ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05450

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 260 del 09/07/2014
Firmatari
Primo firmatario: MOSCATT ANTONINO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 09/07/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 09/07/2014
Stato iter:
13/01/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 13/01/2015
LUPI MAURIZIO MINISTRO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 13/01/2015

CONCLUSO IL 13/01/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05450
presentato da
MOSCATT Antonino
testo di
Mercoledì 9 luglio 2014, seduta n. 260

   MOSCATT. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
   nella giornata del 7 luglio 2014 si è verificato il cedimento strutturale del viadotto nella strada statale 626 nei pressi di Ravanusa (Agrigento);
   tale cedimento strutturale nell'immediatezza ha provocato almeno sei feriti e sarà sicuramente causa di disagi inverosimili per la circolazione stradale;
   tale cedimento è l'ultimo di una serie di crolli stradali che testimoniano in maniera chiara e palese quanto fragile sia il sistema infrastrutturale siciliano ed, in particolare, quello della provincia di Agrigento;
   più volte si è chiesto al Governo di intervenire in maniera urgente per la messa in sicurezza del sistema viario di effettuare seri investimenti per riorganizzare e potenziare le infrastrutture del territorio;
    malgrado gli sforzi messi in atto dagli organi di competenza in Sicilia, senza le dovute risorse, risulta impossibile svolgere attività ordinaria e straordinaria di controllo e manutenzione dell'impianto stradale –:
    quali provvedimenti immediati si intendano porre in essere al fine di garantire l'immediato ripristino del viadotto ed evitare disagi alle popolazioni residenti;
   se non ritenga utile assumere iniziative per stanziare ulteriori fondi al fine di garantire all'ANAS Sicilia le risorse necessarie per svolgere, in maniera sistemica, attività di controllo e manutenzione ordinaria;
   se non ritenga necessario assumere iniziative per porre in essere un sistema di investimenti utile a riqualificare, riorganizzare e potenziare, per quanto di competenza, il sistema viario della Sicilia ed, in particolar modo, quello della provincia di Agrigento. (4-05450)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 13 gennaio 2015
nell'allegato B della seduta n. 361
4-05450
presentata da
MOSCATT Antonino

