ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05345

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 255 del 02/07/2014
Firmatari
Primo firmatario: COSTANTINO CELESTE
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 02/07/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FRATOIANNI NICOLA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 02/07/2014
GIORDANO GIANCARLO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 02/07/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 02/07/2014
Stato iter:
31/10/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 31/10/2014
BORLETTI DELL'ACQUA ILARIA CARLA ANNA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI, ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 31/10/2014

CONCLUSO IL 31/10/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05345
presentato da
COSTANTINO Celeste
testo di
Mercoledì 2 luglio 2014, seduta n. 255

   COSTANTINO, FRATOIANNI e GIANCARLO GIORDANO. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
   il 3 febbraio 2014 i rappresentanti di università, comune di Pisa, provincia di Pisa, Curia Arcivescovile, soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico di Pisa, Scuola Normale e associazione «Amici dei Musei e dei Monumenti Pisani» (AMMP) stipulano un accordo in prefettura per istituire presso la sola associazione AMMP una sezione specializzata di «volontari per l'arte» (al momento questa struttura esiste solo per occuparsi di guardianie e visite guidate). Agente scatenante della richiesta, mossa dallo stesso prefetto, è «la problematica dei danni spesso irrisolti ai monumenti storici [..] carente manutenzione [..] danni causati dal maltempo». «Le operazioni di recupero e manutentive non appaiono fronteggiabili con le sole risorse pubbliche». Si renderebbero necessari dei servizi di «pronto intervento» e di «volontariato sociale» svolti «spontaneamente e a titolo gratuito» con funzione sostitutiva rispetto ai compiti della soprintendenza;
   la sintesi espressa dal prefetto in quella sede viene così espressa: la finalità dei volontari specializzati è la «minuta manutenzione dei siti e delle opere architettoniche». La direttrice regionale per i beni culturali della Toscana, conferma tale indirizzo e chiede di esportare questo modello a livello nazionale;
   le associazioni dei professionisti dei BBCC — proprio ora che hanno ottenuto un minimo riconoscimento — e gli studenti criticano due punti particolarmente critici del documento: il rapporto preferenziale ed esclusivo con l'Associazione AMMP, cui viene delegato non solo la possibilità del fund-raising, ma anche un compito che si presume caratterizzante delle istituzioni pubbliche — ossia la tutela dei beni culturali cittadini — e lo strumento del volontariato, elemento di dequalificazione delle già precarie professioni dei beni culturali;
   l'uso di volontari per operazioni «a titolo gratuito» di «manutenzione» — sia essa minuta o meno — è contraria all'attuale legislazione (Codice dei beni culturali, decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42). (articolo n. 29 commi 4, 6). 4. Per restauro si intende l'intervento diretto sul bene attraverso un complesso di operazioni finalizzate all'integrità materiale ed al recupero del bene medesimo, alla protezione ed alla trasmissione dei suoi valori culturali. [..] 6. Fermo quanto disposto dalla normativa in materia di progettazione ed esecuzione di opere su beni architettonici, gli interventi di manutenzione e restauro su beni culturali mobili e superfici decorate di beni architettonici sono eseguiti in via esclusiva da coloro che sono restauratori di beni culturali ai sensi della normativa in materia;
   gli assessori ai LLPP e alla cultura del comune di Pisa (il primo in quanto firmatario dell'accordo) hanno circoscritto, attraverso una propria comunicazione, il mandato dell'accordo a «conservazione preventiva, monitoraggio, segnalazioni utili alla soprintendenza»;
   non è ancora chiaro con quali modalità e tempistiche si svilupperanno a livello locale i protocolli attuativi dell'accordo e a quale riflessione politica saranno connesse tali disposizioni. Il silenzio della soprintendenza, teoricamente attore decisivo del dibattito, non contribuisce a chiarire la precisazione definitiva rispetto alle finalità dell'accordo;
   questo accordo rappresenta una violazione che apre la strada al riconoscimento del lavoro volontario anche in un settore teoricamente tutelato come il restauro — non esiste ragione per distinguere la «minuta manutenzione» di un bene artistico dal restauro, ossia da un intervento conservativo. C’è il rischio che si vada verso una legittimazione di accordi come questi, avendo la direttrice regionale dei BBCC parlato di esso come di «esperienza pilota»;
   anche nell'ambito della «Magna Charta del Volontariato» — prodotta da strutture della regione Toscana — spesso usata come strumento di legittimazione dai promotori del lavoro volontario in molti settori, si scrive: «Nel contesto attuale caratterizzato dalla molteplicità di forme di prestazione di lavoro (stage, servizio civile, tirocinio, cooperative sociali, lavoro interinale, eccetera) è ancor più necessario far sì che la prestazione del volontario si espliciti chiaramente nel ruolo che gli è proprio senza che questo sconfini in ambiti di pertinenza di altre figure. Il suo intervento, inoltre, non può in alcun modo essere sostitutivo di funzioni ordinarie, di esclusiva competenza degli istituti (musei, biblioteche, archivi, istituzioni culturali, eccetera). Occorre aver sempre presente la distinzione di funzioni che possono essere svolte più efficacemente da altri soggetti e di quelle che, per natura e fine, sono invece congeniali al volontariato che ha, quindi, un ruolo complementare rispetto a quello di altri soggetti. Un'attenzione particolare deve essere rivolta alle esigenze dei giovani perché la scelta del volontariato possa essere vissuta non come surrogato di lavoro, ma come esperienza di arricchimento complessivo, civile, culturale e professionale, della persona» –:
   di quali informazioni disponga il Governo in merito a questo accordo e come intenda il Ministro ovviare all'autorizzazione di una violazione dell'attuale codice dei BBCC da parte della soprintendenza pisana, della direzione regionale dei BBCC e del prefetto di Pisa. (4-05345)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 31 ottobre 2014
nell'allegato B della seduta n. 322
4-05345
presentata da
COSTANTINO Celeste

