ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05158

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 247 del 17/06/2014
Firmatari
Primo firmatario: SCAGLIUSI EMANUELE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 17/06/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SPADONI MARIA EDERA MOVIMENTO 5 STELLE 17/06/2014
RIZZO GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 17/06/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 17/06/2014
Stato iter:
22/12/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 22/12/2014
PINOTTI ROBERTA MINISTRO - (DIFESA)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 22/12/2014

CONCLUSO IL 22/12/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05158
presentato da
SCAGLIUSI Emanuele
testo di
Martedì 17 giugno 2014, seduta n. 247

   SCAGLIUSI, SPADONI e RIZZO. — Al Ministro della difesa, al Ministro della salute, al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   si stanno accrescendo gli allarmi diffusi sul potenziale propagarsi di malattie tra gli uomini che partecipano all'operazione Mare Nostrum;
   gli sbarchi di migranti sulle coste italiane hanno raggiunto un livello senza precedenti, tanto che solo a Taranto, per citare un esempio, si sono avuti tre sbarchi in tre giorni;
   tra la popolazione soccorsa sono stati segnalati casi di tubercolosi, di scabbia ed altre patologie potenzialmente infettive;
   il tema della protezione della salute delle forze dell'ordine, volontari civili e dei militari impegnati nelle operazioni di soccorso dei migranti è da tempo all'attenzione dei ministeri coinvolti;
   la settimana scorsa, si è tenuto un apposito incontro al dicastero della salute e altri sono previsti con l'obiettivo di individuare rapidamente un protocollo unico per tutto il personale civile e militare impegnato nelle operazioni di soccorso. Si tratta infatti di impartire istruzioni precise per un'unica profilassi e per dotare il personale di strumenti adeguati al fine di garantire i necessari requisiti di sicurezza sanitaria;
   il personale della Marina militare è sottoposto a screening per l'individuazione di eventuali malattie infettive. Secondo quanto riferito dal Capo di Stato Maggiore della Marina militare ammiraglio De Giorgi proprio otto marinai sarebbero risultati positivi al test della tubercolosi, anche se le cause di questa positività, non sono immediatamente riconducibili alle operazioni di soccorso dei migranti –:
   quali ulteriori misure il Governo intenda adottare per garantire la piena tutela della salute del personale civile e militare impegnato nelle operazioni di soccorso e prima accoglienza ed in particolare per evitare la trasmissione o il contagio di eventuali malattie infettive;
   su quale unità abbiano prestato servizio gli otto militari risultati positivi al test della tubercolosi, negli ultimi quattro mesi;
   se il Governo sia al corrente di altri casi di positività alla tubercolosi tra i militari coinvolti in missioni internazionali, specialmente in luoghi dove il focolaio della tubercolosi è ancora latente e non del tutto debellato. (4-05158)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Lunedì 22 dicembre 2014
nell'allegato B della seduta n. 356
4-05158
presentata da
SCAGLIUSI Emanuele

  Risposta. — La problematica concernente il rischio di contrarre malattie infettive da parte del personale dipendente è stata più volte affrontata, in ambito Difesa, sia con disposizioni a carattere generale sia con direttive specifiche contenenti misure di prevenzione finalizzate alla minimizzazione dei possibili rischi biologici, in relazione alla gestione dei flussi immigratori.
  In particolare la Marina militare, in collaborazione con il Ministero della salute, ha avviato un programma di sorveglianza sindromica che vede impegnato il personale sanitario di bordo responsabile dell'assistenza sanitaria.
  Tale programma non costituisce un sistema di diagnosi di malattie infettive, ma è finalizzato al rapido riconoscimento di segni e sintomi di «alert» per le più importanti malattie infettive oggetto di attenzione da parte sia della sanità militare e civile nazionale che del regolamento sanitario internazionale.
  I casi che rientrano nelle possibilità di allerta, vengono, poi, segnalati e presi a carico dalla sanità civile per gli approfondimenti clinico-diagnostici e terapeutici necessari.
  Con riferimento, più in generale, alle «ulteriori misure» che il «Governo intende adottare» per tutelare la salute del personale militare e civile, si osserva che nell'ottica dell'abbattimento dei rischi lavorativi, non solo di quelli infettivi, viene messo in atto ogni intervento di valutazione dei rischi medesimi e la successiva applicazione di tutte le misure di profilassi che prevedono l'informazione, la formazione, la sorveglianza e la riabilitazione.
  Tutto il personale preposto a determinate attività, come nel caso di Mare Nostrum, viene sottoposto a visita medica preventiva pre-impiego, previa accurata valutazione dei rischi per la salute del singolo e della collettività.
  Oltre a essere sottoposto a vaccinazione e/o altra profilassi secondo i dettami di specifiche direttive tecniche, il personale viene anche informato sugli eventuali rischi lavorativi contingenti, adeguatamente formato e dotato dei necessari dispositivi di protezione individuale, quali: guanti, mascherine filtranti, occhiali, tute monouso e copri-scarpe, secondo esigenza.
  Peraltro, nelle linee guida nazionali del Ministero della salute sulla tubercolosi – che forniscono raccomandazioni basate su evidenze scientifiche concernenti le procedure diagnostiche della malattia – è chiaramente indicato che l'adozione di tali dispositivi, adeguati al livello di rischio, elimina la possibilità di contagio, al punto che decade anche la definizione epidemiologica di «contatto».
  Nel corso dell'operazione Mare Nostrum, ritenuta a possibile rischio d'infezione tubercolare, sono stati inoltre effettuati a tutto il personale interessato, dei test test secondo Mantoux»), con gli eventuali approfondimenti del caso. Altrettanto avviene per le attività di settore avviate dal 1o novembre 2014. Durante le operazioni di soccorso in mare, i naufraghi sono stati, di massima, sottoposti a sorveglianza sanitaria e ad isolamento, quando ritenuto necessario, anche a bordo delle navi militari.
  Per quanto riguarda gli otto marinai, tutti imbarcati su nave Grecale impegnata in operazione Mare Nostrum, che nel mese di giugno 2014 sono risultati positivi al test di Mantoux, va specificato che la positività implica il solo contatto con il batterio, ma non lo sviluppo della malattia tubercolare.
  Riguardo, infine, ad eventuali altri casi di «positività alla tubercolosi tra i militari coinvolti in missioni internazionali», ad oggi, non sono stati notificati dall'osservatorio epidemiologico della Difesa ulteriori casi.
Il Ministro della difesaRoberta Pinotti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

migrazione

malattia infettiva

personale militare

controllo sanitario

diritto alla salute

missione d'inchiesta

personale civile

migrante