ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06353

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 306 del 09/10/2014
Firmatari
Primo firmatario: MELONI GIORGIA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Data firma: 09/10/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 09/10/2014
Stato iter:
04/12/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 04/12/2014
BUBBICO FILIPPO VICE MINISTRO - (INTERNO)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 14/11/2014

RISPOSTA PUBBLICATA IL 04/12/2014

CONCLUSO IL 04/12/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06353
presentato da
MELONI Giorgia
testo di
Giovedì 9 ottobre 2014, seduta n. 306

   GIORGIA MELONI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
   il 5 ottobre 2014 si sono svolte in tutto il territorio nazionale le veglie delle «sentinelle in piedi» in Italia;
   le «sentinelle in piedi» si autodefiniscono «una resistenza di cittadini che vigila su quanto accade nella società e sulle azioni di chi legifera denunciando ogni occasione in cui si cerca di distruggere l'uomo e la civiltà», e manifestano leggendo un libro durante veglie pacifiche e silenziose in difesa della famiglia naturale e della vita;
   le cento veglie sono state sistematicamente «disturbate» da facinorosi con comportamenti violenti, provocatori e antidemocratici;
   in particolare, a Pisa la veglia è iniziata alle ore 18,00 col discorso del portavoce, subito coperto dalle urla di una cinquantina di contestatori, poco dopo aumentati a circa duecento, che hanno poi iniziato a occupare lo spazio delle sentinelle e a offendere individualmente le persone, mentre alcuni di loro venivano circondati da gruppetti di contestatori e fatti oggetto di gravi ingiurie, alle quali non hanno reagito, fino a quando l'intera area destinata alla veglia è occupata dai contestatori che intonano canti dal contenuto osceno. Alcuni bambini presenti alla veglia piangono spaventati, una donna incinta viene strattonata. Il banner delle sentinelle in piedi viene usato per esporre cartelli blasfemi;
   durante le azioni provocatorie le forze dell'ordine non sono intervenute, e dopo circa un'ora, anche sentito il parere degli agenti della Digos gli organizzatori hanno dovuto decidere di interrompere la veglia, lasciando la piazza scortati dalla polizia;
   gli organizzatori della veglia delle sentinelle in piedi di Pisa avevano consegnato già in data 2 ottobre 2014 al responsabile dell'ordine pubblico della questura di Pisa una richiesta scritta di presenza adeguata delle forze dell'ordine, motivata dai voci insistenti circolanti in città su contestazioni organizzate contro le manifestazioni delle Sentinelle;
   la mattina del 5 ottobre 2014, a poche ore dall'inizio della veglia, è stata notificata via e-mail alla questura di Pisa una minaccia esplicita verso la manifestazione, pervenuta sulla pagina Facebook «Sentinelle in Piedi Pisa»;
   in modo quasi analogo è andata la manifestazione delle sentinelle a Genova, dove un folto numero di persone dei centri sociali e dell'arcigay ha pesantemente e continuamente disturbato il regolare svolgersi della veglia, coprendo con cori ed urla il discorso iniziale del portavoce, ed inserendosi tra le fila delle sentinelle durante la lettura del libro disturbando la lettura, anche con cani, insultando e deridendo i veglianti, mimando scene erotiche e creando capannelli, arrivando addirittura a lanciare un fumogeno, poi spostato dalle forze dell'ordine, contro il bastone di una persona invalida che partecipava alla veglia;
   anche a Torino le sentinelle sono state oggetto di insulti pesantissimi, derisi, invitati a suicidarsi, chiamati fascisti, e gli è stato ingiunto di vergognarsi, con toni di una forte aggressività verbale davvero inaccettabile, tanto che un bambino di 10 anni si è sentito male ed è stato allontanato, mentre anche altri minori erano esposti alle contestazioni verbali;
   episodi analoghi si sono svolti anche a Rovereto, Napoli, Bologna, Trieste, Aosta, Parma e Milano –:
   per quali motivi, anche a fronte di conclamate minacce, non siano state intensificate le tutele delle forze dell'ordine in occasione delle manifestazioni di cui in premessa;
   quali iniziative o provvedimenti siano stati assunti nei confronti degli organizzatori e dei partecipanti delle azioni di cui in premessa, che si configurano come azioni violente premeditate, coordinate e finalizzate non solo ad impedire la libera espressione del pensiero ma anche a colpire fisicamente persone colpevoli solo di manifestare una legittima opinione;
   quali iniziative intenda assumere al fine di garantire in tutte le manifestazioni pacifiche e regolarmente autorizzate una presenza delle forze dell'ordine adeguata a garantire il regolare svolgimento delle stesse e l'incolumità dei partecipanti.
(4-06353)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 4 dicembre 2014
nell'allegato B della seduta n. 345
4-06353
presentata da
MELONI Giorgia

