ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05352

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 255 del 02/07/2014
Firmatari
Primo firmatario: PILI MAURO
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 02/07/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 02/07/2014
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 02/07/2014
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 14/07/2014
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05352
presentato da
PILI Mauro
testo di
Mercoledì 2 luglio 2014, seduta n. 255

   PILI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno, al Ministro della giustizia . — Per sapere – premesso che:
   il caso del dottor Salvatore Argiolas, consigliere comunale del comune di Laconi (OR) — Sardegna, arruolato nel Corpo di polizia penitenziaria, ed esponente ai vertici del sindacato Ugl a livello regionale nazionale ha in questi anni svolto una puntuale azione sindacale a tutela e difesa dei lavoratori del sistema penitenziario;
   la sua attività sindacale lo ha portato più volte ad assumere posizioni di rilievo in contrasto con la stessa amministrazione di riferimento;
   risulta non accettabile che l'attività sindacale possa avere negative ripercussioni sul piano personale da parte della stessa amministrazione penitenziaria;
   il caso che si rappresenta se non immediatamente sanato rischia di provocare e generare un vulnus gravissimo che lede non solo il libero esercizio dell'attività sindacale ma anche quello democratico, in quanto andrebbe ad incidere sull'attività istituzionale che il dottor Salvatore Argiolas svolge in qualità di capogruppo nel consiglio comunale di Laconi;
   il dottor Salvatore Argiolas, consigliere comunale senza soluzione di continuità dall'anno 2001, nello stesso anno veniva comandato a prestare servizio dall'istituto della casa circondariale di Firenze (sede effettiva di appartenenza) alla casa reclusione di Isili, distante solamente 15 chilometri dal comune di Laconi, sede della funzione elettiva e residenza della propria famiglia, proprio al fine di poter esercitare al meglio il mandato istituzionale;
   tale distacco, provvisorio e senza oneri per l'amministrazione penitenziaria, veniva rinnovato anche successivamente in occasione della nuova elezione nelle consultazioni amministrative della primavera dell'anno 2005;
   nel maggio 2010 Argiolas veniva nuovamente eletto nel consiglio comunale di Laconi ma il dipartimento dell'amministrazione penitenziaria avvalendosi di un differente orientamento giurisprudenziale non rinnovava il distacco continuativo oramai ultradecennale presso la casa reclusione di Isili disponendo rinvio in servizio di Argiolas prima presso la casa circondariale di Cagliari e successivamente presso quella di Oristano distanti rispettivamente circa 90 e 60 chilometri dalla sede del mandato elettorale nonché di residenza familiare;
   a seguito della candidatura di Argiolas per il rinnovo del consiglio regionale della Sardegna nel collegio di Oristano del corrente anno, vista l'impossibilità normativa di continuare a prestare servizio nell'istituto oristanese, veniva disposto il trasferimento nella nuova casa circondariale di Cagliari-Uta di nuova apertura, nel frattempo divenuta sede effettiva mediante trasferimento nel settembre 2013;
   nelle more dell'apertura veniva accolto il distacco provvisorio presso la casa reclusione di Isili anche per venire incontro ad esigenze familiari e di studio, essendo oramai prossimo il conseguimento da parte di Argiolas di un ulteriore titolo accademico presso l'università degli studi di Sassari;
   l'apertura prevista nel prossimo mese del nuovo Istituto porrà fine al distacco provvisorio, nonostante continue richieste inoltrate al fine di poter se non altro conseguire la laurea nell'anno corrente;
   il dottor Argiolas presentava quindi istanza per la concessione di un provvedimento provvisorio per mandato amministrativo con scadenza naturale nella prossima primavera del 2015 che i superiori uffici respingevano con motivazioni analoghe a quelle del 2010 ed in sintesi:
    a) primarie esigenze di servizio dell'amministrazione, possibilità di essere collocato in aspettativa non retribuita o di esercitare il complesso di poteri di cui all'articolo 79 del decreto legislativo 267 del 2000 (testo unico enti locali);
