ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06319

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 305 del 08/10/2014
Firmatari
Primo firmatario: DI MAIO LUIGI
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 08/10/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LOMBARDI ROBERTA MOVIMENTO 5 STELLE 08/10/2014
CIPRINI TIZIANA MOVIMENTO 5 STELLE 08/10/2014
BECHIS ELEONORA MOVIMENTO 5 STELLE 08/10/2014
NESCI DALILA MOVIMENTO 5 STELLE 08/10/2014
DIENI FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 08/10/2014
FRUSONE LUCA MOVIMENTO 5 STELLE 08/10/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 08/10/2014
Stato iter:
31/07/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 31/07/2015
BUBBICO FILIPPO VICE MINISTRO - (INTERNO)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 11/12/2014

SOLLECITO IL 18/02/2015

SOLLECITO IL 11/06/2015

RISPOSTA PUBBLICATA IL 31/07/2015

CONCLUSO IL 31/07/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06319
presentato da
DI MAIO Luigi
testo di
Mercoledì 8 ottobre 2014, seduta n. 305

   LUIGI DI MAIO, LOMBARDI, CIPRINI, BECHIS, NESCI, DIENI e FRUSONE. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
   secondo quanto si apprende dalle segnalazioni della Confederazione sindacale autonoma di polizia (d'ora in poi CONSAP), nonché da fonti di stampa, una scena surreale e drammatica si svolge ogni giorno sulla pista dell'aeroporto di Fiumicino nella quale vi sono degli algerini che cercano di entrare clandestinamente in Italia e agenti della polizia di frontiera che li inseguono. Secondo il sindacato di polizia, solo nel mese di settembre ben 35 algerini arrivati dal loro Paese sarebbero riusciti a uscire dallo scalo romano invece di proseguire per Istanbul. La polizia aeroportuale di Fiumicino smentisce seccamente la notizia, emersa durante un'assemblea della stessa polizia, e pur riconoscendo il fenomeno assicura che i 35 di settembre sono stati tutti ripresi, attenuando quindi il timore che attraverso questa via possano infiltrarsi in Italia uomini dello Stato islamico (Isis) per compiere attentati;
   tuttavia, il responsabile nazionale del CONSAP, che per primo aveva lanciato un allarme circa i 35 algerini in fuga, sostiene che «dall'inizio dell'anno sono circa 500 gli algerini arrivati all'aeroporto di Fiumicino e spariti nel nulla. Il fenomeno è ormai consolidato ed è stato segnalato sia al Ministero dell'interno sia alla direzione dello scalo romano». La polizia aeroportuale replica sostenendo che dall'aeroporto Leonardo da Vinci «non sparisce nessuno»;
   secondo quanto si apprende da fonti di stampa, il descritto fenomeno del tentativo di ingresso illegale di cittadini algerini attraverso la frontiera aeroportuale di Roma è ben conosciuto dalle forze di polizia, che lo monitorano da oltre un anno e nei confronti del quale si è già intervenuti, dicono i vertici della polizia di frontiera cercando soluzioni sia diplomatiche che commerciali. Ogni giorno, infatti, con il volo Alitalia Algeri-Roma che atterra alle 14,35 arriverebbero cittadini algerini ufficialmente diretti a Istanbul, in possesso di un visto per la Turchia, che, una volta in transito nell'aeroscalo romano, invece di aspettare la coincidenza per Istanbul, tentano in tutti i modi di scappare, per rimanere clandestinamente in Italia. Secondo alcune segnalazioni, addirittura, per tentare la fuga sulla pista senza essere individuati i fuggiaschi utilizzerebbero gli stessi gilet catarifrangenti del personale di terra dell'aeroporto e sarebbero in corso indagini per capire come se li siano procurati;
   per quanto da fonti di stampa si apprenda che, al momento, secondo l'opinione degli investigatori questi tentativi di fuga – riusciti o meno – sarebbero da addebitarsi ad una nuova frontiera del traffico di vite umane, rimane comunque il terribile sospetto che queste fughe siano organizzate per alimentare gli organici delle organizzazioni terroristiche internazionali che da tempo lanciano proclami minacciosi contro il nostro Paese –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza di quanto esposto e quale sia il suo orientamento in merito, considerata la gravità del fenomeno;
   se il Ministro interrogato non ritenga altamente opportuno rafforzare il controllo sui voli in arrivo da Algeri e da Istanbul;
   quali iniziative di competenza il Ministro intenda porre in essere per verificare le stime del sindacato CONSAP ed, eventualmente, per localizzare chi fosse effettivamente riuscito a fuggire dallo scalo aeroportuale romano. (4-06319)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 31 luglio 2015
nell'allegato B della seduta n. 473
4-06319
presentata da
DI MAIO Luigi

