Legislatura: 17Seduta di annuncio: 248 del 18/06/2014
Primo firmatario: LODOLINI EMANUELE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 18/06/2014
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 18/06/2014
LODOLINI. —
Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
la crescente crisi economica che sta investendo il Paese offre ai clan mafiosi l'opportunità di accrescere i propri guadagni proprio nei territori più dinamici, che saranno costretti a misurarsi con inedite difficoltà;
secondo il procuratore generale di Ancona Vincenzo Macrì, intervenuto in data 16 giugno 2014 nell'ambito di un incontro svoltosi ad Ancona su iniziativa di Unioncamere e Libera per sottoscrivere un protocollo di intesa per la legalità nell'economia, «nelle Marche non ci troviamo di fronte all'occupazione del territorio da parte della criminalità organizzata ma assistiamo a infiltrazioni della camorra e delle mafie pugliesi, calabresi e, in parte siciliane». Ma anche a infiltrazioni di mafie «nuove» e sono secondo il Procuratore Generale di Ancona «cinese, romena, nigeriana e dell'Europa dell'Est. Organizzazioni che si occupano di droga, riciclaggio, attività turistiche lungo la costa delle Marche, lavori pubblici»;
le Marche per la attuale condizione di area relativamente tranquilla è un territorio contendibile per le attività di riciclaggio e per investimenti in diversi settori;
analoghi campanelli di allarme hanno trovato riscontro nelle relazioni semestrali della direzione investigativa antimafia e della direzione distrettuale antimafia già oggetto all'epoca di una specifica interrogazione del firmatario del presente atto in attesa, ancora, di risposta. Nel dettaglio i rapporti ricordano come nelle Marche sono oltre 150 le persone denunciate o arrestate per reati associativi. In particolare, nel 2013 in 5 operazioni di antiriciclaggio sono state arrestate 11 persone e denunciate altre 50. Sono stati inoltre evidenziati 54 episodi di estorsione di cui 11 da parte di stranieri, 6 di usura, 4 di concussione e 3 di corruzione;
cresce la consapevolezza dei pericoli e dei danni che le mafie possono produrre nelle Marche insieme alla voglia di reagire respingendo l'illegalità e rendendo più solido il tessuto democratico delle realtà locali;
l'impegno della società civile, delle organizzazioni democratiche e imprenditoriali, delle associazioni insieme a quello delle amministrazioni territoriali ha bisogno di essere sempre sostenuto e ricondotto alla più rigorosa azione dello Stato per contrastare e sconfiggere la criminalità organizzata –:
quale sia l'orientamento del Ministro interrogato con riferimento alle dinamiche di crescita della presenza e del radicamento delle organizzazioni mafiose nelle Marche;
quali siano le iniziative anche economiche con le quali il Governo intenda contrastare questa crescita e, soprattutto, intenda sostenere le imprese locali, piccole e grandi, impedendo che la crisi economica o i vantaggi illegali le asservano ai criminali;
quali siano le iniziative che intenda porre in essere per sostenere l'impegno istituzionale e civile dei comuni delle Marche, unitamente alla regione, e per aiutare le imprese, i commercianti, i cittadini a non avere paura e mantenere alta la fiducia nella legalità. (4-05171)
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