ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05610

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 268 del 21/07/2014
Firmatari
Primo firmatario: BECHIS ELEONORA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 21/07/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
IANNUZZI CRISTIAN MOVIMENTO 5 STELLE 21/07/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 21/07/2014
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05610
presentato da
BECHIS Eleonora
testo di
Lunedì 21 luglio 2014, seduta n. 268

   BECHIS e CRISTIAN IANNUZZI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   Sapa Spa è diventata leader mondiale, della produzione di estrusi in alluminio a seguito della fusione dei due grandi gruppi mondiali del settore, Norsk Hydro e Sapa Group, in una joint venture con il 50 per cento di proprietà ciascuno, seguito di un processo di acquisizione iniziato a ottobre 2012 e formalmente concluso a settembre 2013, dopo l'approvazione delle autorità mondiali per l'antitrust. L'operazione ha coinvolto in Italia, oltre allo stabilimento di Fossanova (Latina), i siti produttivi di Feltre (BL), Omago (Mb), Atessa (Ch) e, fino al mese di giugno; quello di Bolzano, stabilimento venduto ad una società di investimenti del Gruppo Almax Invest, nei quali sono coinvolti oltre 600 dipendenti;
   nel marzo 2014 Sapa Spa chiude la linea di produzione «presa 2000» nello stabilimento di Feltre, successivamente, nel mese di aprile, vende lo stabilimento di Bolzano e, da ultimo, il 5 maggio 2014, Sapa Profilati Srl di Fossanova comunica alle organizzazioni sindacali e alle rappresentanze sindacali unitarie aziendale il licenziamento collettivo di 136 dipendenti;
   il 9 luglio i lavoratori dello stabilimento di Fossanova convocano un presidio permanente, tuttora attivo, al fine di preservare i beni materiali ed immateriali, ad oggi esistenti nel predetto sito, da atti vandalici e tentativi di «traslochi» più o meno forzosi;
   i lavoratori, riuniti in assemblea permanente, denunciano in una nota stampa quanto segue:
   «Attualmente gli impianti sono alimentati e non sono assolutamente tenuti sotto controllo pertanto è necessario eliminare le fonti di energia per evitare eventuali malfunzionamenti, in particolare:
    si richiede di interrompere la fornitura di gas naturale all'interno dello stabilimento, in quanto il 4 luglio, secondo procedura a fine turno e prima di ogni fine settimana, in virtù di riaccendere le macchine il lunedì mattina, le linee del gas sono state lasciate accese. Esiste l'eventualità, durante un fermo prolungato e non controllato, che una perdita di gas possa creare le condizioni tali da poter provocare anche un'esplosione;
    si rinnova la richiesta di spegnere i forni delle matrici il cui riscaldamento è vero che è effettuato tramite energia elettrica e senza l'utilizzo di gas naturale ma, la temperatura che hanno attualmente non è di 25°C come indicato dall'azienda (e a tal proposito speriamo vivamente si tratti di un semplice errore di digitazione/stampa). I responsabili dello stabilimento di Fossanova hanno infatti provveduto ad abbassare la temperatura sotto i livelli di 250°C come da procedura;
   l'impianto di ossidazione è composto da vasche contenenti sostanze chimiche, come l'acido solforico, soda ed altri additivi. Eventuali esalazioni di tali sostanze devono essere convogliate nell'impianto di abbattimento inquinanti (attualmente spento) onde evitare emissioni in atmosfera che possano danneggiare l'ambiente. In condizioni di fermo prolungato è da valutare la necessità di svuotare la vasca dell'acido solforico e quella della soda;
    per ciò che riguarda infine la fornitura di acqua potabile e le condizioni generali dei lavoratori in assemblea permanente, si vuole precisare che dai rubinetti dei bagni esce acqua per uso industriale, non potabile, proveniente dai pozzi;
    l'unica fonte di acqua potabile è fornita dai beverini. Sembra a questo punto opportuno ribadire che l'acqua potabile è un bene necessario e il fatto che ci venga negato anche solo per cucinare e per lavare le stoviglie è una dimostrazione ulteriore dell'arroganza e della meschinità di questa multinazionale senza scrupoli;
    è vero che la raccolta dei rifiuti sta proseguendo regolarmente ma ciò grazie all'impegno del comune di Pontinia, che ci ha sempre fornito il servizio della nettezza urbana e che in questa fase non ha assolutamente avuto intese con l'azienda;
    avendo, noi, a cuore l'ambiente in cui viviamo, vi comunichiamo inoltre, che l'azienda ha l'obbligo di depurare l'acqua della falda, e di effettuare controlli ogni 15 giorni, emungendo la stessa acqua e trattandola nell'impianto di depurazione. Ciò non sta avvenendo in quanto l'impianto è fermo;
    si vuole inoltre ribadire che l'unica intenzione dei lavoratori non è quella di portare avanti inutili e sterili polemiche con il management aziendale ma è bensì quella di voler mettere a conoscenza dell'intera collettività e dell'opinione pubblica la gravità non solo dell'impatto sociale causato dall'eventuale chiusura del sito di Fossanova ma anche, a questo punto, delle conseguenze dal punto di vista ambientale e igienico, visto la mancata presa di responsabilità da parte dell'azienda»;
   lo stabilimento Sapa di Fossanova è un'azienda sana, ha un'esperienza consolidata, di oltre quaranta anni, nella lavorazione dell'alluminio; possiede impianti all'avanguardia, unici in Italia, e detiene un significativo portafoglio clienti che potrebbe essere costretto a rivolgersi all'estero per ottenere i profilati di alluminio; in ogni caso sarebbe auspicabile che l'eventuale dismissione dello stabilimento sia subordinata a una totale bonifica del sito a carico della capofila della holding del gruppo SAPA –:
   se i Ministri interrogati siano a conoscenza di quanto esposto in premessa;
   se il Ministro del lavoro e delle politiche sociali intenda, nell'ambito delle proprie competenze ed anche attraverso iniziative ispettive verificare urgentemente i fatti esposti in premessa, al fine di garantire il massimo della tutela dei lavoratori della SAPA PROFILI Srl nonché di verificare l'osservanza delle norme in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro;
   se il Ministro del lavoro e delle politiche sociali intenda, per quanto di competenza, porre in essere ogni iniziativa di tutela in favore dei lavoratori della SAPA PROFILI Srl anche attraverso l'apertura di tavoli di concertazione volti ad assicurare la salvaguardia dei livelli occupazionali;
   se il Ministro dello sviluppo economico intenda, per quanto di competenza, porre in essere ogni iniziativa volta a salvaguardare la produttività dello stabilimento di Fossanova il quale, alla luce delle descritte caratteristiche di eccellenza, possiede una rilevanza strategica per l'economia dell'intero paese;
   se il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, in ragione del rischio di grave danno ambientale connesso alla chiusura dello stabilimento e alla conseguente mancata verifica dello stato di contaminazione delle acque emunte così come della raccolta e della gestione dei rifiuti, anche liquidi, non intenda disporre un sopralluogo ed una verifica da parte del comando carabinieri tutela ambiente (C.C.T.A.), nelle aree in questione così come previsto dall'articolo 195, comma 5, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152. (4-05610)

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

DL 2006 0152

EUROVOC :

gestione dei rifiuti

protezione dell'ambiente

diritto del lavoro

stabilimento

acqua potabile

cessazione d'attivita'

prestazione di servizi

risorse idriche