ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06425

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 310 del 15/10/2014
Firmatari
Primo firmatario: COLONNESE VEGA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 15/10/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TOFALO ANGELO MOVIMENTO 5 STELLE 15/10/2014
SIBILIA CARLO MOVIMENTO 5 STELLE 15/10/2014
DE LORENZIS DIEGO MOVIMENTO 5 STELLE 15/10/2014
GIORDANO SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 15/10/2014
FICO ROBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 16/10/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 15/10/2014
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 10/11/2014
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 16/10/2014

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 10/11/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06425
presentato da
COLONNESE Vega
testo presentato
Mercoledì 15 ottobre 2014
modificato
Giovedì 16 ottobre 2014, seduta n. 311

   COLONNESE, TOFALO, SIBILIA, DE LORENZIS, SILVIA GIORDANO, FICO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
il «Grande Progetto logistica e porti – Sistema integrato portuale di Napoli» dell'autorità portuale di Napoli rientra nei «Grandi Progetti» finanziati attraverso l'uso di fondi strutturali relativi alla programmazione 2007-2013;
il progetto è finalizzato allo sviluppo produttivo dell'area portuale di Napoli in termini di potenziamento della capacità logistica ed intermodale e delle relative aree di pertinenza. Il Grande Progetto prevede sia il rafforzamento dei collegamenti marittimi della città di Napoli con il resto del Mediterraneo che la razionalizzazione e il miglioramento delle relazioni con il sistema ferroviario per il trasporto delle merci. Pertanto si prevede un insieme integrato di interventi di: ampliamento della capacità produttiva del porto; razionalizzazione e potenziamento dei collegamenti intermodali del porto;
l'insieme degli interventi previsti mira a rilanciare il porto di Napoli quale piattaforma commerciale nel Mediterraneo ove allocare attività economiche compatibili e finalizzate al potenziamento delle funzioni del porto di Napoli;
il Grande Progetto contribuisce all'attuazione dell'Asse IV del Programma Operativo Accessibilità e trasporti, in particolare attua l'obiettivo specifico 4.b del POR FESR Campania 2007/2013 che mira a valorizzare il territorio regionale nel contesto nazionale e comunitario mediante lo sviluppo del Sistema regionale della logistica. In particolare l'Obiettivo Specifico 4.e è finalizzato allo sviluppo della competitività regionale attraverso il miglioramento e la qualificazione del sistema integrato della portualità regionale;
il Grande Progetto mira al potenziamento della capacità logistica ed intermodale del porto di Napoli e delle aree retro-portuali di pertinenza. L'insieme degli interventi previsti contribuisce a rilanciare il porto di Napoli quale piattaforma commerciale nel Mediterraneo;
l'intervento presenta sinergie/complementarietà con il Grande Progetto «Logistica e porti. Sistema integrato portuale di Salerno» e con il Grande Progetto riqualificazione urbana area portuale Napoli Est;
gli studi di fattibilità sono terminati sia a riguardo dei lavori da eseguire nell'area portuale sia a riguardo dell'area destinata all'accessibilità portuale. Diverse opere sono già in avanzata fase di definizione (progetti definitivi e/o stralci funzionali). Si prevede che i lavori termineranno entro il 2015 stante anche la possibilità di affrontare le lavorazioni in contemporanea su più fronti di lavoro (accessibilità, impianti, porto, mare);
la progettazione definitiva è in corso, si prevedono per la realizzazione del progetto 52 mesi e la scadenza del fondo è a dicembre del 2015;
la finalità strategica del Grande Progetto «Logistica e Porti» è volta allo sviluppo produttivo in ambito urbano dell'area orientale di Napoli, al potenziamento della capacità logistica ed intermodale del porto di Napoli e delle aree retroportuali di pertinenza ed alla valorizzazione urbana dell'area orientale di Napoli;
