ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05179

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 248 del 18/06/2014
Firmatari
Primo firmatario: BRANDOLIN GIORGIO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 18/06/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 18/06/2014
Stato iter:
24/11/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 24/11/2014
PINOTTI ROBERTA MINISTRO - (DIFESA)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 24/11/2014

CONCLUSO IL 24/11/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05179
presentato da
BRANDOLIN Giorgio
testo di
Mercoledì 18 giugno 2014, seduta n. 248

   BRANDOLIN. — Al Ministro della difesa, al Ministro dell'interno, al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   Selex ES, una società Finmeccanica, è leader internazionale nella realizzazione di sistemi per la difesa, l'aerospazio, la sicurezza e la protezione delle informazioni, delle infrastrutture e del territorio, nonché di soluzioni «smart» sostenibili;
   nello stabilimento Selex ES di Ronchi dei Legionari in Friuli Venezia Giulia, vengono prodotti gli aerei Falco: il primo velivolo senza pilota in Europa che ha ottenuto la certificazione Enac nel 2005; le caratteristiche dei Falco sono frutto di un lungo lavoro di ricerca partito nei primi anni 2000; infatti il Falco può essere pilotato sia in modalità manuale che automatica;
   il velivolo Falco attualmente è operativo presso 5 clienti internazionali, compreso l'ultimo contratto di servizio con le Nazioni Unite per attività di sorveglianza nell'ambito della missione di peacekeeping «Monusco» in Congo; 
   per questa operazione molti ambasciatori hanno avuto parole di elogio per il fondamentale aiuto dei «Falchi» italiani che hanno dato un contributo non solo alle operazioni dei soldati dell'ONU, ma anche ad altre agenzie: dall'appoggio dal cielo alla spedizione del Pam, al salvataggio di civili che stavano annegando nel lago Kiwu;
   persino il segretario generale dell'ONU, Ban Ki Moon ha voluto sottolineare la soddisfazione dell'ONU per il servizio che stanno dando i «Falchi» nell'ambito della missione «Monusco»;
   mentre i velivoli italiani vengono apprezzati e utilizzati all'estero, in Italia dove è in atto un colossale sbarco di migranti, che vede nell'operazione Mare Nostrum impiegati centinaia di droni, a quanto pare stranieri, dei «Falchi» non vi è traccia –:
   per quali motivi l'Aeronautica militare italiana preferisca utilizzare velivoli prodotti all'estero e non una eccellenza italiana cosa che contribuirebbe a mantenere posti di lavoro nello stabilimento di Ronchi dei Legionari, e non solo, che rischiano la cassa integrazione o il licenziamento. (4-05179)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Lunedì 24 novembre 2014
nell'allegato B della seduta n. 337
4-05179
presentata da
BRANDOLIN Giorgio

  Risposta. — In relazione alla questione affrontata con l'atto in esame, occorre, preliminarmente, precisare che il sistema Falco dispone ad oggi soltanto di un'autorizzazione al volo sperimentale/prototipico rilasciato dall'Ente nazionale per l'aviazione civile (Enac), che non ne consente l'utilizzo in operazioni reali sul territorio nazionale né il pilotaggio da parte di un pilota militare che non sia qualificato Sperimentatore di Volo.
  La normativa aeronautica (AER-P.2 del Segretariato generale della difesa-Direzione per l'armamento aereo e aeronavigabilità – Sgd Daaa), ispirata agli standard della Nato, prevede che gli aeromobili a pilotaggio remoto (Apr) rispondano ai requisiti di sicurezza previsti dalle prescrizioni del documento tecnico operativo (Dto) stipulato tra la Forza armata e l'Enac, in materia di utilizzo dei velivoli militari a pilotaggio remoto di peso superiore ai 20 kg nello spazio aereo di giurisdizione nazionale.
  Tale accordo è ispirato ai principi della sicurezza del volo (per quanto attiene le procedure operative, la scelta delle aree di lavoro, degli equipaggiamenti di bordo da adottare, la copertura radar e le limitazioni da imporre) ed ha lo scopo di salvaguardare la sicurezza della popolazione sorvolata, nonché dei responsabili e degli utilizzatori militari e civili del settore.
  In particolare, il Dto fa riferimento all'articolo 745 del codice della navigazione aerea che prevede per gli Apr:
   l'utilizzo di caratteristiche costruttive di tipo militare;
   la destinazione d'uso militare;
   l'ammissione alla navigazione;
   la certificazione e l'immatricolazione nei registri degli aeromobili militari da parte della citata Direzione armamento del segretariato generale della difesa.

  I velivoli Falco attualmente in produzione non possiedono tale certificazione e, pertanto, non possono essere immatricolati nei suddetti registri degli aeromobili militari: non possiedono, pertanto, i requisiti tecnico-normativi necessari per l'impiego da parte dell'Aeronautica militare.
  In ambito nazionale, i velivoli Falco sono utilizzati solo per scopi dimostrativi e di sviluppo dal personale sperimentatore della ditta costruttrice.
  In proposito, la ditta costruttrice, consapevole che il velivolo Falco non risponde ai requisiti di sicurezza richiesti dalla normativa nazionale, non ha ritenuto utile né intraprendere misure correttive per adeguare il velivolo alla citata normativa né avviare l’iter di certificazione.
  L'Aeronautica militare, tuttavia, nel mese di febbraio del corrente anno, ha esperito un tentativo per verificare la possibilità di un futuro impiego dei Falco, ad esempio in supporto alle unità navali coinvolte nell'operazione Mare Nostrum, con possibile decollo dall'aeroporto di Pantelleria, invitando la ditta Selex a presentare la documentazione necessaria alla certificazione militare del velivolo.
Il Ministro della difesaRoberta Pinotti.

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

RONCHI DEI LEGIONARI,GORIZIA - Prov,FRIULI-VENEZIA GIULIA

EUROVOC :

aviazione militare

Friuli-Venezia Giulia

contratto di prestazione di servizi

cassa integrazione

licenziamento

aereo

stabilimento