ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05186

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 248 del 18/06/2014
Firmatari
Primo firmatario: GRILLO GIULIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 18/06/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MANTERO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 18/06/2014
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 18/06/2014
GIORDANO SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 18/06/2014
CECCONI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 18/06/2014
DALL'OSSO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 18/06/2014
DI VITA GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 18/06/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO PER LA SEMPLIFICAZIONE E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELL'INTERNO 18/06/2014
MINISTERO DELL'INTERNO 18/06/2014
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER LA SEMPLIFICAZIONE E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE delegato in data 01/09/2014
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05186
presentato da
GRILLO Giulia
testo di
Mercoledì 18 giugno 2014, seduta n. 248

   GRILLO, MANTERO, LOREFICE, SILVIA GIORDANO, CECCONI, DALL'OSSO e DI VITA. — Al Ministro dell'interno, al Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione . — Per sapere – premesso che:
   nel nostro Paese, i sindacati hanno e continuano ad assumere un ruolo sempre più rilevante e forse spropositato;
   tranne che nella nostra Nazione, non vi sono altri Paesi, nei quali il sindacato interferisca così pesantemente nella politica economica del Governo, arrivando persino all'elaborazione di testi di legge ed esigendo una preventiva consultazione in merito alle più importanti decisioni governative;
   in Gran Bretagna inizialmente il sindacato esercitava una forte influenza sulle scelte governative, oggi invece si assiste ad un rilevante ridimensionamento delle trade unions, arrivando alla liberalizzazione del mercato del lavoro;
   per non parlare di una serie di privilegi normativi assolutamente incomprensibili ottenuti dal sindacato negli ultimi decenni, quali l'istituto del distacco retribuito per tutti i funzionari sindacali, il ruolo dominante ottenuto nella gestione dei fondi previdenziali, all'assurdità giuridica della mancata applicazione degli articoli 39 e 40 della Costituzione;
   il distacco o permesso sindacale sono una caratteristica della pubblica amministrazione italiana, utilizzato in particolari tipologie di lavoro e più volte oggetto di analisi da parte di giurisprudenza e dottrina, che ha trovato una disciplina legislativa nel nostro ordinamento con il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 (cosiddetto Testo unico sul pubblico impiego);
   nel settore del pubblico impiego, il dirigente sindacale durante il periodo di distacco, oltre a conservare il proprio posto di lavoro, usufruisce di regolare e continua retribuzione;
   già, nel corso del solo anno 1995, esclusivamente nel pubblico impiego, oltre cinquemila statali non avevano prestato alcuna attività lavorativa, perché impegnati, a tempo pieno, in quella sindacale; tutto ciò per un costo complessivo, a carico dello Stato, di duecentotrentacinque miliardi di lire;
   bene, oggi a distanza di quasi 20 anni, nulla sembra essere cambiato o migliorato, infatti, attualmente, i dipendenti distaccati sono circa 2.500, per un costo annuo, a carico delle casse statali, che sfiora i cento milioni, considerando che vi è stata già una riduzione di circa il 15 per cento dei dipendenti distaccati, disposta dal Ministro della pubblica amministrazione, Renato Brunetta qualche anno fa;
   si pensi inoltre, a coloro che ricoprono cariche dirigenziali all'interno dei sindacati, i quali godono probabilmente anche di retribuzioni e benefit, ulteriori soldi che si sommano allo stipendio pagato dall'amministrazione pubblica dalla quale dipendono;
   ancor più grave è che pur essendo applicabile anche ai dipendenti pubblici, in distacco sindacale, la disciplina delle incompatibilità, gli stessi, di fatto, sono svincolati da ogni controllo amministrativo;
   tanto che le amministrazioni, pur pagando, non sono a conoscenza delle attività svolta quotidianamente dai dipendenti in «distacco» né del luogo ove di fatto esercitano, ovvero che contemporaneamente lavorano come dipendenti presso altri enti;
   insufficiente appare, dunque, il solo taglio annunciato dal Governo, del 50 per cento del monte ore per i permessi sindacali;
   altresì, da alcuni articoli di giornale sembra che i distaccati retribuiti nel pubblico impiego siano uno ogni 100 dipendenti in servizio, ripartiti tra tutte le associazioni sindacali, e posto che gli statali risultano essere circa 3,4 milioni, i dirigenti sindacali dovrebbero essere un numero impronunciabile;
   agli stessi dipendenti che svolgono attività per conto dei sindacati, le amministrazioni stesse assicurano oltre il trattamento retributivo complessivo, anche quello previdenziale che avevano nel momento del distacco; un trattamento economico che viene rimborsato dal Ministero dell'interno alle amministrazioni di spettanza; questi rappresentano indubbiamente un costo per lo Stato;
   gli interroganti ritengono inaccettabile da un punto di vista etico, prima che giuridico consentire e preservare tale situazione, che crea, di fatto, una categoria di cittadini super-privilegiati a fronte di milioni di italiani ed intere famiglie che versano nella più cupa disperazione –:
   di quali elementi informativi dispongano i Ministri interrogati con riferimento a quanto in premessa;
   quanti siano i dipendenti in distacco sindacale pagati dal Ministero dell'interno e se non ritenga opportuno ridurne il numero, se la cifra indicata in premessa, fosse vera;
   a quanto ammonti l'importo complessivo annuo pagato dal Ministero dell'interno per i dipendenti in distacco sindacale e se gli stessi usufruiscano di ulteriori retribuzioni ed in quale misura;
   se ritengano opportuno, in un momento di crisi economica, che lo Stato si assorba il costo dei dipendenti in distacco sindacale, i quali di fatto svolgono attività al di fuori di ogni controllo e se il distacco sia compatibile con altri incarichi sempre in enti pubblici vigilati;
   se intendano, dunque, procedere alla verifica dei dipendenti che usufruiscono del distacco sindacale, presso le seguenti organizzazioni sindacali della pubblica amministrazione UIL, CISL, CGIL e CISAL al fine di prendere adeguati provvedimenti. (4-05186)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

retribuzione del lavoro

conservazione del posto di lavoro

impiegato dei servizi pubblici

controllo amministrativo

pensione complementare

pubblica amministrazione