il Commissario per la politica regionale e urbana, Johannes Hahn, che ha firmato l'autorizzazione del Grande progetto del porto di Napoli, ha dichiarato: «Questo progetto è un buon esempio di come i fondi regionali dell'Unione europea possono aiutare lo sviluppo dell'economia del Sud d'Italia creando migliori condizioni per il trasporto merci nel porto di Napoli, che è uno dei porti più strategici del Mediterraneo. È un importante passo verso una migliore qualità delle infrastrutture e la sostenibilità del porto e rende la regione Campania ancora più attraente per gli spedizionieri e gli operatori di trasporto»;
nel cosiddetto «Libro Bianco» dei trasporti, approvato dalla Commissione europea con decisione COM (2011) 144 del 28 marzo 2011, si mettono a punto le strategie finalizzate ad ottimizzare, entro il 2050, l'efficacia delle catene logistiche multimodali attraverso: a) il collegamento tra tutti i principali porti marittimi attraverso la creazione di una «cintura blu» nei mari che bagnano l'Europa; b) il completamento della rete TEN-T, che richiederà circa 550 miliardi di euro fino al 2020, di cui circa 215 saranno destinati all'eliminazione delle strozzature; e) il miglioramento della trasparenza in materia di finanziamento dei porti, chiarendo la destinazione dei fondi pubblici alle differenti attività portuali con l'obiettivo di evitare distorsioni della concorrenza;
con la delibera 30 del 28 luglio 2011 dell'Autorità portuale di Napoli venivano delineate le linee strategiche del porto di Napoli in relazione: allo stato e volumi delle concessioni; alle potenzialità di sviluppo in relazione agli adeguamenti strutturali;
con deliberazione n. 756 del 21 dicembre 2012 la giunta regionale della Campania ha preso atto, tra l'altro, dell'adesione della regione stessa al PAC – Misure anticicliche e salvaguardia di progetti avviati, che prevede la riprogrammazione dei Programmi operativi regionali, cofinanziati dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR);
con deliberazione n. 148 del 27 maggio 2013 la giunta regionale ha operato una scelta strategica volta all'accelerazione della spesa dei Fondi strutturali attraverso interventi finanziati dal POR FESR 2007-2013;
il Parlamento europeo ha approvato, in data 19 novembre 2013, un Accordo con gli Stati membri sul nuovo meccanismo per collegare l'Europa (CEF – Connecting Europe facility), volto ad accelerare il finanziamento per completare le infrastrutture nel settore dei trasporti, anche marittimi, risolvendo la questione dei collegamenti mancanti e delle strozzature delle reti;
il citato CEF a gestione diretta dell'Unione europea che finanzia i progetti transnazionali, è complementare al Fondo europeo di sviluppo regionale che deve essere utilizzato per affrontare, e risolvere, le strozzature locali;
il Regolamento (UE-EURATOM) n. 1311 del Consiglio europeo del 2 dicembre 2013 stabilisce il quadro finanziario pluriennale per il periodo 2014-2020;
la Commissione europea, con decisione C (2014) 3873 del 13 giugno 2014, «... ha valutato il Grande Progetto alla luce dei fattori di cui all'articolo 40 del Regolamento (CE) n. 1083/2006 e ritiene che sia coerente con le priorità del programma operativo, che contribuisca al raggiungimento dei loro obiettivi e che sia coerente con le altre politiche dell'Unione ...»;
con deliberazione n. 282 del 18 luglio 2014 la Giunta regionale della Campania, in linea con le previsioni comunitarie, ha approvato ed adottato il documento di sintesi del POR Campania FESR 2014-2020, con la previsione di misure di salvaguardia delle operazioni programmate in overbooking rispetto alla dotazione del POR FESR 2007-2013;
