ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06047

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 292 del 17/09/2014
Firmatari
Primo firmatario: MOLTENI NICOLA
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE
Data firma: 17/09/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GRIMOLDI PAOLO LEGA NORD E AUTONOMIE 17/09/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 17/09/2014
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06047
presentato da
MOLTENI Nicola
testo di
Mercoledì 17 settembre 2014, seduta n. 292

   MOLTENI e GRIMOLDI. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   in risposta all'atteggiamento dell'Unione europea sulla questione ucraina, il Governo di Mosca ha deliberato lo stop prima delle importazioni dei prodotti agroalimentari e poi del tessile, da quei Paesi che hanno voluto o appoggiato le sanzioni alla Russia;
   in un momento nel quale il mercato interno è fermo, Paesi come la Russia sono diventati strategici per le imprese italiane. L'embargo è un colpo durissimo per il nostro made in Italy, che per il nostro Paese è un valore aggiunto fondamentale;
   secondo i dati diffusi dalla Commissione europea l’export nel 2013 dei 28 paesi dell'Unione verso la Russia è stato di oltre 117 miliardi di euro dei quali 10,4 miliardi di export italiano nel solo 2013, facendo del nostro Paese il secondo partner commerciale della Russia dopo la Germania;
   si paventa il rischio che la lista dei prodotti embargati sia destinata ad allargarsi andando a colpire molti settori del comparto industriale italiano che sull’export verso la Russia basano gran parte del loro mercato;
   la conseguenza del timore che altri settori strategici per le nostre produzioni possano essere colpiti dall'embargo da parte della Russia crea delle ripercussioni su altri settori non ancora direttamente colpiti dalle risoluzioni del Governo russo. Uno di questi, ad esempio, è il settore del legno-arredo;
   ai danni diretti per il Made in Italy si devono aggiungere quindi anche quelli «indiretti» che potrebbero essere anche più devastanti di quelli diretti. I danni potrebbero essere aggravati dal rischio di non riuscire a riprendere, finito l'embargo, il mercato russo una volta che i nostri prodotti sono stati sostituiti da quelli provenienti da altri Paesi — sembra che il governo russo sia intenzionato a stringere nuovi accordi commerciali di scambio con i Paesi estranei al confronto Russia-Occidente — con relativi contraccolpi per il futuro delle nostre imprese e per tutto l'indotto;
   si stima che i danni subiti dall'embargo ammonterebbero a circa 100 milioni per il settore agroalimentare — cifra che somma le ricadute su produttori, trasformatori e esportatori — mentre il danno potenziale totale aggiungendo i settori della moda e dell'arredamento potrebbe arrivare a oltre 9 miliardi;
   il 6,9 per cento delle esportazioni del settore del legno-arredo è diretto in Russia per un valore totale di 291 milioni di euro nei soli primi mesi del 2014;
   il settore del mobile della Brianza comasca e monzese, in particolare, comincia a subire ricadute preoccupanti per l'evolversi del conflitto economico-politico con la Russia, come ritardo nei pagamenti di fatture di prodotti già consegnati, rallentamento nei trasferimenti bancari oltre alle difficoltà burocratiche per richiedere i documenti e certificazioni dalle banche, ordini che vengono sospesi e sono a rischio anche le presenze alle fiere;
   il clima di incertezza dei rapporti con la Russia porta all'effetto di scoraggiare gli operatori e i potenziali clienti che si vedono indecisi nel fare investimenti, campionature, ordini oppure di programmare fiere con il pericolo che poi i prodotti italiani potrebbero essere embargati –:
   se sia a conoscenza di quali potrebbero essere i prossimi comparti che rischiano di essere interessati dall'embargo da parte della Russia e come intenda intervenire per prevenire eventuali ulteriori danni;
   se non ritenga opportuno intervenire presso le competenti autorità europee affinché sia messa in atto una incisiva attività diplomatica mirante a trovare i giusti compromessi per superare l'attuale e i futuri embarghi che rischiano di compromettere in maniera irreversibile i rapporti con uno dei maggiori partner commerciali per le nostre imprese. (4-06047)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

relazione commerciale

sanzione internazionale

scambio per paese