Legislatura: 17Seduta di annuncio: 244 del 12/06/2014
Primo firmatario: BORGHI ENRICO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 12/06/2014
Ministero destinatario:
- MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
- MINISTERO PER GLI AFFARI REGIONALI E LE AUTONOMIE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI delegato in data 12/06/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione RISPOSTA GOVERNO 07/10/2014
RISPOSTA PUBBLICATA IL 07/10/2014
CONCLUSO IL 07/10/2014
BORGHI. —
Al Ministro degli affari esteri, al Ministro per gli affari regionali e le autonomie
. — Per sapere – premesso che:
nonostante le numerosi iniziative intraprese sia a livello nazionale dall'Intergruppo parlamentare per lo sviluppo della montagna e dall'Uncem, sia a livello internazionale della Mountain partnership presso la FAO di cui l'Italia è membro, gli ultimi documenti relativi agli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) che si stanno discutendo in queste ore presso la sede delle Nazioni Unite a New York escludono di fatto le aree montane, contrariamente ai precedenti draft nei quali invece l'attenzione a questi ecosistemi aveva trovato spazio;
le montagne italiane rappresentano laboratori straordinari di sviluppo sostenibile, considerato che quasi l'80 per cento dell'acqua a livello globale viene dalle montagne, e almeno il 25 per cento della biodiversità risiede in area montana;
le principali risorse naturali necessarie alle energie rinnovabili (idroelettrico, solare, biomasse, eolico) si trovano in montagna;
le montagne rivestono un ruolo strategico per la riduzione di emissioni di C02, i sistemi di trasporto sostenibile, la bioedilizia;
l'articolo 44 della Costituzione contiene un esplicito riferimento alla «montagna» prevedendo la possibilità per il Parlamento di emanare leggi speciali in suo favore;
l'Italia è parte della Convenzione delle Alpi – il trattato di diritto internazionale sottoscritto dai Paesi alpini Austria, Francia, Germania, Italia, Liechtenstein, Monaco, Slovenia e Svizzera e dall'Unione europea – con l'obiettivo di promuovere lo sviluppo sostenibile e tutelare gli interessi della popolazione residente;
l'articolo 174 del Trattato di Lisbona riconosce il ruolo specifico delle regioni di montagna, che coprono il 40 per cento del territorio comunitario e rappresentano oltre 90 milioni di cittadini europei –:
se il Governo intenda intervenire, e con quali azioni, per fare in modo che anche le montagne entrino di diritto nell'agenda dell'Onu, al pari delle isole e delle aree marine, tenendo conto peraltro che nei principali documenti delle Nazioni Unite, dalla Conferenza di Rio del ’92 in poi, le montagne hanno sempre trovato spazio e che escluderle oggi dagli obiettivi di sviluppo sostenibile si rivelerebbe un'azione incoerente e del tutto miope, ai fini del ruolo che questi territori rivestono nello sviluppo della green economy.
(4-05114)
Risposta. — In merito al quesito posto dall'interrogante, si desidera innanzitutto confermare l'importanza dell'inclusione di riferimenti agli ecosistemi montani negli obiettivi e «targets» per lo sviluppo sostenibile della nuova Agenda Post 2015.
Il processo di definizione dell'agenda è in corso a New York nell'ambito dell’Open working group for sustainable development (OWG), a cui l'Italia partecipa in un gruppo di lavoro insieme a Spagna e Turchia.
Nelle ultime sessioni, anche informali, dell'OWG, l'Italia, sulla base anche degli elementi forniti dall'intergruppo parlamentare per lo sviluppo della montagna, ha promosso interventi del suddetto gruppo di lavoro diretti a sottolineare la necessità che vi siano riferimenti alla tutela degli ecosistemi montani nei «targets» elencati nei documenti dei co-Presidenti del gruppo.
Come noto, il negoziato sarà lungo e complesso, ma si intende continuare ad adoperarsi affinché la gestione sostenibile degli ecosistemi montani possa figurare in modo adeguato nella nuova agenda per lo sviluppo post 2015.
Il Viceministro degli affari esteri: Lapo Pistelli.
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