ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04951

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 234 del 27/05/2014
Firmatari
Primo firmatario: PASTORELLI ORESTE
Gruppo: MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI)
Data firma: 27/05/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 27/05/2014
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 27/05/2014
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 03/06/2014
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 01/09/2014

SOLLECITO IL 26/01/2015

SOLLECITO IL 28/04/2015

SOLLECITO IL 03/09/2015

SOLLECITO IL 10/11/2015

SOLLECITO IL 25/02/2016

SOLLECITO IL 11/04/2016

SOLLECITO IL 08/06/2016

SOLLECITO IL 23/09/2016

SOLLECITO IL 23/02/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04951
presentato da
PASTORELLI Oreste
testo di
Martedì 27 maggio 2014, seduta n. 234

   PASTORELLI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
   il Linfedema è una patologia cronica, progressiva, degenerativa e disabilitante la quale, pur affliggendo attualmente (tra forme primarie e secondarie) circa 450.000 persone in Italia, è scarsamente assistita dal Sistema sanitario nazionale;
   in molte regioni, infatti, alla luce delle scarse risorse messe a disposizione dallo stesso Servizio sanitario nazionale, la malattia è gestita nei primi stadi evolutivi in strutture ambulatoriali del tutto inadeguate al trattamento della medesima, almeno negli stadi clinici più evoluti;
   nel 2006 solo l'ospedale San Giovanni Battista di Roma decise, con l'avallo della competente azienda sanitaria locale (ASL RMD), di dedicare parte dei posti letto di day hospital alle patologie vascolari periferiche disabilitanti (non chiedendo nuovi posti letto agli organi istituzionali ma gestendone alcuni di quelli già in dotazione a favore di questi malati, con relativi DRG, peraltro, meno incidenti dal punto di vista economico di quelli relativi alle altre patologie gestite fino a quel momento);
   sin da subito, presso la citata struttura si è potuta registrare la presenza di pazienti provenienti da tutte le regioni d'Italia, ad ulteriore riprova – qualora ce ne fosse bisogno – della sistematica inadeguatezza delle strutture sanitarie di appartenenza per la patologia in parola;
   le attività di trattamento sanitario del linfedema si svolgevano in regime di day hospital presso la ridetta struttura (e solo nei casi più gravi in degenza ordinaria riabilitativa), sotto la vigilanza degli organi ministeriali e regionali competenti e nel rispetto dei massimi standard qualitativi;
   in seguito, a nostra conoscenza, solo l'ospedale Le Torrette di Ancona (day hospital di Fisiatria) aprì a questo tipo di presa in carico dei pazienti;
   successivamente, a quanto ci risulta, l'agenzia di sanità pubblica della regione Lazio ha ritenuto inappropriato il trattamento in regime di day hospital di questa malattia, indipendentemente dalla gravità del singolo caso clinico;
   a causa di ciò la stessa direzione generale dell'ospedale San Giovanni Battista di Roma, in attesa che venisse chiarito il quadro amministrativo legato a tali trattamenti, ha deciso di interrompere l'erogazione di queste «tipologie assistenziali», sebbene vi fosse – e v’è tuttora – una forte richiesta di trattamenti in tal senso, anche da parte di utenti provenienti da molte altre regioni e preventivamente autorizzati dalle loro aziende sanitarie di appartenenza;
   a fronte di ciò, molti dei pazienti affetti da questa malattia, durante le riacutizzazioni cliniche della stessa, finiscono spesso in pronto soccorso e, a volte, ricoverati in ambiente medico o chirurgico, ricevendo cure inadeguate o incongrue rispetto alle loro reali necessità (è classico l'esempio dell'erisipela, tipica complicanza del linfedema, che ancora oggi viene scambiata per tromboflebite, trattata incongruamente e, spesso, ricoverata);
   in tal modo, da un lato, le strutture ospedaliere perdono posti letto per erogare trattamenti comunque inadeguati rispetto alle necessità cliniche che il linfedema comporta, mentre dall'altro gli stessi utenti devono andare incontro ad un ricovero spesso inutile o non risolutivo;
   il Ministero della salute, sin dal 2006, ha lavorato sulle linee guida sul linfedema, ma, nonostante sia stato licenziato un documento finale già nel 2007, dette linee non sono state ancora approvate in via definitiva;
   i fatti, sin qui riportati, denunciano una situazione gravissima, essendo un consistente numero di cittadini italiani «tagliati fuori» da quelle cure intensive adeguate cui hanno diritto per esplicita previsione costituzionale;
   un intervento «coordinato» dei Governi nazionale e regionali è, dunque, più che mai urgente, anche perché i malati italiani di linfedema sono al momento costretti a scegliere tra un trattamento inadeguato e non completamente disciplinato in Italia, o un ricovero presso altre strutture sanitarie in Europa (Germania, Svizzera, Austria) con conseguenti e rilevanti costi per il Sistema sanitario nazionale; a fronte di ciò si desidera altresì sottolineare l'assoluta incongruità persistente tra l'autorizzazione che continua ad essere concessa al ricovero all'estero (anche alla luce della normativa europea 2011/24/Ue, approvata dal Governo italiano nell'ottobre 2013) a questi malati e la negazione a poter essere trattati in strutture nazionali analoghe, assolutamente idonee a praticare il medesimo ciclo di terapia fisica intensiva, sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo;
   ciò lede anche il principio della possibilità di incremento dell'indice di attrazione nazionale per il trattamento qualificato di tali patologie ed in contemporanea del decremento dell'indice di fuga dei malati stessi con conseguenti minori disagi per i medesimi;
   siamo di fronte all'ennesima, ingiustificata, e inammissibile lesione del diritto alla salute, nonché del principio di eguaglianza sostanziale di cui all'articolo 3 Cost., all'origine delle quali non può non ravvedersi una certa abulia dei competenti organi Statali e governativi in particolare –:
   di quali informazioni disponga il Governo, ed il Ministro interrogato per quanto di competenza, in merito ai fatti riferiti in premessa, e quali siano le ragioni che hanno ostacolato la rapida approvazione definitiva delle linee guida per il trattamento dei linfedemi;
   se non reputino necessario attivarsi, nell'ambito delle proprie competenze, al fine di approvare le Linee guida per la cura dei linfedemi, le quali ne consentano il trattamento in day hospital riabilitativo (e quando necessario in degenza ordinaria riabilitativa), ovvero di reperire le risorse necessarie per l'istituzione di almeno un «polo d'eccellenza» che possa soddisfare la domanda nazionale di cure per tale malattia. (4-04951)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

malattia

trattamento sanitario

servizio sanitario nazionale

istituto ospedaliero