ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04891

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 231 del 19/05/2014
Firmatari
Primo firmatario: BECHIS ELEONORA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 19/05/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
COMINARDI CLAUDIO MOVIMENTO 5 STELLE 19/05/2014
BALDASSARRE MARCO MOVIMENTO 5 STELLE 19/05/2014
CIPRINI TIZIANA MOVIMENTO 5 STELLE 19/05/2014
ROSTELLATO GESSICA MOVIMENTO 5 STELLE 19/05/2014
TRIPIEDI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 19/05/2014
MUCCI MARA MOVIMENTO 5 STELLE 19/05/2014
PRODANI ARIS MOVIMENTO 5 STELLE 19/05/2014
RIZZETTO WALTER MOVIMENTO 5 STELLE 19/05/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 19/05/2014
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04891
presentato da
BECHIS Eleonora
testo di
Lunedì 19 maggio 2014, seduta n. 231

   BECHIS, COMINARDI, BALDASSARRE, CIPRINI, ROSTELLATO, TRIPIEDI, MUCCI, PRODANI e RIZZETTO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
   quanto si sta verificando a carico di 197 lavoratori della SATIZ Editore s.r.l., è, ad avviso degli interroganti, il risultato dell'uso distorto del cosiddetto sistema delle scatole cinesi. Meccanismo con cui sempre più imprenditori, stanno tagliando posti di lavoro, per riversare il sostentamento dei lavoratori in esubero sulla spesa pubblica tramite gli ammortizzatori sociali e o per eludere le garanzie dei lavoratori di cui allearti 8 dello statuto dei lavoratori;
   nel dicembre 2011 la ILTE s.p.a. (società grafica di notevole valenza nazionale nel campo della stampa) decideva di cedere alla SATIZ Editore s.r.l. (società anch'essa grafica) parte del ramo aziendale di stampa, operazione, che a detta dell'Amministratore delegato di ILTE s.p.a., dottor Alessandro Rosso, veniva effettuata con lo scopo di evitare la cessazione e conseguente chiusura dell'attività produttiva;
   in data 18 luglio 2013 La SATIZ Editore s.r.l., amministrata dal dottor Alessandro Rosso, aveva sottoscritto con la CANALE Industrie Grafiche s.r.l. un accordo quadro per definire le linee guida di un piano industriale, condizionato all'approvazione degli istituti finanziari di un più ampio piano di ristrutturazione e di ottimizzazione organizzativa e finanziaria. Lo scopo dell'operazione era la creazione di un polo grafico piemontese capace di competere a livello regionale e nazionale, che si prevedeva potesse fatturare tra gli 85 e 90 milioni annui e con una forza lavoro complessiva di circa 370 dipendenti;
   nel novembre 2013 la G. CANALE S.p.A. e la SATIZ Editore S.r.l. siglarono l'accordo di aggregazione industriale nel comparto della carta stampata, che prevedeva l'unione tra la G. CANALE S.p.A. (Borgaro Torinese) e la SATIZ Editore S.r.l. (Moncalieri), società industriale del Gruppo SATIZ S.r.l., discussa e approvata dal dottor Giacomo CANALE, alla guida dell'omonimo gruppo e dal dottor Alessandro Rosso alla guida del Gruppo SATIZ;
   con atto datato 18 novembre 2013, la SATIZ Editore s.r.l., di Moncalieri, stipulava contratto d'affitto di ramo d'azienda con la (allora) CANALE Industrie Grafiche s.r.l., di Borgaro. Tale accordo, sottoscritto rispettivamente dal signor Scantamburlo, amministratore unico di SATIZ Editore s.r.l. e dal dottor Enzo Gabbai, amministratore unico della (allora) CANALE industrie Grafiche s.r.l., stabiliva che, come enunciato chiaramente nel contratto di affitto, l'operazione lasciava tutti i debiti commerciali in capo a SATIZ Editore proprio per consentire il salvataggio dell'attività produttiva e la conservazione dei posti di lavoro del sito di Moncalieri;
   la CANALE industrie Grafiche s.r.l. ha subito provveduto al trasferimento, presso la propria sede di Borgaro, di tutti i dipendenti del gruppo vendite della SATIZ, operazione celebrata al cospetto del Doti Alessandro Rosso (prima di Scantamburlo amministratore di SATIZ Editore S.r.l.) e del dottor Giacomo Canale amministratore dell'omonimo gruppo;
   la SERGRAF aveva da qualche settimana sospeso gli ordinativi di materie prime per la sede di Moncalieri e aveva avviato il ritiro dai magazzini, della stessa, della carta idonea alla stampa;
   nel mese di marzo 2014 SATIZ Editore s.r.l. ha presentato domanda di concordato preventivo avendo tenuto tutti i debiti del ramo d'azienda (debiti che le erano stati trasferiti dalla precedente proprietà, ILTE s.p.a.), nello stesso mese, CANALE Industrie Grafiche cambiava la propria denominazione sociale in SERGRAF Servizi Grafici (facendo così scomparire il nome CANALE);
