Legislatura: 17Seduta di annuncio: 247 del 17/06/2014
Primo firmatario: D'INCA' FEDERICO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 17/06/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma DA VILLA MARCO MOVIMENTO 5 STELLE 17/06/2014
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 17/06/2014
SOLLECITO IL 21/10/2015
SOLLECITO IL 22/02/2016
D'INCÀ e DA VILLA. —
Al Ministro della salute. — Per sapere — premesso che:
il diritto alla tutela della salute è garantito dall'articolo 32 della Costituzione e non può essere oggetto di discriminazione a nessun titolo;
i dati pubblicati dalla (SIMEUP) Società italiana di emergenza e urgenza pediatrica descrivono un quadro allarmante, nel quale la rete ospedaliera per i bambini non gode di buona salute e si presenta quanto mai disomogenea tra le diverse regioni;
ogni anno il numero di accessi ai pronto soccorso pediatrici aumenta del 4 per cento a fronte di una disponibilità di 4,5 posti letto ogni 1.000 abitanti, con una media di oltre 350 accessi ogni 1000 abitanti;
inoltre, nel corso degli ultimi anni i bisogni di salute dei neonati e dei bambini e la complessità dell'assistenza ospedaliera necessaria, sono notevolmente aumentati. Basti pensare che almeno il 10 per cento dei neonati richiede un ricovero entro i primi 30 giorni di vita e che sono in forte aumento le nascite premature con età gestazionali sempre più basse (23-28 settimane) con patologie malformative, respiratorie o chirurgiche;
lo scenario descritto, ha spinto, ad esempio, la regione del Veneto, già dall'anno 2010, a potenziare l'intera organizzazione rivolta ai suoi pazienti più giovani e a definire una vera e propria rete ospedaliera integrata per la gestione del neonato critico e del bambino in emergenza-urgenza;
la stessa regione, però per sopperire alla carenza di organico, ha disposto, a partire dal 1o luglio 2014, la soppressione dei 10 posti letto del reparto di pediatria, presso l'ospedale Giovanni Paolo II di Pieve di Cadore, nonostante la estrema marginalità del territorio dolomitico, che fa capo al nosocomio Cadorino già di riferimento per altri paesi limitrofi;
come in questo caso, in tutto il nostro Paese risulta evidente che la soppressione dei suddetti reparti comporterebbe inevitabilmente un depotenziamento dell'intero settore maternità, con conseguenze sui servizi e per la salute dei neonati più bisognosi di cure;
peraltro, la chiusura di questo servizio essenziale produrrà solo risibili risparmi e comporterà, nel breve e nel lungo periodo, solo un deterioramento qualitativo del sistema sanitario –:
se il Ministro interrogato, ritenga opportuno adottare ogni iniziativa di competenza utile a garantire il mantenimento di standard qualitativi e quantitativi adeguati del sistema sanitario nazionale ed i livelli essenziali delle prestazioni dando anche particolare attenzione ai reparti di maternità prossimi alla chiusura su tutto il territorio nazionale. (4-05159)
GEO-POLITICO:PIEVE DI CADORE,BELLUNO - Prov,VENETO
EUROVOC :diritto alla salute
prima infanzia
pediatria
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