    b) poiché risultava impraticabile la possibilità di essere posto in aspettativa non retribuita per motivi economici facilmente comprensibili, si evidenziava che la tutela del diritto costituzionale dell'esercizio di elettorato passivo non poteva essere garantita dai permessi di cui all'articolo 79 del T.U.E.L. in quanto tali permessi garantiscono solo la partecipazione alle assemblee consiliari e non a tutte le commissioni, riunioni varie o incontri con popolazione ed elettori, determinando di fatto un impedimento nel completo esercizio di elettorato passivo e di libera competizione elettorale specie nell'ultima fase della legislatura, anche alla luce delle legittime aspirazioni politiche per la prossima tornata elettorale che, unita agli altri limiti normativi cui è soggetto l'appartenente al Corpo di polizia penitenziaria, pongono in serio dubbio e pericolo tale diritto costituzionalmente garantito a tutti i cittadini;
   a riprova di ciò si significa che sovente il dottor Argiolas, capogruppo consiliare, non ha potuto presenziare a stesure di documenti o importanti riunioni, potendo garantire la partecipazione ai soli consigli comunali;
   l'eccessiva distanza tra la sede lavorativa ed il comune di residenza in cui dovrebbe svolgersi il pieno mandato amministrativo, impedirebbe il raggiungimento quotidiano della sede di servizio comportando di conseguenza un trasferimento familiare definitivo e l'impossibilità di esercitare concretamente il proprio mandato nell'ultimo scorcio di legislatura;
   in merito inoltre al paventato unico vincolo della stessa amministrazione, ossia di esaminare simili richieste di trasferimento definitivo con criteri di priorità, accordando sostanzialmente al dipendente di godere di un titolo preferenziale (tribunale di Trento, sezione lavoro, 21 marzo 2000, n. 47), si rappresenta che il dottor Argiolas esercita il mandato di consigliere comunale senza soluzione di continuità dal marzo 2001, di aver sempre richiesto attraverso le procedure di mobilità ordinaria l'assegnazione presso la casa reclusione di Isili senza che l'amministrazione penitenziaria abbia in alcun modo posto in essere tale obbligo-impegno, nonostante l'assegnazione di diverse unità di polizia penitenziaria presso la casa reclusione di Isili attraverso la procedura della mobilità ordinaria dal 2001 ad oggi;
   appare doverosa anche la citazione, tra le altre, dell'ordinanza sospensiva n. 200900357 del 3 dicembre 2009 del tribunale amministrativo del Molise, sostanzialmente confermata dall'ordinanza n. 201002052 del Consiglio di Stato che respingeva il conseguente ricorso del Ministero della giustizia, riconoscendo in capo al ricorrente una tutela di rango costituzionale per l'esercizio del mandato elettorale a fronte dell'impossibilità dello stesso dipartimento dell'amministrazione penitenziaria di dimostrare che i distacchi in essere presso la sede richiesta dal ricorrente potessero godere di soddisfazione prioritaria rispetto al diritto in capo al consigliere comunale;
   di tutta evidenza che analoga situazione risulta in essere presso la casa reclusione di Isili, istituto penitenziario in forte carenza d'organico che comunque gode delle prestazioni lavorative di personale di polizia penitenziaria distaccate da altri istituti le cui motivazioni oggetto del favorevole accoglimento, difficilmente possono vantare pari garanzia e tutela di quelli avanzati dal dottor Argiolas (mandato elettorale, diritto allo studio ed all'unità familiare);
   la situazione descritta appare incomprensibile alla luce del diverso atteggiamento riservato dalla stessa amministrazione nei confronti di altri poliziotti penitenziari consiglieri comunali (anche in Sardegna) ai quali è stato invece autorizzato il distacco amministrativo presso la sede più prossima a quella di esercizio del mandato elettorale e quindi dispensati dal prendere servizio presso la sede di nuova apertura di Cagliari-Uta, alimentando nell'interrogante forti dubbi che le reali motivazioni del diniego siano dovute alle diverse battaglie sindacali condotte dal dottor Argiolas, da oltre dieci anni dirigente (oggi nazionale) del sindacato di categoria U.G.L. polizia penitenziaria;
   sostanzialmente il Ministero della giustizia ha trattato in maniera diseguale situazioni simili, senza dare il giusto risalto alla situazione soggettiva di studente lavoratore nonché capo famiglia del dottor Argiolas –:
   se non ritengano di dover adottare un univoco quadro di regole che preservino tutto il Corpo di polizia penitenziaria e le forze dell'ordine in genere in relazione all'oramai effimero esercizio del diritto costituzionale all'elettorato passivo, evitando inutili e gravosi ricorsi agli organismi giurisdizionali;
   se non ritengano di dover sanare la gravissima discriminazione descritta in premessa e consentire l'esercizio costituzionalmente garantito della sua attività istituzionale con l'avvicinamento alla sede più vicina al suo luogo di residenza e di attività democratica per la quale è stato eletto dai suoi concittadini. (4-05352)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

eleggibilita'

assegnazione di alloggio

personale carcerario

amministrazione locale

amministrazione penitenziaria

stabilimento penitenziario