ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05458

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 260 del 09/07/2014
Firmatari
Primo firmatario: MARTINO ANTONIO
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 09/07/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 09/07/2014
Stato iter:
31/10/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 31/10/2014
BORLETTI DELL'ACQUA ILARIA CARLA ANNA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI, ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 31/10/2014

CONCLUSO IL 31/10/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05458
presentato da
MARTINO Antonio
testo di
Mercoledì 9 luglio 2014, seduta n. 260

   ANTONIO MARTINO. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
   la Fondazione «Centro di Studi Alfieriani», con sede in Asti, sta attraversando una fase di difficoltà economica a causa del venir meno, o della considerevole riduzione, dei contributi precedentemente versati da enti quali la provincia di Asti, il comune di Asti, la regione Piemonte e lo stesso Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo;
   a tale grave problematica si è recentemente sommato un altro fattore di crisi, che consiste, a quanto consta all'interrogante, nel più volte ipotizzato ridimensionamento della figura e della retribuzione della direttrice della stessa Fondazione, dottoressa Carla Forno, unica dipendente della stessa;
   un tale ridimensionamento non solo non avrebbe nulla della razionalizzazione che spesso si auspica (trattandosi di una realtà culturale articolata, dalle grandi potenzialità a livello nazionale e internazionale, già sacrificata con un unico dipendente-direttore tuttofare), ma rischierebbe di paralizzare l'attività della Fondazione «Centro di Studi Alfieriani», proprio alla vigilia della riapertura al pubblico del Palazzo Alfieri di Asti dopo circa un ventennio di chiusura;
   tali ipotesi comporterebbero che il Centro di studi alfieriani non possa più disporre, di fatto, di un direttore, di un conservatore dei beni del museo, dei volumi della biblioteca (in consultazione e antiquaria), delle carte dell'archivio alfieriano, che, con quelle della Laurenziana di Firenze e con la Biblioteca di Montpellier, è uno dei tre grandi centri di conservazione delle carte alfieriane;
   la dottoressa Carla Forno, direttrice da circa trent'anni del Centro Alfieriano, è una alfierista nota a livello internazionale, che ha all'attivo una ricca produzione di saggi ed ha tenuto conferenze e convegni su Vittorio Alfieri in tutta Italia e in diverse parti del mondo;
   la stessa, per la sua professionalità, è stata insignita dell'onorificenza di Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana personalmente dal Presidente Ciampi;
   illustri docenti universitari italiani e stranieri (fra i quali il professore Vincenzo Placella ordinario dell'Università «L'Orientale» di Napoli; la professoressa Francesca Fedi, Università di Pisa; il professore Giorgio Baroni già ordinario dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano; il professore Sebastiano Martelli ordinario di lingua e letteratura italiana Università di Salerno; la professoressa Maria Teresa Giaveri, ordinario letteratura comparata università di Torino; il professore Roberto Mercuri, ordinario di letteratura italiana, Università «Sapienza» di Roma; il professore Bartolo Anglani, ordinario di letterature comparate presso l'università di Bari e ora docente di letteratura italiana presso la stessa Università; il professore Renzo Rabboni, ordinario di letteratura italiana, dipartimento di studi umanistici università degli studi di Udine; il professore Costantino Nicas, università di Napoli «L'Orientale»; il dottore Roberto Ubbidiente, Humboldt-Universität zu Berlin, Institut für Romanistik; il professore Yasuhiro Saito professore emerito dell'università di Kyoto; la professoressa Stefania Buccini, professor of Italian, University of Wisconsin-Madison; la professoressa Anthi Nicas Università Kapodistriaka di Atene) in data 3 marzo 2014 hanno rivolto un appello alle più alte cariche dello Stato a tutela della Fondazione «Centro di Studi Alfieriani» e della sua direttrice, che ne è l'anima e la memoria storica, auspicando fortemente, in particolare, che la dottoressa Forno possa continuare nel suo fondamentale ruolo –:
   se sia al corrente di tale grave situazione in cui versa la Fondazione «Centro di Studi Alfieriani» e – in caso affermativo – se non ritenga opportuno e urgente ogni intervento di competenza finalizzato:
    a) a garantire alla Fondazione «Centro di Studi Alfieriani» risorse economiche adeguate alla grandezza del personaggio che la stessa è chiamata ad illustrare; 
    b) a scongiurare qualsiasi iniziativa che penalizzi l'unica vera professionalità alfieriana presente all'interno della Fondazione, tanto da compromettere l'operatività della stessa. (4-05458)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 31 ottobre 2014
nell'allegato B della seduta n. 322
4-05458
presentata da
MARTINO Antonio