le progettazioni acquisiste dall'autorità portuale di Napoli, fin dall'anno 2011, dovranno essere verificate e validate, anche con prescrizioni, al fine di realizzare il preminente interesse pubblico, consentire il rapido avvio delle procedure di gara, con la previsione di idonee clausole di salvaguardia, nel rispetto della normativa comunitaria di riferimento e, per l'effetto, non pregiudicare il piano di sviluppo del porto di Napoli che, in mancanza, si vedrebbe privato dei fondi necessari per il suo miglioramento infrastrutturale;
l'autorità portuale di Napoli, ricevuta la copertura finanziaria da parte della Commissione europea e della regione Campania, deve assicurare il preminente interesse pubblico, scongiurando la possibilità di non poter utilizzare i fondi europei previsti nella misura attuale POR 2007-2013 e, in presenza di overbooking, quella futura POR 2014-2020 configurandosi, in tal caso, una autonoma voce di danno patrimoniale che va commisurato, come da unanime e consolidata giurisprudenza, non alla mera perdita del risultato stesso ma alla perdita di possibilità di conseguire un risultato positivo;
in data 18 giugno 2014 la regione Campania con decreto dirigenziale 6 ha ammesso a finanziamento il Grande Progetto «Logistica e Porti-Sistema integrato portuale di Napoli che racchiude appalti per un importo totale pari ad euro 154.200.000,00;
in data 11 luglio 2014, con delibera n. 179 dell'autorità portuale, in relazione all'approvazione cui al decreto dirigenziale n. 6 del 18 giugno 2014 viene redatta la convenzione tra Autorità portuale e Ministero del lavoro e delle politiche sociali, provveditorato alle opere pubbliche di Napoli per la gestione delle gare di appalto relative agli appalti del «Grande Progetto» anche in relazione alla carenza di personale che alla data è dichiarata per solo il 40 per cento della effettiva forza disponibile;
in data 28 Luglio 2014, con delibera n. 206 dell'autorità portuale viene approvato lo schema della Convenzione tra l'autorità portuale di Napoli e la regione Campania – U.O.G.P., per l'attuazione del Grande progetto «Logistica e porti – Sistema Integrato portuale di Napoli» che, riporta gli impegni tra le parti, in coerenza con la decisione comunitaria di approvazione del Grande Progetto oltre che con gli orientamenti di chiusura dei Programmi Operativi 2007-2013 di cui alla decisione C (2013) 1573 del 20 marzo 2013;
il responsabile del procedimento dei due interventi in oggetto, ingegner Alberto Bracci Laudiero, in qualità di funzionario quadro dell'Autorità portuale, nominato giuste le delibere A.P. di conferimento incarico n. 147 del 9 marzo 2010 e n. 263 del 25 maggio 2012, con nota n. 246 del 14 aprile 2014, afferente il «completamento fognatura del Porto di Napoli», trasmetteva il verbale di validazione «con esiti negativi» del progetto (ancora non aggiornato ai prezzi della Tariffa Campania del 2013) per: 1) mancanza del recapito finale; 2) mancanza disponibilità finanziaria; 3) impossibilità di inserimento nell'elenco annuale dei lavori 2014; 4) impossibilità di spesa dei fondi europei entro il 31 dicembre 2015; b) con nota n. 247 del 14 aprile 2014, afferente i «collegamenti stradali e ferroviari», trasmetteva il verbale di validazione «con esiti negativi» del progetto (aggiornato ai prezzi della Tariffa Campania del 2013) per: 1) mancanza disponibilità finanziaria; 2) impossibilità di inserimento nell'elenco annuale dei lavori 2014; 3) impossibilità di spesa dei fondi europei entro il 31 dicembre 2015; 4) presenza di edifici interferenti con il tracciato delle opere, non ancora demoliti dal concessionario Tirreno Power, come previsto dal protocollo di intesa siglato il 19 dicembre 2003, protocollo n. 9308, che non consente di rilasciare l'attestazione prevista dall'articolo 106, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica n. 207 del 2010;
l'autorità portuale precisa che lo stallo dei procedimenti, ricevuta la copertura finanziaria da parte dell'Unione europea e della regione Campania, può irrimediabilmente pregiudicare l'utilizzo dei fondi europei previsti nelle misure POR FESR 2007-2013 e 2014-2020 e può concretizzare danni patrimoniali discendenti, come già evidenziato nella delibera A.P. n. 206 del 28 luglio 2014, «... non alla mera perdita del risultato stesso ma alla perdita di possibilità di conseguire un risultato positivo ...»;