  Risposta. — Come ricordato nell'interrogazione, il 5 ottobre 2014 le sentinelle in piedi hanno tenuto una fitta serie di presidi, complessivamente 50 in tutta Italia, in occasione dei quali si sono registrate 26 concomitanti contromanifestazioni, organizzate da aderenti alle realtà antagoniste, ai centri sociali e ad altre associazioni.
  In vista di tali appuntamenti, il dipartimento della pubblica sicurezza ha diramato due circolari di sensibilizzazione, con cui sono state impartite direttive alle autorità provinciali di pubblica sicurezza per la predisposizione di idonee misure, volte ad assicurare il regolare svolgimento delle manifestazioni.
  Inoltre, per l'attuazione dei servizi di ordine e sicurezza pubblica pianificati dalle questure per l'occasione, sono state assegnate aliquote di rinforzo dei reparti inquadrati, laddove le autorità provinciali di pubblica sicurezza ne abbiano fatto richiesta.
  Anche in virtù di tali misure, i presidi del 5 ottobre si sono svolti sostanzialmente senza problemi, salvo alcune criticità occorse in una decina di località, tra le quali figurano quelle citate nell'interrogazione.
  In particolare, il presidio delle sentinelle a Pisa ha avuto luogo in piazza dei Cavalieri, dove è stato predisposto un servizio di ordine pubblico affidato alla Digos della questura, successivamente integrato con altro personale delle Forze di polizia, al fine di evitare che la situazione degenerasse.
  Nel corso della manifestazione circa 250 giovani di opposta opinione hanno inscenato contestazioni con cori e schiamazzi.
  La situazione è stata attentamente monitorata dalle forze dell'ordine, ai fini dell'adozione delle eventuali misure a tutela dell'incolumità delle sentinelle.
  L'evento è stato oggetto di documentazione da parte della Polizia scientifica ed il relativo materiale e tuttora al vaglio della questura per l'identificazione dei contestatori ai fini del loro deferimento all'autorità giudiziaria per violenza privata e manifestazione non autorizzata.
  La manifestazione di Genova, si è svolta in piazza De Ferrari, ove hanno partecipato un centinaio di sentinelle. Anche in questa occasione si è registrata una contromanifestazione che si è svolta senza alcuna turbativa per l'ordine e la sicurezza pubblica grazie all'attenta e ravvicinata vigilanza svolta da personale della Digos e dei Reparti inquadrati.
  Durante l'evento, personale di polizia ha immediatamente rimosso un fumogeno che era stato poggiato a terra e acceso a breve distanza da alcune sentinelle.
  A Torino, prima che l'iniziativa dei circa 120 sentinelle avesse inizio in piazza Carignano, circa 50 antagonisti, appartenenti al centro sociale
askatasuna ed alla cavallerizza occupata, si sono radunati alla spicciolata, intenzionati a disturbare lo svolgimento dell'iniziativa. Gli stessi sono stati tenuti a debita distanza da un cordone delle forze dell'ordine.
  Successivamente, con l'inizio dell'evento, il numero dei contestatori è aumentato progressivamente fino a raggiungere le 400 unità. Nell'occasione, insieme agli antagonisti, si sono radunati individualità anarchiche, esponenti di rifondazione comunista, militanti e iscritti di formazioni femministe nonché esponenti dei locali collettivi studenteschi, scandendo
slogan ed invettive nei confronti delle «sentinelle».
  I medesimi contestatori hanno tentato ripetutamente, senza esito, di aggirare o superare lo sbarramento delle transenne predisposto dal servizio di ordine, per poi successivamente allontanarsi dalla piazza.
  Per la manifestazione di Rovereto era stata predisposta la presenza di pattuglie della Polizia e dei Carabinieri, come avvenuto in passato in analoghe manifestazioni svoltesi nella medesima città senza turbative per l'ordine pubblico.
  Durante lo svolgimento dell'evento, una decina di anarchici, sopraggiunti alla spicciolata, hanno effettuato un lancio di uova contro i presenti, colpendo anche un sacerdote costretto al soccorso presso il locale ospedale.