  Risposta. — Si fa riferimento all'interrogazione parlamentare in esame con la quale l'interrogante chiede se il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo sia al corrente della grave situazione in cui versa la fondazione «Centro nazionale di studi alfieriani» e, in caso affermativo, se non ritenga opportuno e urgente ogni intervento di competenza finalizzato a garantire alla fondazione risorse adeguate alla grandezza del personaggio che la stessa è chiamata a illustrare e a scongiurare qualsiasi iniziativa che penalizzi l'unica vera professionalità alfieriana presente all'interno della fondazione, tanto da compromettere l'operatività della stessa.
  Al riguardo, si rappresenta quanto segue.
  Il Centro nazionale di studi alfieriani, ora fondazione «Centro di Studi Alfieriani» in virtù della privatizzazione, attuata ai sensi del decreto legislativo n. 419 del 1999, fondato nel 1937, ha assolto, secondo i compiti statutari previsti dalla legge istitutiva, il compito di promuovere e coordinare gli studi e le ricerche intorno alla vita e alle opere di Vittorio Alfieri, mediante «la raccolta e la conservazione, nella casa di Alfieri, di autografi, libri e cimeli, in essa istituendo un'apposita biblioteca e una sala iconografica», promuovendo «l'edizione critica nazionale delle opere del Poeta» e «la pubblicazione di monografie critiche», «la pubblica rappresentazione delle sue opere drammatiche e l'opportuna promozione di altre manifestazioni celebrative», «l'apertura al pubblico della casa d'Alfieri dotata di materiale divulgativo». Soci fondatori sono la regione Piemonte, il comune e la provincia di Asti. La fondazione ha sede in Palazzo Alfieri, di proprietà del comune, da circa 10 anni interessato da lavori di restauro e di riallestimento.
  L'ente, dal 1951 al 1954, ha curato l'Edizione nazionale delle opere di Alfieri, provvedendo ora alla bibliografia della critica e delle opere alfieriane, e pubblica la rivista «Annali Alfieriani» e la collana «Studi e documenti».
  Il centro ha costantemente beneficiato del contributo di questo Ministero in quanto presente, dal 1980 al 2011, nella tabella triennale delle istituzioni culturali, ammesse al contributo ordinario dello Stato ai sensi dell'articolo 1 della legge 534 del 1996. La commissione incaricata di valutare le istanze di ammissione al beneficio tabellare, per il triennio 2012-2014, ha ritenuto, invece, che la chiusura di casa Alfieri per un così lungo lasso di tempo, con conseguente mancata fruibilità della biblioteca e dell'archivio, il protrarsi delle difficoltà economiche dell'istituto, dovute soprattutto al venir meno del contributo della provincia di Asti, nonché la riduzione dell'attività editoriale non consentissero l'ammissione dell'ente al finanziamento pubblico.
  La fondazione ha, tuttavia, presentato domanda di ammissione al contributo mediante inserimento nella tabella valida per il triennio 2015-2017, la cui adozione avverrà con decreto del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, a seguito di una complessa procedura concorsuale che prevede il coinvolgimento e il giudizio di numerosi soggetti.
  Va poi ricordato che questo Ministero sostiene, ai sensi di legge, con appositi finanziamenti – pur di modesto ammontare – specifici progetti e attività di riconosciuta rilevanza culturale proposti da istituti. Si assicura quindi che eventuali proposte avanzate dalla fondazione saranno esaminate con la dovuta attenzione.
  Per quanto riguarda infine l'esigenza, rilevata dall'interrogante, di scongiurare qualsiasi iniziativa che penalizzi l'attuale direttrice della fondazione, pur condividendo la necessità di assicurare al centro professionalità adeguate agli obiettivi culturali che l'ente stesso si prefigge, si fa presente che tale problematica esula dalle competenze del ministero, atteso che, ai sensi dell'articolo 16 del vigente statuto, l'incarico di direttore viene deliberato dal consiglio direttivo della fondazione.
Il Sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali e il turismoIlaria Carla Anna Borletti dell'Acqua.

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

ASTI - Prov,PIEMONTE

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