  Risposta. — In riferimento all'interrogazione parlamentare in esame, relativa al crollo del viadotto Petrulla, si forniscono i seguenti elementi di risposta.
  Questo Dicastero, già l'8 luglio 2014, ha richiesto alla società Anas una relazione tecnica sulle cause dell'accaduto, chiedendo altresì di valutare la necessità di eseguire una verifica puntuale, sia di tipo documentale che ispettivo, prioritariamente nel compartimento per la Sicilia, su altri viadotti che per tipologia costruttiva, periodo di realizzazione, caratteristiche degli elementi prefabbricati, ecc., risultassero simili al viadotto oggetto del crollo e quindi potenzialmente a rischio.
  Al riguardo, la predetta Anas ha riferito quanto segue.
  Il giorno 7 luglio 2014, alle ore 11,25 circa, si è verificato il cedimento di una campata del viadotto Petrulla, al chilometro 4+500 della strada statale 626 dir. Licata – Braemi, tra i comuni di Licata e Braemi, in provincia di Agrigento. L'opera, costruita alla fine degli anni settanta, è costituita da 12 campate, con una lunghezza complessiva di 492 metri.
  L'Anas, non appena ricevuta notizia dell'evento, ha prontamente inviato sul posto il proprio personale tecnico che, svolte le prime verifiche, ha ipotizzato quale possibile causa del cedimento strutturale del ponte, la rottura delle travi in cemento armato precompresso di sostegno all'impalcato. Si evidenzia che, sino al citato episodio, nessun segnale premonitore si era verificato sul viadotto, tale da evidenziare eventuali pericoli di instabilità dello stesso, neanche durante i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria effettuati sull'opera d'arte (adeguamento delle barriere di sicurezza, sostituzione dei giunti di dilatazione etc..).
  L'Anas ha, quindi, nominato una commissione tecnica (presieduta dal professore Paolo Petrangeli, docente della facoltà di ingegneria dell'Università di Roma Sapienza, esperto in ponti e grandi infrastrutture) che il 10 luglio, dopo aver ottenuto l'autorizzazione dalle autorità di Polizia giudiziaria, ha eseguito un primo sopralluogo sul viadotto, necessario per esaminare le travi collassate e ispezionare tutte le altre campate; sono state, altresì, avviate tutte le attività utili al ripristino della viabilità sul ponte Petrulla.
  Analoghi sopralluoghi sono stati immediatamente effettuati anche sugli altri otto viadotti situati lungo la statale 626, aventi caratteristiche costruttive simili a quelle del ponte Petrulla, per verificare la sussistenza di eventuali difetti strutturali.
  Contestualmente, d'intesa con la Polizia stradale, gli enti locali e con il coordinamento della prefettura di Agrigento, sono stati individuati i percorsi alternativi per consentire la mobilità nell'area interessata dall'evento.
  L'azione dell'Anas si è, quindi, concentrata sugli interventi di ripristino del tracciato della strada statale 123, da utilizzare quale collegamento alternativo alla strada statale 626 dir, con tempi di percorrenza leggermente superiori.
  Il 25 luglio 2014 è stata aperta al transito la strada statale 123 «di Licata» (che costituisce, appunto, il più breve percorso alternativo alla strada statale 626 tra le località di Ravanusa e Licata); la strada è stata resa percorribile, con il solo divieto temporaneo di circolazione per i mezzi pesanti.
  Nel contempo, sono stati definiti gli ulteriori interventi necessari per il completo riutilizzo dell'arteria alternativa che riguardano la manutenzione straordinaria relativa al ripristino delle pavimentazioni, delle barriere di sicurezza, il rifacimento della segnaletica e il consolidamento di un versante in frana, causa della attuale parziale chiusura della strada.
  I lavori sono iniziati il 15 settembre con ultimazione prevista per il corrente mese.
  Circa la strada statale 626 dir, essa risulta chiusa al traffico dal chilometro 0,00 al 8,800 mentre per la restante parte, a seguito delle verifiche eseguite, Anas ha ritenuto di imporre la sola limitazione del divieto di transito ai mezzi pesanti tra il chilometro 16,300 ed il chilometro 19,300.
  Inoltre, a seguito degli accertamenti effettuati dalla citata commissione tecnica, si è appurato che la causa del cedimento dell'impalcato è da addebitarsi alla corrosione dei cavi di precompressione posti all'interno delle travi. Il fenomeno corrosivo, assolutamente invisibile alle ispezioni esterne eseguite, ha determinato una progressiva perdita di capacità portante delle travi sino al raggiungimento del collasso della struttura.
  Anche se in data 18 settembre il direttore regionale Anas per la Sicilia ne ha chiesto il dissequestro o in subordine la possibilità di accesso all'opera per l'esecuzione di verifiche tecniche, ad oggi il viadotto Petrulla rimane sotto sequestro giudiziario sino a quando i consulenti tecnici, nominati dalla procura della Repubblica di Agrigento, non avranno concluso l'attività di competenza.
  Anas ha già predisposto il progetto per la ricostruzione della campata crollata e per il risanamento delle restanti, per un importo di circa 3/4 milioni di euro che potrà essere meglio precisato solo a seguito dell'esito delle necessarie prove.
  Gli accertamenti conseguenti al collasso della struttura, subito estesi ai restanti viadotti, hanno evidenziato inoltre la necessità di procedere con interventi di ripristino delle condizioni di sicurezza statica, oltre che sul viadotto Petrulla, anche sul viadotto Salso che presenta caratteristiche costruttive simili.
  Più in generale, si fa presente che questa Amministrazione, in relazione alle criticità del sistema infrastrutturale viario, ha dato avvio, negli ultimi anni, a programmi specifici relativi a interventi di manutenzione straordinaria di ponti, viadotti e gallerie.
  In particolare, l'articolo 18, comma 10, del decreto-legge n. 69 del 2013, e relativa legge di conversione, ha previsto, tra l'altro, che con decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti è approvato il programma degli interventi di manutenzione straordinaria di ponti, viadotti e gallerie nonché degli ulteriori interventi mirati ad incrementare la sicurezza e a migliorare le condizioni dell'infrastruttura viaria...; attraverso apposite convenzioni stipulate con Anas sono stati individuati, nel dettaglio, gli interventi di manutenzione straordinaria ritenuti prioritari.
  Tali convenzioni assicurano anche una continua attività di verifica della realizzazione degli interventi previsti; inoltre l'Amministrazione, sia centrale sia periferica, può effettuare verifiche e ispezioni sullo stato di attuazione degli interventi.
  Infine, con i predetti programmi di manutenzione straordinaria delle opere d'arte è stato previsto, per la rete stradale siciliana, un finanziamento di 37.9 milioni di euro (ex articolo 18, comma 10, del decreto-legge n. 69 del 2013) per n. 3 interventi e un finanziamento di 49,5 milioni di euro (ex articolo 1, comma 70, della legge n. 147 del 2013) per n. 33 interventi.
Il Ministro delle infrastrutture e dei trasportiMaurizio Lupi.

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

AZIENDA NAZIONALE AUTONOMA DELLE STRADE STATALI ( ANAS )

GEO-POLITICO:

AGRIGENTO - Prov,SICILIA

EUROVOC :

risorsa economica

Sicilia

rete stradale

circolazione stradale

investimento