con delibera dell'Autorità Portuale n. 213 in data 17 settembre 2014 viene affidata al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti-provveditorato interregionale alle opere Pubbliche Campania e Molise l'espletamento delle seguenti attività: validazione del progetto definitivo; responsabile del procedimento; procedure di appalto, fino alla dichiarazione di aggiudicazione definitiva; direzione dei lavori, controllo tecnico contabile e coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione; attività di supporto tecnico amministrativo al responsabile del procedimento; collaudo statico, impiantistico e tecnico-amministrativo;
i progetti previsti, alla data del 25 settembre 2014 risultano all'interrogante in stato non esecutivo e con tempi non compatibili rispetto ai tempi di completamento previsti dei finanziamenti FESR;
l'intervento risulterebbe parziale rispetto il Piano di indirizzo del 28 luglio 2011;
la Stazione unica appaltante non opererebbe a quanto consta agli interroganti nelle vesti di «Centrale Unica di Committenza» e gli elaborati progettuali sarebbero a pagamento per chi vuole partecipare;
gli interventi sono di fondamentale importanza per lo sviluppo economico della regione Campania e per la città di Napoli e anche per le particolari condizioni ambientali in cui si trovano le strutture portuali che ancor oggi non sono servite da un idoneo impianto fognario e da impianto di depurazione delle acque;
la possibile perdita di stanziamenti pubblici, messi a disposizione dalla Comunità europea e regione Campania, rappresenterebbe un grave nocumento per il traffico commerciale con ripercussioni sul tessuto economico dell'intera provincia di Napoli oltre a causare numerosi licenziamenti –:
se i Ministri interrogati siano a conoscenza di quanto esposto;
nell'eventualità che la realizzazione dell'opera non avesse inizio oppure risultasse incompiuta e/o non collaudata, in che maniera sarà gestita la scadenza del fondo;
come mai siano stati stipulati accordi e posti in essere atti con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti-provveditorato interregionale alle opere pubbliche Campania e Molise pur consapevoli della impossibilità di esecutività degli appalti finanziati;
se intenda esporre le ragioni in ordine alle quali non si è proceduto per tempo utile alla redazione della valutazione di impatto ambientale, prevista per i lavori connessi all'approvazione del piano regolatore portuale al punto da dover modificare il piano di richiesta del finanziamento da 12 progetti a soli 9 progetti per un importo iniziale pari a 24.000.000 ridotto ad euro 154.200.000;
quale sia il criterio di scelta dei siti oggetto di intervento e quali siano i criteri e gli indici di misurazione dell'efficacia dell'intervento visto che non esiste un piano operativo di gestione che possa determinare l'incremento del beneficio apportato al territorio;
se esistano accordi di programma in relazione alle strutture esistenti sul territorio del comune di Napoli, lungo la fascia del retro porto, che potrebbero trarre benefici dal piano; con chi sano state stipulate e dove sia possibile prenderne visione;
con quale principio sia stata stabilita la priorità degli interventi;
se intenda esporre le motivazioni in ordine alla scelta di non ricorrere per i progetti definitivi a risorse già impiegate nell'autorità portuale, quindi agli stessi tecnici che, con competenza e perfetta conoscenza delle problematiche oltre che dei luoghi, hanno elaborato le proposte progettuali preliminari;
se i Ministri interrogati intendano, ciascuno per le proprie competenze, assumere iniziative e quali a tutela dell'occupazione e degli effetti sociali degli eventuali licenziamenti. (4-06425)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sviluppo regionale

impianto portuale

politica regionale