, convertito dalla legge n. 114 del 2014, ha soppresso la Scuola superiore dell'economia e delle finanze che è confluita nella Scuola nazionale dell'amministrazione;
   in particolare, il comma 4 dell'articolo 21, prevede che i docenti ordinari e i ricercatori dei ruoli a esaurimento della Scuola superiore dell'economia e delle finanze, siano trasferiti alla Scuola nazionale dell'amministrazione e agli stessi venga applicato lo stato giuridico dei professori o dei ricercatori universitari;
   secondo quanto si apprende dalla stampa tra coloro che hanno beneficiato dell'equiparazione con lo stato giuridico dei professori o ricercatori universitari vi sarebbero: Vincenzo Fortunato; già magistrato ordinario e del Tar, per un decennio ininterrotto capo di gabinetto con diversi Ministri, da Giulio Tremonti ad Antonio Di Pietro, oggi liquidatore della società Stretto di Messina e, negli anni scorsi, anche collaudatore del Mose; Marco Milanese, che, il 4 luglio 2014, sarebbe stato sottoposto ad un provvedimento di custodia cautelare in quanto indagato per corruzione nell'indagine relativa agli appalti del Mose di Venezia; nonché i docenti attualmente in servizio presso la Scuola superiore dell'economia e delle finanze;
   per «stato giuridico» di un professore universitario s'intendono tutti i doveri e diritti che fanno capo a quest'ultimo e che non sono relativi unicamente al trattamento economico. Sulla base del citato articolo 21, i soggetti che ne hanno beneficiato potrebbero insegnare presso qualsiasi università o, addirittura, essere chiamati, ad esempio, a far parte dei componenti del Consiglio superiore della magistratura o del Consiglio di Presidenza della Corte dei conti o del Consiglio di Stato, in quanto; appunto, professori universitari;
   in considerazione dei requisiti e del superamento di prove concorsuali di norma richiesti dall'ordinamento per l'accesso alla carriera dei professori universitari, il citato articolo 21 pone dunque un'evidente disparità di trattamento e solleva fondati dubbi di legittimità costituzionale;
   diversa è stata la sorte subita dagli altri dipendenti. Come ha riferito nel corso dell'audizione del 10 luglio 2014 presso la Commissione Affari costituzionali della Camera dei deputati, Giovanni Tria, presidente della Scuola nazionale dell'amministrazione: «circa il 70 per cento dell'attuale personale delle sedi e scuole soppresse uscirebbe dal sistema delle scuole pubbliche di formazione toccate dalla riforma». Inoltre, secondo quanto riportato dalla stampa alcuni di questi dipendenti sarebbero assorbiti dai rispettivi ministeri, mentre i dipendenti pubblici delle sedi di Acireale, Bologna e Reggio Calabria – circa 50 persone – sarebbero destinati ad altri enti con possibilità di vedere rideterminato il proprio trattamento economico e le proprie mansioni –:
   se il Presidente del Consiglio dei ministri interrogato sia a conoscenza dei fatti indicati in premessa e quali provvedimenti intenda assumere per garantire che l'accesso alla carriera universitaria sia improntato a criteri di legalità e correttezza e nel rispetto delle procedure regolamentate dalla legge. (4-06569)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

scuola nazionale

economia

insegnante