ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04805

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 227 del 13/05/2014
Firmatari
Primo firmatario: PRODANI ARIS
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 13/05/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 13/05/2014
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 23/06/2014
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04805
presentato da
PRODANI Aris
testo di
Martedì 13 maggio 2014, seduta n. 227

   PRODANI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro degli affari esteri, al Ministro della difesa . — Per sapere – premesso che:
   con il termine Datagate la stampa italiana fa riferimento allo scandalo legato alle rivelazioni dell'ex tecnico della National Security Agency (NSA), Edward Snowden, che ha svelato l'esistenza di sistemi di controllo delle comunicazioni ai danni di numerosi Paesi, alleati inclusi, messi in atto dagli Stati Uniti stessi e dalla Gran Bretagna;
   le rivelazioni hanno avuto inizio nel giugno del 2013, con la pubblicazione sulla stampa inglese di una serie di ordini segreti che la FISC (Foreign Intelligence Surveillance Court) americana avrebbe impartito a una divisione della Verizon Communication, fornitore di banda larga, per ottenere una dettagliata raccolta di «metadati» sulle telefonate che riguardassero gli USA, incluse telefonate locali e con l'estero;
   in un secondo momento Snowden ha reso noto l'esistenza di numerosi programmi elettronici clandestini di sorveglianza — tra i quali spiccano Upstream, PRISM, Boundless Informant e Tempora, quest'ultimo gestito dagli inglesi — a cui sarebbero stati soggetti anche Paesi alleati e diplomatici dell'Unione europea;
   il 29 giugno 2013 un ex militare statunitense, collaboratore della NSA, ha reso noto che Spagna, Germania, Francia, Danimarca, Paesi Bassi e anche l'Italia avrebbero collaborato con gli americani nel programma di controllo globale delle comunicazioni;
   l'8 maggio 2014 il quotidiano francese Le Monde ha pubblicato un articolo che rivela come l'operazione di spionaggio delle comunicazioni compiuta dall'NSA avesse come obiettivo, tra gli altri, anche il Centro internazionale di fisica teorica (ICTP) di Trieste, prestigioso istituto scientifico dedicato al fisico pakistano e premio Nobel, Abdus Salam;
   l'ICTP triestino, fondato nel 1964, ha una forte connotazione internazionale ma oltre ad insistere sul territorio nazionale, in qualità di centro di ricerca italiano riceve finanziamenti dallo Stato;
   a quasi un anno dall'inizio del «Datagate» e a seguito delle ultime gravi rilevazioni in base alle quali sarebbe stato spiato anche il prestigioso istituto di ricerca giuliano, desta stupore il silenzio del Governo italiano;
   il 20 novembre 2013, infatti, il Presidente del Consiglio pro tempore Enrico Letta ha riferito alla Camera dei deputati sullo scandalo, affermando che «non risultano compromissioni della sicurezza delle comunicazioni dei vertici del Governo, né delle nostre ambasciate, né risulta violata la privacy dei cittadini italiani» e che «i nostri servizi non esercitano intercettazioni in modo difforme da quanto previsto da nostro ordinamento», circostanze che sembrerebbero essere smentite dai numerosi articoli della stampa nazionale e mondiale basati sulle continue rivelazioni;
   ad oggi non è stata fatta ancora chiarezza sulla spinosa questione del trattamento dei metadati e delle intercettazioni delle comunicazioni che gli USA avrebbero svolto anche e con la partecipazione di alcuni Paesi alleati, Italia inclusa –:
   se il Governo sia a conoscenza dell'inclusione delle comunicazioni dell'ICTP di Trieste nell'ambito del programma di intercettazione Upstream;
   se risulti che le autorità italiane abbiano fattivamente collaborato con le autorità americane nella raccolta di informazioni sensibili, in violazione della normativa vigente nel nostro ordinamento in materia di intercettazioni;
   se s'intenda chiarire, una volta per tutte la partecipazione o meno di apparati dello Stato alle attività summenzionate svolte dalla NSA americana, evitando di ricorrere al segreto di Stato per gli elementi la cui conoscenza non metta a repentaglio la sicurezza nazionale.
(4-04805)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

sicurezza pubblica

protezione delle comunicazioni

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