  Risposta. — In riferimento all'interrogazione parlamentare in esame, con la quale gli interroganti chiedono informazioni in merito all'accordo tra la Soprintendenza per i beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici ed etnoantropologici per le province di Pisa e Livorno e l'associazione «Amici dei Musei e dei Monumenti Pisani» (Ammp) relativo all'istituzione, presso la predetta associazione, di una sezione specializzata di volontari per l'arte, che avrebbe una funzione sostitutiva rispetto ai compiti della soprintendenza, si comunica quanto segue.
  La citata soprintendenza evidenzia, innanzitutto, che il verbale sottoscritto nella sede della prefettura di Pisa in data 3 febbraio 2014 non riveste carattere di operatività, essendo il documento cui si fa riferimento solo un'intesa preliminare di accordo, al quale dovrebbe fare seguito il protocollo ufficiale. Per addivenire a tale accordo, la soprintendenza intende procedere con ulteriori approfondimenti e riflessioni, condivisi anche con la direzione regionale e la direzione generale competente, sulla base di alcuni princìpi che qui si rappresentano.
  Si ritiene, in primis, che debba essere tenuto presente il fondamentale apporto del volontariato come strumento finalizzato alla conservazione, all'educazione al patrimonio, alla valorizzazione del patrimonio e dei «luoghi della cultura» (musei aree archeologiche, archivi, biblioteche). La materia, come è noto, è oggetto di regolamentazione normativa di rango primario presente nel codice dei beni culturali e, come nel caso della Toscana, dove la tradizione del volontariato è storica, anche nella legislazione regionale. Ed essa, da ultimo, ha trovato una sistematizzazione nella Magna Charta del volontariato per i beni culturali redatta dalla direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della Toscana e dal Ministero, con il centro servizi volontariato Toscana (Cesvot), la Fondazione promo PA e la regione Toscana. Non vi è, pertanto, alcun dubbio che l'esercizio delle funzioni di «cittadinanza attiva» per la tutela e la valorizzazione del patrimonio, in quanto affermazione forte della identità nazionale, non possa che essere accolto e favorito.
  D'altra parte sembra, altresì, evidente, dal quadro normativo sopra richiamato, che l'azione di volontariato debba espletarsi nel rispetto delle norme vigenti, almeno sotto tre profili:
   1) nella distinzione dei ruoli e delle funzioni, poiché si ritiene che esso non possa in alcun modo essere sostitutivo di funzioni ordinare, che rimangono di esclusiva competenza degli istituti (musei, biblioteche, archivi, eccetera);
   2) sotto il profilo della assoluta spontaneità e gratuità delle prestazioni svolte, che necessariamente devono essere dettagliatamente delineate in atti condivisi (protocolli di intesa eccetera) dove indicare modalità ed obbiettivi dell'azione comune, evitando altresì situazioni lesive delle attribuzioni proprie degli operatori specialistici (restauratori eccetera) all'uopo formati ed abilitati ai sensi delle vigenti norme;
   3) sotto il profilo della sicurezza, materia dettagliatamente normata dal decreto legislativo 81 del 2008 e successive modificazioni.

  Va aggiunto, onde dissipare potenziali equivoci, che non apparirebbe conforme al quadro normativo ora richiamato un atto che conferisse a qualsivoglia formazione di volontariato una posizione configurabile in termini di monopolio di fatto relativamente allo svolgimento di specifiche attività.
  L'iniziativa in oggetto, dunque, nella misura in cui sia effettuata nel rispetto dei principi sopra riportati, appare auspicabile e, inoltre, stante quanto sopra comunicato, non sembra possibile asserire che l'attività svolta dalla Soprintendenza per i beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici ed etnoantropologici per le province di Pisa e Livorno abbia comportato una «violazione dell'attuale codice dei beni culturali» cui si debba porre rimedio.
Il Sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali e il turismoIlaria Carla Anna Borletti dell'Acqua.

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

PISA,PISA - Prov,TOSCANA

EUROVOC :

bene culturale

organizzazione culturale

protezione del patrimonio

lavoro temporaneo

manutenzione