  Il gruppo anarchico, inoltre, si è impossessato di una borsa contenente volantini da distribuire nel corso della manifestazione, dopo aver colpito il proprietario al naso, procurandogli lesioni.
  Le forze di polizia, immediatamente intervenute sul posto, dopo aver svolto indagini che hanno permesso di identificare gli autori sia dell'aggressione che dell'appropriazione della borsa – tutti appartenenti al locale movimento anarchico insurrezionalista –, hanno trasmesso la relativa informativa all'autorità giudiziaria.
  A Bologna circa 250 aderenti alle locali realtà antagoniste si sono diretti in corteo verso piazza Galvani, ove si erano radunati una quarantina di attivisti delle sentinelle, tra cui sette aderenti al movimento «Forza Nuova».
  Al termine dell'iniziativa, mentre i partecipanti sono stati fatti defluire verso una via laterale, gli antagonisti, nel tentativo di venire a contatto con gli aderenti a «Forza Nuova», hanno lanciato anche oggetti sul cordone di polizia schierato tra gli opposti gruppi. Nella circostanza un operatore di polizia è stato colpito al volto con una cintura lanciata da un esponente dei centri sociali. Poco dopo, un gruppo di antagonisti, avendo notato tre attivisti di «Forza Nuova» salire a bordo di un taxi, si è avvicinato al veicolo, sferrando calci e pugni.
  Le attività di indagine svolte dalla questura hanno consentito di identificare e denunciare all'autorità giudiziaria 11 persone, tra esponenti dei centri sociali ed un militante di Forza Nuova, quali autori degli atti di violenza.
  A Trieste, la manifestazione del movimento «sentinelle in piedi», con la partecipazione di circa 150 persone, si è tenuta in piazza Unità d'Italia.
  Nella circostanza, circa quaranta soggetti appartenenti alle associazioni arcigay e arcilesbica, unitamente ad altri gruppi di estrema sinistra, hanno attuato un'estemporanea controiniziativa disturbando quella delle «Sentinelle in piedi», mediante l'utilizzo di strumenti musicali,
  Successivamente, gli aderenti alle «sentinelle in piedi», in fase di deflusso, sono stati fronteggiati dai contestatori, rendendo necessario l'intervento delle forze dell'ordine, per evitare che i due gruppi venissero a contatto. Dopo alcuni, accesi scambi verbali, la situazione si è tranquillizzata ed i manifestanti degli opposti gruppi hanno abbandonato la piazza.
  Questi i fatti, che consentono di affermare che le forze di polizia impegnate nei servizi di ordine pubblico, ogni qualvolta se ne sia reso necessario l'intervento, sono riuscite a contenere prontamente gli effetti delle estemporanee iniziative di dissenso poste in essere dai contestatori.
  Con l'occasione si rappresenta, più in generale, che il mantenimento dell'ordine e della sicurezza durante le pubbliche manifestazioni, qualunque ne sia l'orientamento, costituisce uno degli impegni più delicati per le forze di polizia, che operano attraverso sperimentati moduli operativi, consistenti nell'attivazione in via preventiva di opportuni canali informativi e nella predisposizione
in loco di accurati servizi di ordine pubblico commisurati al livello di rischio atteso, fatte salve – all'occorrenza e ove possibile – successive integrazioni del dispositivo a manifestazione in corso.
  I fatti illeciti posti in essere nel corso degli eventi in questione, attentamente monitorati da operatori di polizia specializzati, vengono sottoposti, al termine delle relative indagini, alle valutazioni dell'autorità giudiziaria.
  Si assicura che a tale consolidato
modus operandi le forze di polizia si atterranno anche in futuro, in modo da garantire il sereno e regolare svolgimento di ogni iniziativa pacifica, che sia espressione della libertà di manifestazione del pensiero costituzionalmente garantita, comprese, ovviamente, quelle delle sentinelle in piedi.
Il Viceministro dell'internoFilippo Bubbico.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

famiglia

maternita'