   il 31 marzo 2014, a soli 5 mesi dall'operazione, il dottor Enzo Gabbai, amministratore delegato di SERGRAF, già CANALE industrie grafiche, ha dichiarato di voler disdettare l'affitto dell'impianto di Moncalieri (dove sono installate tre rotative Lithoman, una Offset a foglio 70x100 a dieci colori e tre linee per il punto metallico) e di volerlo restituire alla SATIZ Editore s.r.l. che nel frattempo, avendo chiesto la procedura di concordato preventivo ha bloccato di fatto l'intera produzione dello stabilimento di Moncalieri;
   nella giornata del 31 marzo 2014 veniva comunicato ad alcuni lavoratori tramite sms di non presentarsi al lavoro a causa del fermo della produzione e contestualmente veniva dato ordine al servizio di sicurezza di impedire l'accesso ai dipendenti fermandoli all'ingresso della fabbrica. Alcuni lavoratori, recatisi legittimamente sul posto di lavoro, verificavano l'assenza di qualsiasi responsabile compreso il responsabile della sicurezza in spregio della normativa vigente in materia. Altri lavoratori, questa volta del turno di notte, si recavano in azienda per prestare la propria attività lavorativa, ma il responsabile chiedeva loro di sottoscrivere delle richieste di permessi così come era stato a lui suggerito dalla direzione della SERGRAF s.r.l. i lavoratori, quindi, invitati ad uscire dopo aver firmato i permessi (pur non volendo), richiedevano l'intervento dei carabinieri di Moncalieri i quali intervenivano sul posto e costatavano la circostanza di cui sopra;
   la SERGRAF, avendo perso i clienti della SATIZ, anche a seguito della decisione di fermare gli impianti di Moncalieri e quindi non garantire la produzione, vorrebbe ora restituire un ramo d'azienda oramai secco, poiché svuotato della sua capacità di creare valore;
   i lavoratori hanno espresso forti dubbi sulla scelta di SATIZ di astenersi dal chiedere alla SERGRAF la restituzione immediata delle commesse e del magazzino che nel frattempo erano stati travasati con la nuova gestione in capo alla SERGRAF, oltre ad eventuali altri danni ancora da accertare;
   il 3 aprile 2014, a seguito della protesta dei 197 dipendenti della sede di Moncalieri, svoltasi davanti alla sede della G. CANALE & C. s.p.a. di Borgaro, si è svolto un incontro alla prefettura di Torino cui hanno partecipato i rappresentanti delle organizzazioni sindacali, il rappresentante della Ragione Piemonte competente per le erogazioni degli ammortizzatori sociali, la proprietà della SATIZ Editore e il presidente del consiglio di amministrazione di G. CANALE & C. s.p.a.;
   durante l'incontro, di cui sopra, la posizione del dottor CANALE è stata quella di sostenere che a seguito dell'esercizio da parte della Canale/Sergraf della clausola risolutiva espressa, è tornata in capo a SATIZ Editore la gestione del ramo e del rapporto con i lavoratori ad esso connesso, ne consegue che SATIZ Editore sarebbe, in base a questa tesi, l'unico avente diritto a sollecitare presso il Ministero del lavoro l'erogazione degli ammortizzatori sociali. La tesi del dottor Canale viene rigettata da SATIZ Editore in quanto la risoluzione del contratto d'affitto, così come avvenuta, non è contemplata contrattualmente e pertanto priva di validità ed efficacia, ribadendo, alla CANALE/SERGRAF, che i dipendenti rimangono in capo alla SERGRAF servizi grafici;
   in data 8 aprile 2014 la SATIZ Editore s.r.l., a seguito di accordo tra le parti, richiedeva l'erogazione della cassa integrazione straordinaria per cessazione di attività –:
   se i Ministri interrogati siano a conoscenza di quanto sopra esposto;
   se il Ministro competente ritenga, nell'ambito delle sue prerogative ed attraverso l'utilizzo degli strumenti ispettivi ad esso propri, verificare i fatti esposti in premessa al fine di garantire il massimo della tutela ai lavoratori della SATIZ Editore S.r.l.;
   se i Ministri interrogati intendano, per quanto di competenza porre in essere ogni iniziativa di tutela in favore dei lavoratori della SATIZ Editore S.r.l. anche attraverso l'utilizzo degli ammortizzatori sociali e l'apertura di tavoli di concertazione volti a salvaguardare l'azienda ed i posti di lavoro. (4-04891)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

diritto del lavoro

soppressione di posti di lavoro

politica industriale

ristrutturazione industriale

aiuto all'occupazione