ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05928

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 285 del 08/09/2014
Firmatari
Primo firmatario: REALACCI ERMETE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 08/09/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
COVELLO STEFANIA PARTITO DEMOCRATICO 08/09/2014
OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO PARTITO DEMOCRATICO 08/09/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 08/09/2014
Stato iter:
22/12/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 22/12/2015
BUBBICO FILIPPO VICE MINISTRO - (INTERNO)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 03/10/2014

SOLLECITO IL 05/11/2014

SOLLECITO IL 05/12/2014

SOLLECITO IL 08/01/2015

SOLLECITO IL 02/02/2015

SOLLECITO IL 05/03/2015

SOLLECITO IL 01/04/2015

SOLLECITO IL 05/05/2015

SOLLECITO IL 11/06/2015

SOLLECITO IL 09/07/2015

SOLLECITO IL 03/08/2015

SOLLECITO IL 07/09/2015

SOLLECITO IL 01/10/2015

SOLLECITO IL 02/11/2015

SOLLECITO IL 01/12/2015

RISPOSTA PUBBLICATA IL 22/12/2015

CONCLUSO IL 22/12/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05928
presentato da
REALACCI Ermete
testo di
Lunedì 8 settembre 2014, seduta n. 285

   REALACCI, COVELLO e OLIVERIO. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   come si evince da recenti agenzie di stampa, da numerosi comunicati di alcuni blog internet, dal sito del gruppo cooperativo «GOEL» e dalla ferma condanna del movimento per la legalità «Ammazzateci Tutti», i gestori de «A lanterna» di Monasterace (RC) sono stati vittime di un ennesimo atto criminale ed intimidatorio con il tentativo di incendio perpetrato ai loro danni, la notte del 3 settembre scorso;
   il sopraddetto tentativo incendio risulta di chiara matrice natura dolosa e intende evidentemente minare e fiaccare con i danni e la paura l'impegno e i sacrifici di coloro i quali hanno costruito, in un territorio con grandi potenzialità naturali, economiche e turistiche, ma ad altissima infiltrazione mafiosa della ’ndrangheta, come l'area Jonica nella provincia di Reggio Calabria, una struttura agroturistica biologica di altissima qualità;
   la missione del consorzio GOEL, di cui fa parte «A Lanterna», come si legge dal sito di tutti gli appartenenti al gruppo cooperativo, si prefigge peraltro il «cambiamento della Locride e della Calabria nell'affermazione piena della libertà, della democrazia, della sussidiarietà, della giustizia sociale ed economica, del rispetto dei diritti delle persone e fasce sociali più deboli e marginali, del bene comune delle comunità locali e dei territori»;
   tutte le realtà caratterizzate afferenti al gruppo cooperativo GOEL BIO, oltre ad essere state colpite da altri atti intimidatori, sono caratterizzate dalla scelta di un modello di sviluppo sostenibile, legato alla Locride e rispettoso del lavoro e della legalità, con tutti i lavoratori regolarmente assunti –:
   quali iniziative urgentissime intenda mettere in campo il Ministro dell'interno per rafforzare il controllo del territorio della Locride affinché dette intimidazioni non abbiano più a verificarsi e affinché il rilancio legale e sostenibile di quel territorio non venga minacciato dalla criminalità mafiosa. (4-05928)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 22 dicembre 2015
nell'allegato B della seduta n. 542
4-05928
presentata da
REALACCI Ermete