  Risposta. — Con l'interrogazione in esame, l'interrogante pone all'attenzione di questa amministrazione la questione dell'efficienza dei controlli di frontiera all'interno dell'aeroporto di Fiumicino, soprattutto in considerazione dell'alto livello di allarme sociale causato dal terrorismo di matrice islamica e dal fenomeno dei foreign fighters.
  In particolare, chiede chiarimenti in merito a quanto denunciato da un sindacato di polizia, per il quale nel 2014 sarebbero giunti all'aeroporto di Fiumicino almeno 500 cittadini algerini dei quali si sarebbero poi perse le tracce.
  Occorre premettere che i tentativi di entrare illegalmente in Italia sono posti in essere da cittadini algerini di giovane età che giungono all'aeroporto Leonardo da Vinci esclusivamente tramite voli di linea Alitalia provenienti da Algeri o Istanbul (ve ne sono complessivamente dieci al giorno), avendo come apparente destinazione finale del viaggio un Paese extra-Schengen.
  In realtà, approfittando della sosta per l'imbarco sul volo extra-Schengen, i medesimi tentano di dileguarsi attraverso gli espedienti più disparati. La tecnica più utilizzata consiste nell'illecita apertura delle porte di sicurezza delle sale passeggeri che, in quanto tali, sono allarmate ma non possono essere chiuse a chiave. In questo modo gli algerini raggiungono le aree di manovra degli aeromobili, le vie di scorrimento interne del sedime aeroportuale e, infine, la recinzione perimetrale dell'aeroporto, dando luogo a situazioni di estrema pericolosità sotto il profilo della sicurezza aeroportuale e del trasporto aereo.
  Al fine di contrastare efficacemente tale flusso migratorio illegale, la Polizia di frontiera aerea di Fiumicino ha adottato una serie di misure, tra le quali, in particolare, il rafforzamento dei controlli all'interno dell'aerostazione e dei piazzali di manovra e l'individuazione di alcune soluzioni operative condivise con l'Alitalia.
  Contestualmente, in considerazione dell'incisività e della complessità del fenomeno, il Dipartimento della pubblica sicurezza ha inoltrato reiterate, specifiche segnalazioni al Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale e ha parimenti avviato contatti diretti con l'ambasciata algerina in Italia, sollecitando, per gli aspetti di rispettiva competenza, l'adozione di interventi volti a frenare all'origine la partenza dei potenziali migranti.
  Atteso che tali misure non si sono rivelate risolutive, la Polizia di frontiera ha chiesto e ottenuto dalla società Aeroporti di Roma, che gestisce l'aeroporto, l'allestimento di un'apposita sala transiti, funzionante dal 13 ottobre 2014, nella quale vengono ospitati quei cittadini algerini che si ritiene di sottoporre a più approfonditi accertamenti di frontiera, essendo stati considerati, ad una prima valutazione speditiva degli operatori di polizia specializzati, come soggetti a rischio di ingresso irregolare in Italia.
  Alla struttura è stato associato, nella fascia oraria che va dalle sette del mattino a mezzanotte, un servizio di vigilanza che vede l'impiego di un rilevante contingente di personale di polizia.
  Dalla data di costituzione della sala, che è il 13 ottobre 2014 e fino al 31 maggio 2015, i cittadini algerini in transito aeroportuale per Fiumicino e oggetto dei controlli sono stati circa 13.925; di essi circa 4.475 sono stati condotti nella sala per essere poi intervistati da operatori specializzati in forza all'Unità investigativa di frontiera, ai fini dell'accertamento delle motivazioni del viaggio e delle reali destinazioni finali, nonché dell'adozione dei provvedimenti del caso. L'adozione di questa misura di contenimento, tuttora in vigore, ha avuto come effetto il quasi totale azzeramento del fenomeno.
  Dai dati emerge che i passeggeri algerini resisi irreperibili dalla costituzione della sala transiti sono stati solo 9, a fronte dei 246 casi di irreperibilità registrati nel corso nel 2014, fino al 12 ottobre di tale anno.
  Come si vede, si tratta di risultati importanti, ottenuti grazie al lavoro svolto quotidianamente sul posto dagli operatori della Polizia di frontiera, in sinergia con il personale del dispositivo di sicurezza aeroportuale, composto da unità della Polizia di Stato, dell'Arma dei carabinieri e della Guardia di finanza, e con il contingente di rinforzo che quotidianamente il dipartimento della pubblica sicurezza invia presso lo scalo romano.
  Si rappresenta inoltre che, contestualmente, la Polizia di frontiera sta collaborando con l'autorità giudiziaria, segnatamente con la procura della Repubblica di Civitavecchia, fornendo un aggiornato quadro informativo sulla problematica in esame e sulle misure messe in campo per contrastarne l'evoluzione.
  Per quanto attiene l'identità, il numero e la nazionalità dei passeggeri resisi irreperibili, si rappresenta che i cittadini algerini che viaggiano sulle linee della compagnia Alitalia sono tutti titolari di un valido documento di viaggio e dispongono della necessaria documentazione in grado di giustificare il loro transito nello scalo romano, mentre non è necessario, secondo le attuali normative comunitarie, che siano forniti di uno specifico visto di transito aeroportuale. I loro dati personali, in quanto inseriti nelle liste passeggeri, vengono immediatamente resi disponibili dall'Alitalia ed utilizzati dagli operatori di frontiera preposti agli specifici controlli.
  Pertanto, nel caso in cui i passeggeri algerini si allontanino arbitrariamente dall'aerostazione, la Polizia di frontiera ha sempre contezza della loro identità e del loro numero.
  Si assicura, in ogni caso, che il transito surrettizio dei passeggeri algerini per l'aeroporto Leonardo da Vinci continuerà ad essere oggetto di controlli intensivi da parte della Polizia di frontiera, in un'ottica che è, al contempo, di contrasto dell'immigrazione irregolare e di prevenzione del rischio di infiltrazioni terroristiche.
Il Viceministro dell'internoFilippo Bubbico.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

confederazione sindacale

aeroporto

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