ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05190

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 248 del 18/06/2014
Firmatari
Primo firmatario: L'ABBATE GIUSEPPE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 18/06/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BERNINI MASSIMILIANO MOVIMENTO 5 STELLE 18/06/2014
GAGNARLI CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 18/06/2014
LUPO LOREDANA MOVIMENTO 5 STELLE 18/06/2014
PARENTELA PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 18/06/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI delegato in data 18/06/2014
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05190
presentato da
L'ABBATE Giuseppe
testo di
Mercoledì 18 giugno 2014, seduta n. 248

   L'ABBATE, MASSIMILIANO BERNINI, GAGNARLI, LUPO e PARENTELA. — Al Ministro degli affari esteri, al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   secondo un'inchiesta condotta da Altroconsumo e pubblicata alla fine del 2013, l'Italia è il terzo Paese d'Europa per consumazione di gamberi di origine tropicale, con circa 64 mila tonnellate ogni anno;
   i maggiori allevamenti di gamberetti tropicali, che rappresentano circa il 20 per cento in valore del mercato ittico internazionale, si trovano per lo più in Cina, Thailandia, Indonesia, India, Vietnam, Brasile, Ecuador e Bangladesh;
   in particolare, gli allevamenti tailandesi, secondo quanto emerge dall'inchiesta di Altroconsumo, ma anche da diverse fonti stampa, anche estere (vedi The Guardian), sono tristemente famosi per il vergognoso sfruttamento delle persone che vi lavorano;
   si tratta per lo più di immigrati, provenienti dalla Birmania o dalla Cambogia, trattati come schiavi e costretti a lavorare per anche 20 ore al giorno per produrre le circa 500 mila tonnellate di gamberetti del marcato thailandese, obbligati a lavorare in capannoni sporchi e malsani, esposti a sostanze chimiche aggressive e spesso senza cure mediche in caso di necessità;
   secondo i dati diffusi dal Labour Rights Promotion Network (LPN) gran parte di questi lavoratori sarebbe minorenne: il 19 per cento ha meno di 15 anni e il 22 per cento ha un'età compresa tra i 15 e i 17 anni;
   quello dello sfruttamento del lavoro, ignobile e già denunciato da altri Stati europei e da alcune grandi catene di distribuzione (si veda Carrefour), non è l'unico risvolto negativo degli allevamenti di gamberetti tropicali: la stessa inchiesta di Altroconsumo denuncia che gli allevamenti costituiscono la principale causa di distruzione delle foreste di mangrovie lungo le coste tropicali;
   per costruire gli impianti per l'acquacoltura di questi crostacei, è stato annientato il 38 per cento della superficie di foreste di mangrovie a livello mondiale, una tipologia di foresta che, oltre ad essere ricchissima di vita vegetale e animale, rappresenta anche un argine naturale contro uragani e maremoti;
   inoltre, questi allevamenti sono anche altamente inquinanti sia perché depositano sui fondali enormi quantità di rifiuti organici – escrementi, scarti di lavorazione, mangimi non consumati, sia perché rilasciano massicce quantità di sostanze chimiche – tra cui antibiotici, utilizzati per prevenire le infezioni, alle quali i crostacei, costretti in vasche anguste rispetto alla loro quantità, sono costantemente esposti –:
   se sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e se non ritenga quantomeno inopportuno che il mercato italiano continui ad incentivare l'importazione di gamberetti tropicali, considerando le condizioni, sia di sfruttamento dei lavoratori che ambientali, nelle quali vengono prodotti e se intenda mettere in atto iniziative volte a disincentivare il consumo di gamberetti tropicali nel nostro Paese.
(4-05190)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

allevamento di crostacei

acquicoltura

prevenzione delle malattie

consumo alimentare

allevamento

protezione del consumatore

alimentazione animale