Legislatura: 17Seduta di annuncio: 248 del 18/06/2014
Primo firmatario: SIBILIA CARLO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 18/06/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma SPADONI MARIA EDERA MOVIMENTO 5 STELLE 18/06/2014 DI STEFANO MANLIO MOVIMENTO 5 STELLE 18/06/2014 DI BATTISTA ALESSANDRO MOVIMENTO 5 STELLE 18/06/2014 D'UVA FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 18/06/2014 COLONNESE VEGA MOVIMENTO 5 STELLE 18/06/2014 BARONI MASSIMO ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE 18/06/2014 GIORDANO SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 18/06/2014
Ministero destinatario:
- MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI delegato in data 18/06/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione RISPOSTA GOVERNO 06/08/2014 GIRO MARIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI)
RISPOSTA PUBBLICATA IL 06/08/2014
CONCLUSO IL 06/08/2014
SIBILIA, SPADONI, MANLIO DI STEFANO, DI BATTISTA, D'UVA, COLONNESE, BARONI e SILVIA GIORDANO. —
Al Ministro degli affari esteri
. — Per sapere – premesso che:
in data 5 aprile 2014 sul sito on-line del quotidiano L'Arena di Verona (www.larena.it) veniva pubblicato un articolo dal titolo «Sequestrato in aeroporto a Mosca»;
nel citato articolo Ubaldo Procope, riferendosi ad una vicenda datata 2 aprile 2014, dichiarava: «Mi hanno sequestrato per dieci ore all'aeroporto di Mosca. Mi hanno trattato come una bestia, senza portarmi da bere né da mangiare, senza darmi spiegazioni. Mi sono sentito rapito, privato anche del mio passaporto senza il quale, in quel Paese, non si può fare nulla»;
Ubaldo Procope è un esperto di arte russa e commercio icone, lavora in questo settore da quindici anni e regolarmente si reca a Mosca per l'acquisto da privati di pezzi che poi vengono certificati dal Ministero, al fine di superare i controlli doganali;
nel corso della trasferta d'inizio aprile Ubaldo Procope aveva acquistato tredici icone, per un valore commerciale di oltre 10 mila euro, da vendere poi in Italia, Francia, Inghilterra e Svizzera. Per i pezzi, come prevede la legge, è stata richiesta al Ministero l'autorizzazione all'esportazione, dopo aver effettuato la perizia dei prodotti. Solo con questi due certificati e con il pagamento delle tasse doganali pari al 10 per cento del valore della merce è possibile portare icone fuori dalla Russia;
nel citato articolo Ubaldo Procope dichiarava: «Mercoledì mattina, alle otto, sono arrivato all'aeroporto di Domodedovo, a Mosca. Al momento del check-in mi hanno portato in una stanzetta riservata al personale dello scalo: io facevo domande, loro non mi davano spiegazioni. Intanto passava il tempo, il mio volo per l'Italia era già decollato e le mie valigie trattenute anch'esse alla dogana. Gli addetti parlavano tra di loro, io non li capivo. A un certo punto ho visto che aprivano i miei bagagli e fotografavano le icone una a una, compilando delle carte»;
dopo dieci ore senza cibo né acqua e a seguito di un interrogatorio la dogana ha rilasciato Ubaldo Procope restituendogli il passaporto ma non la merce regolarmente acquistata;
Ubaldo Procope ha già provveduto ad informare dell'incresciosa vicenda il console generale d'Italia a Mosca Piergabriele Papadia –:
se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e quali iniziative intenda adottare per conoscere i motivi che avrebbero spinto le autorità russe a trattenere il cittadino italiano Ubaldo Procope per dieci ore all'aeroporto e a non restituirgli le tredici icone acquistate e provviste delle certificazioni necessari all'esportazione. (4-05184)
Risposta. — Il Ministero degli affari esteri ha seguito sin dalle prime battute la vicenda che ha coinvolto il connazionale Ubaldo Procope, relativa al suo fermo il 2 aprile scorso presso l'aeroporto internazionale di Mosca e al sequestro dallo stesso subito di tredici icone da parte della dogana russa.
Il consolato generale d'Italia a Mosca ha subito provveduto a richiedere elementi anche sulla dinamica del fermo al locale Ministero degli affari esteri tramite nota verbale, invitando nel frattempo il connazionale – com’è prassi in questi casi – ad affidarsi ad un legale. Al momento risulta che l'istruttoria sul caso da parte delle competenti autorità russe sia ancora in corso. In particolare, esse stanno cercando di appurare se vi siano stati degli errori o delle irregolarità da parte del Ministero della Cultura nel rilascio dei permessi di esportazione.
Il signor Procope, che si è già recato in Russia alla fine dello scorso mese di maggio per deporre presso la sede doganale di Domodedovo, ha di recente contattato il consolato generale per comunicare di essere stato convocato per un'audizione l'8 agosto 2014 presso la segreteria dell'amministrazione presidenziale, cui aveva rivolto una petizione.
Al connazionale, che sarà accompagnato da un collaboratore del Consolato generale, è stato consigliato di farsi assistere in tale occasione da un legale russo, per fare meglio valere le proprie ragioni.
Si assicura che la Farnesina, anche per il tramite del Consolato Generale a Mosca, continuerà a monitorare con attenzione la vicenda del signor Procope.
Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri: Mario Giro.
SIGLA O DENOMINAZIONE:MOSCA
EUROVOC :regolamentazione doganale
sequestro di beni
controllo alla frontiera
controllo doganale
licenza d'esportazione
aeroporto
passaporto
formalita' di dogana