  Risposta. — In relazione ai fatti riferiti dall'interrogante, si rappresenta che la società «A lanterna di Annalisa Fiorenza Sas», è un'azienda agricola con annessa una struttura di ristorazione, la locanda «Cocintum», esercente attività di agriturismo, silvicoltura e allevamento. La sua sede legale si trova a Guardiavalle, in provincia di Catanzaro, mentre la sede operativa è a Monasterace.
  L'azienda è socia della «Goel Bio», una cooperativa sociale agricola che raccoglie molti produttori della Locride e della Piana di Gioia Tauro. Il raggruppamento, promosso dal Vescovo pro-tempore di Locri-Gerace, è stato costituito nel 2003 con l'obiettivo di contribuire allo sviluppo del territorio della Locride attraverso lo strumento dell'impresa sociale.
  Nel corso degli ultimi anni, la società «A lanterna» è stata oggetto di una serie di intimidazioni: il 9 agosto 2009 due sue distinte aree adibite a terreno agricolo sono state date alle fiamme; il 3 giugno 2010 sono stati rinvenuti davanti al portone della locanda un accendino e una bottiglia contenente benzina; nel settembre del 2011 è stata incendiata una vasca di irrigazione in contrada San Bernardo. E, ancora, il 23 gennaio 2012 e il 23 maggio 2013 sono stati incendiati, rispettivamente, il tetto di due miniappartamenti dell'agriturismo in località Cuturi e due botti ornamentali. Infine, il 3 settembre 2014 è stato dato fuoco ad alcune cassette di plastica poste all'esterno della locanda.
  Tali episodi sono stati più volte oggetto di esame nel corso delle riunioni del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, a conclusione delle quali – sulla base delle valutazioni formulate – sono state adottate adeguate misure di sicurezza.
  Attualmente, i crimini riferiti sono ancora oggetto di approfondite indagini, coordinate dalla competente autorità giudiziaria, e di attività informativa anche a carattere fiduciario, in modo tale da poter approfondire eventuali interessamenti della criminalità organizzata.
  Si assicura in ogni caso che le Forze dell'ordine continueranno, con la professionalità che le contraddistingue, la loro attività investigativa per contrastare tali fenomeni e adeguare tempestivamente i meccanismi di prevenzione in atto.
  Più in generale, per quanto riguarda il territorio della Locride, si comunica che lo stesso continua ad essere al centro di attente pianificazioni operative, regolarmente vagliate in sede di Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, allargato anche alla partecipazione del procuratore della Repubblica del locale tribunale titolare della direzione distrettuale antimafia e del procuratore della Repubblica di Locri.
  Nel corso degli incontri di tale organismo, sulla base delle linee guida impartite dalla direttiva del Ministero dell'interno del 23 aprile 2014 denominata «Focus ’ndrangheta-Piano d'azione nazionale e transnazionale», sono stati rafforzati e rimodulati i servizi di prevenzione e controllo del territorio, improntandoli alla massima visibilità e prevedendo il potenziamento delle attività infoinvestigative sull'intera area.
  Nel corso della Conferenza regionale delle autorità di pubblica sicurezza tenutasi il 24 giugno 2015 è stato, inoltre, perfezionato il sistema di governance della sicurezza, grazie a un'azione di maggior condivisione dei criteri metodologici d'intervento e all'individuazione di nuovi e più stringenti obiettivi strategici delle attività di prevenzione e contrasto.
  Il tutto, ovviamente, tenendo conto delle peculiarità del fenomeno ’ndranghetistico, della pervasività sul territorio delle «cosche» criminali e, soprattutto, del capillare rapporto che le lega al tessuto sociale, economico e produttivo della realtà locale, con ramificazioni anche regionali, nazionali e internazionali.
  Per quanto concerne i dispositivi di polizia che operano nella Locride, si menzionano i commissariati di pubblica sicurezza di Siderno e Bovalino, i quali si avvalgono anche del sistematico impiego di equipaggi in forza al Reparto prevenzione crimine di Siderno che implementano quotidianamente i servizi posti in essere con circa sei autopattuglie.
  Sempre nell'ambito del citato piano «Focus ’Ndrangheta», è anche previsto che le attività della polizia di Stato vadano ad integrarsi con quelle della capitaneria di porto, della polizia provinciale e delle polizie locali. In tal modo, attraverso una condivisa e rinnovata presenza dello Stato sul territorio, le indagini possono contemplare un raggio d'azione capace di includere non solo in Calabria, ma anche il resto del territorio nazionale e quello internazionale.
  Per il profilo specificamente investigativo e di lotta al crimine organizzato infine – a ulteriore riprova dell'attenzione riservata anche a livello centrale nei confronti della provincia reggina – si informa che, in attuazione del decreto del Capo della polizia del 10 luglio 2014, sono state istituite presso i commissariati di Siderno e Gioia Tauro due unità distaccate della sezione criminalità organizzata della squadra mobile di Reggio Calabria, composte ciascuna da 20 unità.
  I risultati ottenuti grazie a tale impegno testimoniano in modo significativo l'efficacia dell'azione svolta dalle forze di polizia su tutto il territorio provinciale. A un anno dall'avvio delle pianificazioni operative derivanti dalla citata direttiva del Ministero dell'interno, nel periodo cioè compreso tra maggio 2014 e giugno 2015, sono state infatti controllate 338.217 persone e, tra queste, 2.969 sono state deferite all'autorità giudiziaria in stato di libertà. Sono stati inoltre arrestati in flagranza di reato 461 individui ed effettuati 87.074 controlli domiciliari e 10.112 perquisizioni sul posto. A ciò si aggiungono infine 675 sequestri penali, 1.992 sequestri amministrativi, 2.608 sanzioni amministrative elevate, 211.498 veicoli controllati e 49.171 violazioni accertate al codice della strada.
  Si assicura che le autorità provinciali di pubblica sicurezza continueranno a seguire con la massima attenzione la situazione della sicurezza pubblica nella Locride e più in generale nella provincia di Reggio Calabria, attraverso una costante azione di monitoraggio e la predisposizione di adeguate misure di vigilanza e di controllo del territorio.
Il Viceministro dell'internoFilippo Bubbico.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

mafia

delitto contro la persona

incendio